L’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha chiuso i battenti il 6 settembre, ma l’effetto domino delle sue anteprime è solo all’inizio.
Molti dei film presentati al Lido, in concorso, fuori concorso o nelle sezioni parallele come le Giornate degli Autori e la Settimana della Critica, sono già pronti per raggiungere i cinema italiani o le piattaforme streaming nei prossimi mesi.
Anticipazioni sul grande schermo
Il 18 settembre segna un doppio debutto nelle sale italiane. Duse di Pietro Marcello, presentato da PiperFilm, vede Valeria Bruni Tedeschi nei panni della leggendaria attrice Eleonora Duse, rivisitando l’ultimo capitolo della sua carriera tra la Grande Guerra e l’ascesa del fascismo.
Lo stesso giorno, Gianfranco Rosi, già vincitore di un Leone d’Oro e di un Orso d’Oro, presenta Sotto le nuvole con 01 Distribution. Girato tra il Golfo di Napoli, il Vesuvio e le fumarole dei Campi Flegrei, Rosi dipinge la città in un bianco e nero nitido, sospeso tra memoria e destino.
Titoli in Concorso a Venezia in arrivo al cinema
Altri film in concorso quest’anno seguiranno presto. Paolo Sorrentino torna con La grazia, con il collaboratore di lunga data Toni Servillo. Leonardo Di Costanzo presenta Elisa, con Barbara Ronchi, una storia liberamente ispirata agli studi criminologici di Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali.
Franco Maresco porta la sua pungente ironia in Un film fatto per Bene. Ogni titolo prosegue la tradizione italiana di fondere storie personali con riflessioni culturali più ampie.
Orizzonti e oltre
Dalla sezione Orizzonti, il secondo lungometraggio di Carolina Cavalli, Il rapimento di Arabella, con Benedetta Porcaroli e Chris Pine, promette di essere un punto di forza. Anche Un anno di scuoladi Laura Samani consolida la sua reputazione di narratrice intima e profondamente umana.
Guardando più avanti, si stanno preparando i grandi nomi internazionali: Olivier Assayas adatta Il mago del Cremlino; Kathryn Bigelow lancia A House of Dynamite; Jim Jarmusch presenta Father Mother Sister Brother; Gus Van Sant torna con Dead Man’s Wire; e François Ozon affronta Camus in L’Étranger.
Protagonisti stellari
Gli schermi italiani vedranno anche alcuni dei progetti d’autore più attesi dell’anno. Luca Guadagnino dirige Julia Roberts in After the Hunt, un teso dramma psicologico su una professoressa universitaria (Roberts) intrappolata tra sconvolgimenti professionali e rivelazioni personali, con Ayo Edebiri e Andrew Garfield a completare il cast. Il film arriverà il 16 ottobre al cinema tramite Eagle Pictures.
Yorgos Lanthimos seguirà a novembre con Bugonia (Universal Pictures), una commedia fantascientifica con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Adattato dal film cult sudcoreano Save the Green Planet!, si trasforma in una storia di rapimento intrisa di cospirazione, bilanciando umorismo assurdo e tensione ad alto rischio.
I giganti dello streaming sono altrettanto presenti quest’autunno. L’attesissimo Frankenstein di Guillermo del Toro arriva su Netflix a novembre, rivisitando il capolavoro gotico di Mary Shelley. Il 22 ottobre, Stefano Sollima debutta con Il Mostro, una serie Netflix in quattro parti sul famigerato caso del Mostro di Firenze.
Jay Kelly di Noah Baumbach, con George Clooney e Adam Sandler, arriva su Netflix il 5 dicembre, dopo una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche a partire dal 19 novembre.
Amata di Elisa Amoruso (16 ottobre, 01 Distribution) racconta le storie intrecciate di Nunzia, una studentessa alle prese con una gravidanza indesiderata, e le vite di Maddalena e Luca, che orbitano attorno all’assenza lasciata alle spalle. La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli (17 settembre, Vision Distribution) segue Michele Riondino nei panni di un insegnante di educazione fisica tormentato dal suo passato, che arriva nella inquietante e allegra cittadina di Remis.
Sul fronte documentario, dall’11 al 17 settembre, Francesco De Gregori. Nevergreen di Stefano Pistolini immortala il cantautore durante un mese di performance intime in un piccolo teatro milanese. Più avanti, in autunno, Toni D’Angelo dirige Nino. 18 giorni, un ritratto del padre Nino D’Angelo, che ripercorre il viaggio dell’artista attraverso generi, palcoscenici e generazioni, pur rimanendo radicato nelle sue radici napoletane.
Una stagione di profondità e scoperta
Da biografie storiche a commedie surreali, da drammi intimi a revival gotici, il panorama cinematografico di questa stagione promette ampiezza e audacia.
La Mostra di Venezia si è forse conclusa, ma le sue storie stanno appena iniziando a farsi conoscere dal pubblico, che sia nei cinema, sulle piattaforme di streaming o in qualsiasi altro luogo.