Dopo essere tornato nelle sale cinematografiche in occasione del suo trentennale, Dellamorte Dellamore rivive in una nuova edizione home video targata CG Entertainment (www.cgtv.it). È infatti una custodia amaray contenente sia il 4K Ultra HD che il blu-ray del film diretto nel 1994 da Michele Soavi quello diffuso ora dalla label. Il Michele Soavi ormai da anni noto per le fiction televisive ma che allora si era guadagnato istantaneamente il titolo di Maestro dell’horror. D’altra parte, era reduce dallo slasher Deliria e dalle collaborazioni argentiane La chiesa e La setta. In questo caso alle prese con la trasposizione cinematografica di un romanzo scritto da Tiziano Sclavi, creatore del fumetto Dylan Dog.
Fatto, questo, che spinse all’epoca molti a credere che Dellamorte Dellamore sarebbe stato, appunto, un lungometraggio sull’indagatore dell’incubo più famoso delle nuvolette.
Tanto più che quest’ultimo venne disegnato prendendo ispirazione dalla fisionomia dell’attore britannico Rupert Everett, qui protagonista. Attore che nella oltre ora e quaranta di visione veste invece i panni di Francesco Dellamorte, la cui madre faceva di cognome Dellamore. Nientemeno che il custode del cimitero di Buffalora, dove è supportato dall’aiutante Gnaghi magnificamente incarnato dal francese François Hadji-Lazaro. È qui che si vede impegnato di continuo a spaccare le teste di alcuni cadaveri. Pronti in maniera misteriosa a tornare in vita più aggressivi che mai entro sette giorni dal decesso. Man mano che la vicenda prosegue con l’entrata in scena di una sexy vedova dalle fattezze di Anna Falchi, della quale il protagonista s’invaghisce.

Per poi trovarsi ad avere a che fare con sue misteriose sosia… oltre che con una “funerea” sequenza di sesso rimasta nell’immaginario collettivo. Mentre, tra spargimenti di liquido rosso e qualche memorabile trovata (si pensi al centauro zombi), quella che si respira è pura aria di horror comedy. Non senza tinte romantiche e mirata a sviluppare il basilare binomio amore-morte. Il tutto impreziosito dall’ottimo cast tecnico comprendente, tra gli altri, lo scenografo Massimo Antonello Geleng e l’effettista Sergio Stivaletti. Questi ultimi presenti, insieme a Soavi e allo sceneggiatore e produttore Gianni Romoli, in quasi trentacinque minuti di featurette nella sezione extra del blu-ray.
Sezione che ospita anche un’altra featurette di mezz’ora con Soavi, Romoli, la produttrice Tilde Corsi e l’attrice Barbara Cupisti che prendono la parola.
Più tre trailer di Dellamorte Dellamore, nove minuti di intervista ad Everett, quasi quattordici alla Falchi e circa diciotto di making of dell’epoca d’uscita. E ancora dodici minuti di presentazione del 2024 al Cinema Troisi di Roma, trentanove di Quel fenomeno di Dylan Dog e due vere chicche. Rispettivamente della durata di trentatré minuti e di oltre due ore, infatti, chiudono il disco due estratti riguardanti il mitico Dylan Dog Horror Fest. Manifestazione cinematografica milanese che, dal 1987 al 1993, godette della presenza di molti nomi noti dei film dell’orrore. Dal nightmariano Robert Englund al Frank Henenlotter autore di Basket case, passando per il Bruce Campbell de La casa.