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Anticipazioni

Wavelengths del TIFF 2025: la sezione laterale che ride del genere, sfida la logica e tiene il passo

Benvenuti nel lato selvaggio del TIFF

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Dimenticate le corde di velluto e i passaggi ripetitivi: Wavelengths è il luogo in cui il TIFF abbandona le chiacchiere da festival e vi offre un biglietto per l’insolito, lo splendido e l’irrimediabilmente invendibile. Il raccolto di quest’anno?

Nove lungometraggi e 14 cortometraggi da ogni angolo del globo, tutti determinati a distruggere le convenzioni cinematografiche in frammenti scintillanti. Se amate i film selvaggi e la vostra narrazione allergica alla struttura in tre atti, questo è il vostro parco giochi.

The Heavy Hitters (Se “Heavy” significa “Completamente inclassificabile”)

Sundance ci ha inviato BLKNWS: Terms & Conditions di Kahlil Joseph, un brillante mix di generi che è in parte notiziario, in parte sogno febbrile. Ben Rivers si presenta con Mare’s Nest, fresco del New York Film Festival, mentre Gael García Bernal è protagonista di Magellan, un’epopea storica con sufficiente spavalderia da trasformare un libro di storia in una sequenza d’azione.

Non sono solo film, sono temerari del cinema.

Gaza, Bellezza e Doppie Proiezioni che Colpiscono come un Treno Merci

Alcuni accoppiamenti sono echi delicati. Questo è un colpo da KO. With Hasan in Gaza di Kamal Aljafari fa la sua prima proiezione nordamericana, svelando storie personali e politiche in inquadrature misurate e risolute.

Segue It’s So Beautiful Here di Basma al-Sharif, un’anteprima internazionale che è all’altezza del titolo, pur sminuendolo astutamente. Insieme, sostengono che bellezza e devastazione possono occupare lo stesso rullo.

Lunghezze d’onda 1: Mappa delle Tracce — La Memoria Continua a Muoversi

Il primo programma di cortometraggi è una visita guidata attraverso i sogni di qualcun altro. Ci sono Ten Mornings Ten Evenings e One Horizon di Tomonari Nishikawa, Rojo Žalia Blau di Viktoria Schmid (prima mondiale) e una serie di opere che vagano tra assenza, tempo e colore come se fossero vecchi amici, tra cui Disappeared di Sohrab Hura, 09/05/1982 di Jorge Caballero e Camilo Restrepo, Map of Traces di Chan Hau Chun e En Traversée di Vadim Kostrov.

Non si guardano solo, ti rimangono impressi.

Cinquant’anni dopo, è ancora il posto in cui perdersi

Il TIFF compie 50 anni quest’anno e il grande compleanno è già pieno: Colin Hanks apre con John Candy: I Like Me, Soderbergh, DaCosta, Amenábar, una lineup di Midnight Madness che probabilmente vi rovinerà il sonno e documentari da far affondare una nave.

Ma Wavelengths rimane l’angolo più pericoloso del festival. Non perché sconvolga – anche se spesso lo fa – ma perché ti ricorda che la vera magia del cinema sta nei momenti che non riesci a spiegare.

 

Leggi la lista completa qui.

 

 

Fonte: IndieWire