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In Sala

Non buttiamoci giù

Nick Hornby colpisce ancora. Il film è l’adattamento del suo omonimo bestseller ed i tratti distintivi del prolifico autore ci sono tutti. Per rendere la storia unica e più cinematografica, però, l’autore ha messo in moto una serie di eventi che, purtroppo, fanno scadere molto spesso il film nella farsa

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Anno : 2014

Distribuzione: Notorious Pictures

Durata : 96’

Genere : Drammatico

Nazionalità : UK

Regia : Pascal Chaumeil

Data di uscita: 

 

Sul tetto di un grattacielo di Londra, la vigilia del nuovo anno, si incontrano quattro disperati intenzionati a gettarsi prima della mezzanotte. Nessuno di loro si aspettava di trovare altri lassù e la faccenda si complica, quattro individui di generazioni ed esperienze diverse si ritrovano a parlare dei loro problemi. C’è Martin, ex presentatore tv con la carriera distrutta dopo una storia con una minorenne, poi c’è Maureen, casalinga disperata esausta per le continue cure al figlio gravemente disabile, JJ, musicista rock fallito che afferma di avere un cancro al cervello e infine la più giovane, Jesse, disperata per amore. I quattro fanno un patto, cioè quello di rimanere vivi ed insieme fino alla seconda data più spaventosa per i depressi, San Valentino. Questa scelta ovviamente metterà in moto eventi inaspettati con i protagonisti costretti a fare i conti con la propria vita, che forse non è da buttare via senza speranza.

Nick Hornby colpisce ancora. Il film è l’adattamento del suo omonimo bestseller ed i tratti distintivi del prolifico autore ci sono tutti. Personaggi inconsueti, tragicomici ai quali l’autore ed in seguito il regista affidano il compito di mettere in scena le complesse ed imprevedibili dinamiche dei rapporti umani, capaci di salvare anche chi, come i protagonisti, è pronto a farla finita per sempre. Un cast affiatato che comprende il veterano Pierce Brosnan, Toni Collette, la più brava e credibile, Aaron Paul (ex star della serie tv Breaking bad) ed Imogen Poots. Il problema della pellicola è la continua ed implicita richiesta fatta al pubblico di sospendere la propria incredulità di fronte ad eventi sfacciatamente improponibili. Se è vero, ed il cinema è pieno di grandi esempi, che i rapporti umani possono essere curativi più di una seduta di terapia, è anche vero che la sceneggiatura passa dal drammatico all’involontariamente comico quando rende i quattro protagonisti delle star della tv o li fa ritirare in un’isola del Mediterraneo. Per rendere la storia unica e più cinematografica l’autore ha messo in moto una serie di eventi che, purtroppo, fanno scadere molto spesso il film nella farsa. Per gli amanti dell’ottimismo a tutti i costi sarà sicuramente un film piacevole ed appassionante, ed il cast è di alto livello, ma per tutti gli altri sarà solo e nient’altro che un viaggio nell’assurdo. Se l’autore avesse aggiunto anche pochi momenti di verità sarebbe stata una pellicola dall’alto potenziale, una vera commedia sui sentimenti, ma la strada scelta è stata un’altra, e i risultati si vedono.

Emiliano Longobardi

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