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PANORAMA

‘Memorabilia Una storia di famiglia’ di Giovanni E. Morassutti

Il regista narra l'ascesa e il crollo di una famiglia di imprenditori padovani

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Di che narra Memorabilia Storia di una famiglia, per la regia di Giovanni Enrico Morassutti?

Facciamo un salto indietro. Padova è nota non solo per lo splendido santuario dedicato a Sant’Antonio (nato in verità in Portogallo) e per aver dato i natali allo storico Tito Livio, agli sportivi Leandro Faggin, Alberto Bigon e Novella Calligaris e, soprattutto, ai compianti registi  Carlo Mazzacurati e Salvatore Samperi.

Nel Novecento, tra gli anni ’60 e ’70, grazie alle capacità manageriali di Paolo Morassutti, con quaranta punti vendita in Italia, l’ azienda diviene leader nella distribuzione della ferramenta e dei casalinghi.

Mutuato dal suo antenato Federico Morassutti, il motto di famiglia era:

Quando gli uomini si muovono, là occorre ferramenta.

Un’azienda, con milleottocento dipendenti, nata nel ‘700, a San Vito al Tagliamento e che, nell’800, si era già espansa in tutto il Veneto.

Memorabilia Una storia di famiglia: un doc sulla compagnia amatoriale “Paolo Morassutti”

Mostrando un’invidiabile modernità, Paolo Morassutti aveva intuito che la creazione di un gruppo di dipendenti coeso e solidale era la forza portante di un’azienda.

Da qui l’idea di organizzare, per i dipendenti padovani, alcune gite o creare attività sportive e non ultimo, dare vita alla costituzione di una compagnia amatoriale, la “Paolo Morassutti”, che recitava testi  goldoniani e in dialetto veneto, che si esibì, per dieci anni, al Teatro Antoniano di Padova.

Il regista: da New York con Strasberg al Centro Sperimentale di Cinematografia

A raccontarci questa storia familiare è Giovanni Enrico Morassutti, che, nel 1999, nutrendo la sua passione per la recitazione, volò a New York  da John Strasberg, figlio di Lee e Paul, ideatori del famoso metodo dell’Actor’s Studio.

Il regista lascia che gli ex dipendenti della Morassutti rievochino, con un pizzico di commozione, gli anni felici e irripetibili nei quali recitavano nella compagnia teatrale.

La voce off del regista commenta:

Mi sembravano contenti all’idea di rispolverare i loro ricordi. Vedevo nei loro occhi il ricordo della giovinezza.

A ben vedere,  il regista sembra giocare di sponda e, più che narrare una storia familiare, grazie alle fotografie (a colori e in B/N), alle registrazioni originali da nastri a bobina e ad altri cimeli, punta a rinverdire i fasti del gruppo teatrale, divenuto, poi negli anni Morassutti –Arlecchino.

Sorprende come il regista, per tutta la durata del doc, non faccia riferimento ai fermenti politici e culturali che attraversavano Padova in quegli anni.

Erano padovani, infatti, Toni Negri, tra i fondatori di Potere Operaio e di Autonomia Operaia, e Riccardo Freda, uno dei massimi esponenti dell’eversione di estrema destra, accusato per la strage di Piazza Fontana e uno degli ideatori della “strategia della tensione”.

Nel doc, nostalgico e un pizzico melanconico, l’azienda Morassutti è descritta come un’isola felice, mai attraversata dai venti della lotta di classe.

Gli ex dipendenti intervistati, infatti, non fanno riferimento né alle tensioni sociali, né dalle lotte sindacali che divampavano, al tempo, in tutto il Paese.

Ascesa e crollo di un’azienda padovana

Il clima idilliaco e favolistico è spezzato, sul finale, dalla rivelazione che l’impero Morassutti fu rilevato dal banchiere Sindona, personaggio oscuro, legato allo IOR, la banca Vaticana, gestita dal cardinale Marcinkus, legato a filo doppio con la mafia siciliana dei democristiani Ciancimino e Andreotti.

Il regista spezza frequentemente la narrazione con frammenti che riportano il carteggio negli anni tra lui e Paolo Morassutti.

Oltre a rimpiangere la giovinezza perduta, sottotraccia, il regista sembra dar voce a quel senso di vuoto per non avere più al suo fianco chi fu per lui una guida, un mentore che lo sostenne al tempo, durante la sua esperienza americana.

Preselezionato al Premio Film Impresa di Roma, presentato al Museo Villa Breda di Padova, all’interno della rassegna “Sguardi”, patrocinata dal Centro Sperimentale di Cinematografia, il doc è prodotto da Domenico Morassutti.

Memorabilia Una storia di famiglia

  • Anno: 2025
  • Durata: 61'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Giovanni Enrico Morassutti