Si è tenuta a Milano, all’interno del Milano Film Festival, la seconda edizione degli Stati Generali del Cinema Indipendente. Un appuntamento che ha riunito autori, produttori, rappresentanti istituzionali e professionisti del settore con l’obiettivo di analizzare lo stato attuale del cinema indipendente italiano e avanzare proposte concrete per il suo rilancio.
Nel corso della giornata si sono alternati numerosi panel, arricchiti dalla partecipazione di ospiti di rilievo che hanno portato visioni, esperienze e contributi per immaginare un futuro più solido e sostenibile per il settore.
I panel
Nel panel “I Soliti Indipendenti”, è risultato la necessità di una riforma strutturale che restituisca visione e stabilità al comparto audiovisivo. Il parlamentare Matteo Orfini ha proposto la creazione di un’agenzia autonoma sul modello francese CNC, capace di gestire politiche e fondi lontano dalle interferenze politiche, e segnalando la mancanza di dati affidabili dal Ministero. Si è discusso inoltre della ridefinizione del termine “produttore indipendente”, attualmente troppo vago, e del bisogno di maggior tutela per la distribuzione indipendente.
Durante il panel “E Io Pago…” si è affrontato il tema del finanziamento, proponendo modelli alternativi ispirati ad esperienze europee, come il Tax Shelter belga o le SOFICA francesi. Si è ribadita l’importanza di maggior visibilità delle opere indipendenti, promuovendole su piattaforme pubbliche, come RaiPlay, e di sostenere concretamente la loro promozione e diffusione nelle sale.
Uno dei momenti più attuali è stato il panel “Si fa ma non si dice”, incentrato sull’intelligenza artificiale e sul suo crescente impatto nel mondo del cinema, il panel ha mostrato come iniziative come CortIA, puntino a incoraggiare e sperimentare un uso creativo di queste tecnologie, contribuendo attivamente a trasformare il settore. Alla chiusura, gli esperti hanno sottolineato la necessità di regole chiare per un uso etico e creativo dell’AI nel settore audiovisivo, evidenziando le potenzialità di queste tecnologie senza dimenticare il valore insostituibile del contributo umano.
Il panel “Il Cinema ‘Francescano‘”ha proposto modelli produttivi alternativi, basati sulla creatività in contesti di risorse limitate. Per l’appunto con il termine “francescano” non s’intende l’assenza di risorse, ma la capacità di farlo in maniera diversa. Una risposta concreta a un sistema che spesso penalizza le opere indipendenti a causa di metriche commerciali.
Mentre “Ne ho sentito parlar bene!” ha coinvolto critici e giornalisti, con voci autorevoli come:Andrea Chimento (Sole 24 ore), Federico Frusciante (YouTube), Gabriele Niola (Il Post), Silvia Tarquini (Artdigiland) ed Enrica Ilari, in una discussione sull’evoluzione del concetto di cinema d’autore e sul rapporto con il pubblico.
In conclusione
Tra le proposte finali emerse per rilanciare il settore: la creazione di un’agenzia autonoma per il cinema e l’audiovisivo, svincolata dalle influenze politiche; una nuova definizione giuridica del produttore indipendente; misure a sostegno della distribuzione e promozione delle opere indipendenti; accesso semplificato al credito per le piccole realtà del settore; la nascita di distretti dell’audiovisivo basati su collaborazioni tra pubblico e privato; maggiore trasparenza nella raccolta e gestione dei dati da parte del Ministero; e un rafforzamento degli investimenti pubblici in ricerca, sviluppo e sperimentazione artistica.
Gli Stati Generali si confermano come uno spazio di confronto permanente per valorizzare il cinema indipendente italiano, promuovere pluralismo culturale e sostenere nuove forme di narrazione, fuori dalle logiche del mercato dominante.