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‘El Jockey’: Luis Ortega racconta la storia di un fantino sperduto

Dal 17 luglio, Lucky Red porta nei cinema italiani 'El Jockey', il nuovo film di Luis Ortega a distanza di 7 anni dalla sua ultima opera

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Il regista argentino Luis Ortega, tra le voci più originali del cinema latinoamericano contemporaneo, torna alla regia con El Jockey, in arrivo nelle sale italiane dal 17 luglio distribuito da Lucky Red. Presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2024, il film ha ricevuto la Menzione Speciale del Premio Collaterale CinemaSarà, promosso da Cineteca Milano e Fondazione EOS – Orizzonte Sociale.

Per l’occasione, Ortega sarà in Italia per presentare il film in anteprima nazionale. Il 4 giugno a Milano, presso la Cineteca Milano Arlecchino, si terrà la proiezione stampa seguita da un incontro con il regista. A Roma, invece, Ortega incontrerà la stampa venerdì 6 giugno nel primo pomeriggio, in vista dell’uscita ufficiale del film. Un ritorno atteso dopo il successo internazionale de L’angelo del crimine (2018), presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, che aveva attirato su Ortega all’attenzione mondiale.

El Jockey: l’identità perduta di un fantino

El Jockey segue la parabola di Remo Manfredini, un fantino di talento, ormai sull’orlo dell’autodistruzione. La sua carriera, un tempo promettente, è oggi segnata da scelte sbagliate, comportamenti estremi e una relazione sentimentale, quella con Abril, sull’orlo del collasso. Quando, nel giorno della gara più importante della sua vita – che dovrebbe liberarlo dai debiti con il boss mafioso Sirena – Remo rimane vittima di un grave incidente, sparisce dall’ospedale e inizia a vagare per Buenos Aires. Senza più un nome, senza più un ruolo, si ritrova libero dalla propria identità e inizia a scoprire il suo vero io. Ma Sirena è determinato a stanarlo. Vivo o morto.

Il team creativo dall’America Latina

Il protagonista di El Jockey è interpretato da Nahuel Pérez Biscayart, premiato ai César nel 2018 per il suo ruolo in 120 battiti al minuto, attore noto per la sua intensità. Al suo fianco, Úrsula Corberó, conosciuta in tutto il mondo per il personaggio di Tokyo nella serie La casa di carta. Completano il cast Daniel Giménez Cacho, Mariana Di Girolamo e Daniel Fanego, nomi di punta del cinema latinoamericano.

Come già citato, la regia è firmata da Luis Ortega. La fotografia è curata dal finlandese Timo Salminen, storico collaboratore di Aki Kaurismäki, che imprime al film una luce sospesa, tra realismo e visione interiore. Tra i produttori esecutivi figura anche Benicio Del Toro, che ha creduto nel progetto sin dalle sue prime fasi, contribuendo a dargli visibilità internazionale.