
Anno: 2013
Distribuzione: 02 Filmes
Durata: 97′
Genere: Commedia
Nazionalità: Brasile
Regia: Paulo Morelli
Data di uscita: 14 Novembre 2013
Entre nos diretto da Paulo Morelli, affiancato dal figlio Pedro, racconta la storia di sette giovani ragazzi brasiliani con aspirazioni letterarie, che si ritrovano in uno stupendo casolare immerso nella natura incontaminata nelle montagne di San Paolo. Siamo nel 1992 e durante questo incontro, a base di alcool e canzoni, decidono di scrivere delle lettere a se stessi che sotterrano in giardino, promettendosi di riaprirle dopo dieci anni. Quando si ritroveranno allo scadere della fatidica data, i loro sogni si saranno affievoliti insieme a quell’energia vitale che aveva caratterizzato la loro gioventù. Le lettere parlano di persone che non esistono più, trasformate in qualcos’altro dallo scorrere del tempo. Inoltre porteranno alla luce una verità scomoda celata negli anni.
Morelli spiega così questo passaggio: “ Il film parla della propria crescita personale, del passaggio all’età adulta e di come i sogni si trasformino durante la vita. M’interessava anche analizzare il rapporto tra amicizia e tradimento. I sogni a volte, si realizzano solo a costo di un tradimento”.
Il merito della pellicola è di portare sullo schermo una certa freschezza tipica del cinema sudamericano. Il legame fra i protagonisti appare convincente e spontaneo, grazie anche alle due settimane che il regista ha fatto passare a tutto il cast nella casa prima delle riprese. Gli attori hanno così potuto dare il loro contributo anche in fase di sceneggiatura con suggerimenti e dialoghi scaturiti dalla reale permanenza insieme. Il debito verso un capolavoro come Il grande freddo di Lawrence Kasdan è evidente. Proprio questo confronto mostra la mancata capacità di quest’opera di far identificare lo spettatore con i personaggi, non riuscendo a rappresentare modelli universali. La sceneggiatura a volte dice più di quello che dovrebbe e si affida a immagini simboliche (vedi quella dell’insetto capovolto) che semplificano più che dare una svolta narrativa. Tutto sommato un’opera godibile e mai pretenziosa che risulta, però, incompleta.
Per finire una curiosità: tutto il cast ha sotterrato delle lettere che aprirà fra dieci anni, forse un pretesto per un nuovo film insieme.
Vittorio Zenardi