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‘The World’s a Little Blurry’, Il ritratto intimo di Billie Eilish

Il documentario si distingue, rispetto agli altri film autobiografici su altri artisti della musica

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Billie Eilish Pirate Baird O’ Connell nasce il 18 dicembre 2001 a Los Angeles. Grazie ai suoi genitori e a suo fratello Finneas, è stata, in qualche modo, sempre circondata dalla musica. Nel 2017 la sua vita cambia, da Ocean Eyes, singolo di debutto, inizia la scalata verso il successo. In pochissimi anni la giovane ha annientato la concorrenza ed è diventata uno dei nomi più noti del mondo del pop alternativo. Ad oggi Billie vanta 9 Grammy Awards, 2 Premi Oscar, 5 MTV European Music Awards e 7 MTV Video Music Awards.

The World’s A Little Blurry

Nel 2020 viene annunciato un progetto documentaristico sul suo percorso musicale, che ripercorre due anni di carriera, dal 2018 all’anno stesso di uscita. Il successo di Billie Eilish è risultato un vero e proprio fenomeno mediatico e la rapidità con la quale la cantante ha raggiunto la vetta è memorabile. Il film è attualmente disponibile su AppleTv+.

Il titolo del documentario è una frase proveniente da una delle sue canzoni più apprezzate dai fan, Ilomilo:

The world’s a little blurry or maybe it’s my eyes. The friends I had to bury, they keep me up at night.

Il mondo è un po’ sfocato o forse sono i miei occhi. Gli amici che dovevo seppellire, mi tengono sveglia la notte.

The World’s a Little Blurry non è solo un memoir musicale di una cantante giovane che raggiunge il successo in poco tempo. Ma il ritratto intimo di una ragazza che si confronta con l’industria, con la sua vita privata, con la crescita personale, mentre si afferma come cantante a livello globale. Il documentario, diretto da R.J. Cutler, si alterna in video snapchat, vecchi filmati girati con videocamera a mano, performance musicali riprese con macchinari digitali di alta risoluzione.

Il rapporto con suo fratello e Where Do We Fall Asleep, Where Do We Go?

Finneas è uno dei produttori musicali del momento: ha lavorato per nomi come Selena Gomez, Camila Cabello, Gracie Abrams e tanti altri artisti. Ma tutto è iniziato lavorando con sua sorella nella loro cameretta. La bellissima voce di Billie, unita al genio di suo fratello, ha dato vita a lavori memorabili del dark pop attuale come When We All Fall Asleep, Where Do We Go?.

Gran parte del progetto documentaristico si concentra proprio sul percorso, sul genio e sul lavoro artistico che c’è dietro l’album d’esordio di Billie Eilish. Il concept e l’estetica nascono da disegni della cantante e da alcune delle sue riflessioni esistenziali.

I actually drew this song. This is the drawing of this song, ‘cause the whole song is about, like, monsters under your bed. In the future, I’m gonna do stuff with wings. And I also wanna do something where I drink black liquid and then my eyes turn black, and then I start bleeding black out of my eyes.

In realtà ho disegnato questa canzone. Questo è il disegno di questa canzone, perché è tutta sui mostri sotto al tuo letto. In futuro, farò qualcosa con le ali. E voglio fare anche qualcosa in cui bevo liquido nero e i miei occhi diventano neri e inizio a sanguinare liquido nero dai miei occhi.

Cosa accade dietro le quinte

Nel corso del film, emergono aspetti intimi della vita di Billie, quali una relazione sentimentale, che al tempo la faceva soffrire molto. La cantante ha dichiarato:

I just wasn’t happy, and I didn’t want the same things he wanted, and I don’t think that’s fair for him. I don’t think you should be in a relationship super excited about certain things that the other person couldn’t care less about. I don’t think that’s fair to you. I didn’t think that was fair to him. And there was just a lack of effort, I think. I literally was just like, ‘Dude, you don’t even have enough love to love yourself. You can’t love me, dude. And you don’t. You think you do.

Non ero felice, non volevo le stesse cose che lui voleva e non credo fosse giusto per lui. Non credo si debba essere in una relazione, molto entusiasta per certe cose di cui non potrebbe interessar meno all’altra persona. Non credo sia giusto. Non credo fosse giusto per lui. E c’era mancanza di impegno, credo. Ero letteralmente tipo, ‘Hey, non non hai abbastanza amore per amare te stesse. Non puoi amarmi, amico. E non lo fai. Tu credi di farlo.

É molto interessante vedere come, in un percorso artistico, le dimensioni della vita di un artista finiscono per fondersi. Non bisogna dimenticare che Billie Eilish, cantante di fama mondiale, nominata ai Grammys con il suo album d’esordio, è anche Billie, la ragazza che ha appena compiuto diciotto anni e che sta vivendo il pieno della sua adolescenza in California.

Il documentario scava veramente a fondo nella vita della cantante e si rivela profondo e  interessante, distinguendosi dal resto dei lavori autobiografici musicali. Non è un biopic glitterato di una cantante che arriva, da un giorno all’altro, e cambia l’industria per sempre. Ma la storia molto intima di un’adolescente che vive gli anni turbolenti della crescita e contemporaneamente cerca di tener testa al mondo nuovo in cui sta entrando, quello della musica.

 

 

  • Anno: 2022