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Anticipazioni

Twink Ghibli: Le reazioni degli interessati alla nuova tendenza

Il codice di riproduzione immagine in stile Studio Ghibli ha diviso il pubblico: Tra chi la vede come un'opportunità e chi la utilizza per scherzi di cattivo gusto viene coinvolto Sam Altman, CEO di OpenAI, a cui sono state dedicate diverse immagini e meme.

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L’estetica dello Studio Ghibli ha influenzato numerosi artisti nel corso degli anni, ma di recente ha dato vita a un’ondata di immagini generate dall’AI, scatenando polemiche. Gli utenti di ChatGPT e del nuovo strumento di generazione visiva di OpenAI hanno iniziato a produrre e condividere illustrazioni ispirate allo stile dell’iconico studio d’animazione giapponese, spesso per creare meme o per ironia. Questo stile di immagini è divenuto noto sui social come Twink Ghibli, e tra i principali protagonisti di questa tendenza, c’è Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha deciso di rispondere pubblicamente alla vicenda con un post sui social.

Twink Ghibli: Coinvolto anche di Sam Altman

Tutto è iniziato con il rilascio del generatore di immagini di OpenAI, che permette di realizzare contenuti visivi in pochi istanti. Tra le tantissime creazioni, molte richiamano l’inconfondibile stile di Hayao Miyazaki e del suo studio, ma alcune vengono usate per scherzi e provocazioni. Uno dei principali soggetti presi di mira è proprio Sam Altman. Su X, il CEO ha risposto con un post dal tono sarcastico.

Altman ha raccontato di aver trascorso anni a sviluppare intelligenza artificiale con finalità ambiziose, solo per ritrovarsi improvvisamente inondato da caricature che lo ritraggono in versione Ghibli. Per enfatizzare la comicità della situazione, ha persino aggiornato la sua immagine profilo con una di queste illustrazioni. Tuttavia, al di là dell’aspetto goliardico, questa vicenda riporta l’attenzione su una questione più ampia: il ruolo dell’AI nel mondo dell’arte e dell’animazione.

Il Post di Sam Altman

Il Pubblico diviso

L’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore animato continua a dividere l’opinione pubblica, soprattutto in Giappone. Da un lato, questa tecnologia permette ai creatori di generare immagini istantanee, dall’altro rischia di compromettere il lavoro degli animatori professionisti. L’impatto dell’AI sull’industria diventa sempre più evidente, e il debutto di Twins Hinahima, il primo anime interamente realizzato con l’intelligenza artificiale sotto la direzione di Iizuka Naomichi, ne è una chiara dimostrazione.

Durante il Niigata Animation Festival, il regista ha difeso la sua scelta, affermando: “L’animazione si basa da sempre sull’imitazione. Gli animatori devono riprodurre i design dei personaggi, mentre i character designer si ispirano ai key animators. L’AI non fa altro che accelerare questo processo.”

Molti artisti e animatori tradizionali non condividono questa visione. In tanti temono che l’integrazione dell’AI nel settore possa ridurre le opportunità lavorative e sminuire il valore artistico dell’animazione.

Hayao Miyazaki: Il pensiero del maestro dello Studio Ghibli

Lo Studio Ghibli non ha ancora preso una posizione ufficiale sull’argomento, ma Hayao Miyazaki, co-fondatore e figura simbolo dello studio, ha più volte manifestato il suo disprezzo per le tecnologie che rimpiazzano la creatività e l’impegno umano nel campo artistico. Le illustrazioni AI ispirate allo stile Ghibli possono sembrare visivamente affascinanti, ma riescono davvero a trasmettere l’essenza e l’anima delle opere originali? La discussione rimane aperta, e mentre l’intelligenza artificiale continua a evolversi, il confine tra innovazione e semplice riproduzione diventa sempre più sfumato.