‘Emilia Pérez’: l’audiorecensione

Il nuovo lungometraggio di Jacques Audiard Emilia Pérez è ora al cinema. Il film sta ricevendo molteplici riconoscimenti: ricordiamo, ad esempio, la nomination per ben 13 premi Oscar, il ricevimento di 4 Golden Globe, il Prix d’interprétation féminine, il premio della giuria e alla colonna sonora al Festival di Cannes e 11 candidature per il Premio BAFTA.

Inizialmente concepito come spettacolo teatrale, il progetto si è trasformato poi in un’opera cinematografica maestosa, che sicuramente risente dell’idea originaria.

Emilia Pérez: la trama

Manitas del Monte, un boss messicano, decide di cambiare radicalmente vita. Per farlo, egli fa rapire l’avvocato Rita Moro Castro, lavoratrice presso uno studio legale che, però, tende ad assolvere criminali piuttosto che servire la giustizia. Manitas, quindi, chiede a Rita di aiutarlo a simulare la sua morte per poter ricominciare una vita altrove e di aiutare la moglie e i figli a sistemarsi in un luogo sicuro. Manitas diventa la signora Emilia Pérez: tuttavia, il passato e i rimorsi non l’abbandonano. Rientrata in Messico, cinque anni dopo decide di riprendere con sé la sua famiglia e di restituire al suo Paese i corpi dei suoi martiri. I suoi progetti, però, non saranno così semplici da portare a termine.

Il cast

Il film vede tre donne come protagoniste: Emilia Pérez, Rita Moro Castro e Jessica, la moglie di Manitas, interpretate rispettivamente da Zoe Saldaña (Guardiani della Galassia), Selena Gomez e l’attrice spagnola transgender Karla Sofía Gascón (nel suo primo film dopo la transizione del 2018).

Jacques Audiard

Figlio del regista francese Michel Audiard, entra nel mondo del cinema dopo aver abbandonato gli studi di Lettere. Dapprima montatore, poi sceneggiatore, Jacques Audiard esordisce alla regia con Regarde les hommes tomber (1994). Il film è stato presentato alla Settimana internazionale della critica e ha vinto 3 premi César. Altre opere realizzate da Audiard sono Un héros très discret, Sulle mie labbra, Tutti i battiti del mio cuore e Il profeta.

L’audiorecensione di Emilia Pérez