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Sudestival

‘Nottefonda’. Intenso film sulla elaborazione di un lutto

Presentato al Sudestival il primo lungometraggio del regista Giuseppe Miale Di Mauro

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Nottefonda, primo lungometraggio di Giuseppe Miale Di Mauro, dopo essere stato presentato alla 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma, approda al Sudestival di Monopoli, un festival cinematografico che attraversa l’inverno con una programmazione che va da gennaio sino alla metà di marzo.

Il film è prodotto da Mad Entertainment e Rai Cinema in collaborazione con Leocadia.

Un tragico incidente stradale è alla base della disperazione del protagonista, incapace a elaborare il lutto

Ambientato in una Napoli notturna e periferica, Nottefonda narra di Ciro (Francesco Di Leva) colpito, un anno prima, da un tremendo lutto: la perdita della moglie Flavia (Valeria Colombo) morta in un incidente stradale la vigilia di Natale mentre, viaggiando sulla sua macchina in compagnia del figlio Luigi (Mario Di Leva), viene investita da un auto pirata di colore rosso che non si ferma a soccorrerla.

Ciro è un uomo distrutto che non sa darsi pace, sprofondato in un abisso di dolore che pare senza fine. Ogni notte si mette in viaggio per le strade semideserte della città, accompagnato dal figlio, unico testimone dell’incidente, alla ricerca di quella macchina rossa che gli ha sottratto la donna amata distruggendogli l’esistenza.

Un film intenso, ambientato in una Napoli periferica, notturna e dolente

Giuseppe Miale Di Mauro adattando per il grande schermo, insieme allo stesso Di Leva e a Bruno Oliviero, il suo romanzo “La strada degli americani”, realizza un film intenso e cupo, in cui la scena è calata in una città notturna e spettrale nella quale si muovono Ciro, il cui unico scopo è quello di vendicare la morte della moglie, e il figlio tredicenne che mostra un grande attaccamento al padre e lo asseconda nel suo folle scopo. Ambientazione evidenzia perfettamente lo stato d’animo del protagonista, perso in un vortice di dolore che non è in grado di gestire e che lo trascina sempre più verso il fondo.

Quello che Ciro intraprende a partire dalla morte di Flavia è un complesso percorso di elaborazione di un lutto che pare non finire mai e Miale Di Mauro è bravo a realizzare un film dai toni estremamente realistici senza andare mai sopra le righe. In questo ben coadiuvato dalla bella fotografia di Michele D’Attanasio, che restituisce allo spettatore una città notturna dolente, abitata da persone ai margini e fatta di strade sporche e male illuminate, donando anche momenti di grande poesia disseminati lungo il racconto.

Inoltre, a impreziosire ancor più l’opera di Miale Di Mauro, sono le ottime recitazioni del cast e, in particolare, di Francesco e Mario Di Leva, padre e figlio anche nella vita reale, che donano ai personaggi una commovente intensità.

Nottefonda è un film in cui domina il buio, presente anche nelle poche scene diurne, ma che, con un colpo di scena finale dai toni lievemente surreali, in contrasto con quelli visti fino a quel momento, concede la speranza di una luce che possa rischiarare la notte di Ciro, permettendogli, così, di uscire dal tunnel di dolore nel quale è sprofondato.

Gli articoli di Marcello Perucca

‘Nottefonda’. Intenso film sulla elaborazione di un lutto

  • Anno: 2024
  • Durata: 92'
  • Genere: Drammatico
  • Regia: Giuseppe Miale Di Mauro

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