Uscito su Netflix il 20 dicembre, The Six Triple Eight racconta una storia di coraggio, una lotta contro i pregiudizi che ancora oggi non è del tutto conclusa. In sottofondo, la tensione della guerra è scandita con la consegna delle lettere alle famiglie dei soldati. Un gesto, in apparenza insignificante, che invece aiuta a mantenere alto il morale di un popolo in piena crisi.
Desideriamo che sappiate che vogliamo essere e ci teniamo a essere considerate parte della nostra democrazia americana, non qualcosa di separato da essa.
-Mary McLeod Bethune
Queste le parole della leader americana dei diritti civili, che durante la seconda guerra mondiale, insieme al presidente Roosevelt, promosse la formazione di un battaglione composto da sole donne afro-americane, considerate all’epoca inadatte a svolgere servizio militare.
Six Triple Eight La trama
Il film si apre con la data del 1943 a San Pietro, durante una sanguinosissima battaglia che si svolse in Italia e dove persero la vita moltissimi soldati americani, tra cui un giovane aviatore. Un altro soldato, prima di fuggire insieme agli altri, rischia la sua vita per recuperare dalla sua giacca una lettera che aveva scritto il suo compagno. Successivamente viene mostrato come le lettere dei soldati, deceduti e non, venivano raccolte e conservate in enormi capannoni in Inghilterra e in Scozia.
Con un flashback il film ci presenta due dei personaggi principali: Lena Derriecott (Ebony Obsidian) e Abram David (Gregg Sulkin). La prima è una studentessa afro-americana, che svolge lavori umili insieme alla madre per guadagnarsi da vivere; il secondo e un giovane ebreo che sta per arruolarsi come aviatore. I due, nonostante la differenza di ceto sociale, sono innamorati, e ogni giorno Lena attende notizie di Abram. Dopo poco più di un anno, Lena apprende la notizia della morte del giovane soldato. Questo episodio sarà determinante per Lena, che deciderà di arruolarsi e prestare servizio per il battaglione 6888, primo storico battaglione composto da sole donne, afroamericane.
Il servizio verrà svolto in Georgia a sud degli Stati Uniti, e a guidarle ci sarà il Capitano Charity Adams (Kerry Washington), donna dura e brillante, che ogni giorno lotta per rivendicare i suoi diritti. Se pure con qualche difficoltà, le giovani donne si dimostrano perfettamente in grado di svolgere difficili mansioni. Vengono dunque spedite in Europa e in Scozia dove presteranno servizio di consegna e smistamento dell’accumulo di lettere lasciate nei capannoni. A cercare in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote, il burbero Generale Halt (Dean Norris), che dovrà infine accettare l’ottimo lavoro svolto dal battaglione che ha contribuito a risollevare il morale degli Stati Uniti D’America.
Six Triple Eight Un film di guerra atipico
Il regista Tyler Perry realizza un war movie atipico. La guerra c’è, è sanguinosa e violenta, ma in quasi tutto il film non vediamo spari, bombe, missili e battaglie (a parte la prima scena). La preoccupazione delle madri dei soldati, le lettere che il 6888 deve consegnare, le piastrine ritrovate e le tombe, come quella del coraggioso Abram David fanno da scenario principale.
La sceneggiatura del film è semplice e la messa in scena prevedibile. Ciò nonostante, la fotografia e soprattutto la colonna sonora contribuiscono all’epicità delle scene e aumentano la tensione drammatica nei momenti clou. Da sottolineare l’interpretazione della bravissima Kerry Washington nei panni del Capitano Adams, dura con le sue allieve a causa dei pregiudizi sulle donne afro-americane, e simbolo della lotta al razzismo.
Pur essendo ispirato a una storia vera, il film rischia di cadere nel cliché di tanti altri che trattano lo stesso argomento come Moonlight e 12 anni schiavo. Comunque, un film godibile e carico di speranza che aggiunge ulteriori informazioni a quello che purtroppo già conosciamo.
Curiosità
In una recente intervista al Today, Kerry Washington ha dichiarato che Tyler Perry le aveva inoltrato un link con la storia di queste donne incredibili. Scelse lei per l’incredibile somiglianza con il reale Capitano Adams e ritenne fin da subito perfetta la sua collega Ebony Obsidian. Anche lei come il suo personaggio è il prototipo di donna forte e indipendente.
Per l’attore Dean Norris questo è il suo 36° ruolo in un film, oltre a quelli già noti per le serie, come in Breaking Bad e Better Call Saul.
