Miséricorde, diretto da Alain Guiraudie, è stato presentato al Noir in Festival di Milano e uscirà nelle sale italiane il 16 gennaio, distribuito da Movies Inspired con il titolo L’uomo nel bosco. Il film rappresenta un ritorno al cinema minimale del regista francese, offrendo una commedia rurale dalle tinte noir che esplora il peccato da diverse prospettive.
Sinossi
Jérémie, un trentenne, ritorna nella sua città natale di Saint-Martial per il funerale del suo ex capo, il fornaio del villaggio. Decide di trascorrere qualche giorno con Martine, la vedova dell’uomo. Ma la sua presenza scatena una serie di eventi inaspettati, tra cui una misteriosa scomparsa. A questa si aggiungono l’incontro con un vicino minaccioso e le attenzioni di un abate dalle intenzioni ambigue.
Il film
Il titolo del film, Miséricorde, fa riferimento al sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla; un sentimento di pietà che muove a soccorrere, perdonare o desistere da una punizione. Questo concetto permea l’intera narrazione, con il protagonista che tenta di sfuggire a una punizione imminente.
La pellicola esplora profondamente la natura umana, mettendo in luce desideri repressi e tensioni latenti all’interno della comunità rurale. La presenza di Jérémie funge da catalizzatore, rivelando segreti nascosti e dinamiche complesse tra gli abitanti del villaggio.
La regia di Guiraudie si distingue per la capacità di mescolare toni leggeri e momenti di suspense, creando un’atmosfera unica che oscilla tra il realismo e il surreale. Il regista francese è noto per il suo cinema minimale e imprevedibile, caratterizzato da colpi di scena improvvisi. Miséricorde si inserisce in questa tradizione, offrendo una commedia rurale che si tinge di nero, richiamando opere come Teorema di Pasolini.
La fotografia, curata da Claire Mathon, cattura magnificamente i paesaggi autunnali, conferendo al film un’estetica suggestiva che amplifica l’aura di mistero e introspezione. Le interpretazioni degli attori, in particolare quella di Félix Kysyl nel ruolo di Jérémie e di Catherine Frot nei panni di Martine, aggiungono profondità ai personaggi, rendendo credibili le loro complesse relazioni.
Il film ha ricevuto l’Espiga de Oro alla 69ª edizione della Seminci di Valladolid. Inoltre, è stato considerato uno dei migliori film del 2024 secondo i Cahiers du Cinéma.
Le riprese si sono svolte nel sud dell’Aveyron, al confine con il Gard. Il villaggio di Sauclières è stato utilizzato come location per il fittizio Saint-Martial, con scene girate anche nei villaggi vicini di Millau, Nant e Saint-Jean-du-Bruel. La direttrice della fotografia, Claire Mathon, ha collaborato nuovamente con Guiraudie dopo Lo sconosciuto del lago (2013) e Rester vertical (2016).
Miséricorde, in definitiva, si rivela un’opera interessante che invita lo spettatore a riflettere sulle complessità delle relazioni umane e sui segreti che si celano sotto la superficie di una comunità apparentemente tranquilla.