il nuovo film d’azione di Jérémie Guez, Tigri e Iene ( Tigres et Hyenes ), è disponibile su Amazon Prime. Ambientato principalmente a Parigi, il film racconta la storia di Malik, un giovane che si trova costretto a compiere una rapina per salvare Serge, il suo patrigno, finito in carcere dopo un colpo fallito. Ma fino a che punto Malik è disposto a spingersi per salvare l’uomo che una volta gli ha salvato la vita?
Il cast comprende Wael Sersoub nel ruolo del protagonista, Géraldine Nakache come Iris, un’avvocatessa spregiudicata, e Sofiane Zermani nel ruolo di Avi, uno degli ex criminali che Malik dovrà assoldare.
Hunting with tigers – Una trama di tensione e debolezze
Serge, il patrigno di Malik, viene arrestato insieme ai suoi complici dopo un colpo andato male. Di ritorno dalla Spagna, Malik scopre la situazione e accetta l’offerta di Iris: compiere una rapina con la vecchia squadra di Chérif, un cliente dell’avvocatessa. In cambio, Malik avrà la libertà di Serge. Pervaso dal senso di colpa verso l’uomo che in passato gli ha salvato la vita, Malik accetta e si ritrova a orchestrare un colpo destinato a ribaltare il processo contro Serge e i suoi complici nell’ultimo giorno del processo.
Il titolo spiegato
Il film si apre con questa citazione di Arthur Schopenhauer:
l’uomo non è secondo, per crudeltà e spietatezza, a nessuna tigre e a nessuna iena.
La frase suggerisce un parallelismo tra gli esseri umani e le belve feroci e di denunciare l’impulso di distruggersi a vicenda, questo tema emerge all’interno del gruppo durante la pianificazione del colpo, dove i protagonisti si confrontano come predatori e prede. Questo rapporto tra predatore e preda non si sviluppa pienamente nel film, ma emerge insieme alla piattezza dei personaggi il loro essere spietati e crudeli, lo sparare senza esitazione di fronte a chiunque si contrappone al loro obiettivo.
Come la regia entra in contatto con il ritmo del film
Se da una parte abbiamo una regia dai movimenti di macchina più lenti e delicati, che mettono in risalto l’aspetto drammatico del film, dall’altra abbiamo un montaggio che gioca in maniera molto intelligente con il susseguirsi delle scene ed evidenzia diverse sequenze da thriller classico. Questo si traduce in un particolare equilibrio che fa certamente salire la tensione alle stelle, infatti alla base c’è un’ottima struttura narrativa per un heist movie da manuale: presentazione del problema, patteggiamento con il mandante, assemblaggio della squadra, pianificazione, e solo alla fine si arriva al grande colpo finale. Tuttavia è questo stesso equilibrio, che ad alcuni potrebbe risultare ambiguo per il genere, che rallenta, a tratti, il ritmo del film.
C’è anche un tentativo di omaggiare la celebre scena sulle scale della stazione ne Gli Intoccabili, ma per scelte di regia, che non vengono sfruttate al massimo. Non ha lo stesso prestigio dell’iconica scena del cult di Brian de Palma.
Malik e il rapporto con gli altri personaggi
Malik è un novellino nel mondo delle rapine, non ne sa quasi nulla, è per questo che vede sin da subito in Avi un fratello maggiore e in Ange e Azzedine, una seconda famiglia. Da una parte Malik cerca di consolare la madre, spiegandole che andrà tutto bene, e di proteggere la sua fidanzata, Estelle, nascondendole la verità. Dall’altra parte si spinge oltre i limiti della legalità, per tentare a tutti i costi di salvare Serge insieme al gruppo di ex criminali. Anche questa differenziazione sembra voler sottolineare; ora i toni drammatici, ora i livelli di tensione del film.
I temi trattati
La famiglia e il desiderio di proteggerla, sono senza dubbio i temi centrali del film, ma questo comporta anche sacrifici e tradimenti, e Malik lo imparerà a sue spese. Sicuramente quello di voler difendere la propria famiglia è un bel messaggio, ma molte delle tematiche che troviamo all’interno del film, fanno fatica ad emergere, per lo più a causa dei molti dialoghi superflui, che spesso scivolano nella banalità.
Conclusioni sul film
Tigri e Iene offre una struttura narrativa solida e un montaggio ben orchestrato, che valorizzano il genere heist. Tuttavia, a livello di contenuto, risulta carente. I dialoghi poco incisivi e l’assenza di scene d’azione memorabili fanno sì che il film non riesca a regalare né adrenalina né profondità. Le buone idee alla base si perdono in una realizzazione che, pur avendo un potenziale interessante, si dimostra poco intrigante e difficilmente memorabile.