AnAlmostChristmasStory è un cortometraggio di animazione scritto da AlfonsoCuarón (Gravity, Roma) e diretto da DavidLowery (TheGreenKnight, AGhostStory).
Arrivato su Disney Plus il 15 novembre e, un po’ in anticipo rispetto alla tradizione, AnAlmostChristmasStory è davvero un modo incantevole per dare il benvenuto al periodo natalizio. Non si tratta di un racconto convenzionale della festa, ma di una storia che esplora i temi più profondi del Natale, come la casa, la connessione e il calore umano, che vanno ben oltre le luci e i regali.
Moon e Luna
Moon è un gufetto che vive in una foresta con il padre e il fratellino. È coraggioso e un po’ poeta, ha imparato a volare da poco e migliora sempre di più, anche se non è tanto bravo ad atterrare. Una sera, dopo aver disubbidito al padre, viene attaccato da un’aquila. Mentre fugge, difeso dal padre, si rompe un’ala e finisce per sbaglio in un albero destinato a essere l’albero di Natale del Rockefeller Center. L’arrivo nella frenesia newyorkese è traumatico e tra personaggi anche un po’ bulli incontra Luna, una bambina che lo aiuterà a tornare a casa.
La storia che ha ispirato An Almost Christmas Story
Il personaggio di Moon è ispirato al gufetto Rocky. Nel novembre 2020, mentre l’albero di Natale del Rockefeller Center veniva trasportato a New York, un piccolo gufo fu trovato nascosto tra i suoi rami. Rocky era rimasto accidentalmente intrappolato durante il viaggio dal nord di New York. Quando l’albero fu montato, il gufetto venne scoperto, affamato ma in buone condizioni.
Subito soccorso dal centro di recupero fauna selvatica, ricevette cure e venne seguito con affetto dai media e dal pubblico. La sua storia divenne virale, simboleggiando speranza e resilienza. Dopo essersi ripreso, Rocky fu rilasciato in un ambiente più adatto al suo habitat, lontano dalla città.
La tecnica twos
David Lowery, dopo un primo tentativo di realizzare un live-action, decise di utilizzare l’animazione digitale. Specificatamente l’animazione twos. Invece di avere 24 disegni per secondo (come nell’animazione “ones”, che segue il classico standard di 24 fotogrammi al secondo ed è più fluida), con l’animazione “twos” si hanno 12 disegni per secondo riducendo il tempo di creazione ma non le qualità dell’opera audiovisiva.
An Almost Christmas Story: lo stile
DavidLowery ha spiegato in un’ intervista a ChrisO’Falt di IndieWire che per realizzare New York si è ispirato ai suoi ricordi d’infanzia, quando costruiva città di cartone nel seminterrato. Il cartone, in particolare quello ondulato, influenza l’estetica di tutto il film. Gli umani che si aggirano per la città sono figure di cartone bidimensionali. Ogni elemento visivo, dai dettagli degli alberi di Natale agli animali, sembra realizzato con oggetti che richiamano materiali comuni usati dai bambini per giocare, come bacchette per caffè e fascette. Luna e il narratore sembrano fatti di porcellana.
L’uso del twos e l’illusione che ogni cosa sia creata con oggetti e materiali che possono essere utilizzati da chiunque, dà proprio la sensazione che quello che guardiamo sia una storia che dei bambini stanno inventando per gioco, al sicuro nella propria casa e con in sottofondo di musica natalizia.
Il legame tra Moon e Luna
Un elemento interessante del cortometraggio è il modo in cui è stato gestito il rapporto tra il gufetto e la bambina. L’incontro tra Moon e Luna sembra inevitabile, non potrebbe esserci altro destino per loro: sono legati dallo stesso nome, da una disabilità molto simile e dalla stessa necessità di trovare casa. Moon è Luna e Luna è Moon.
I due sono, a un primo sguardo, diversi; all’inizio non riescono a comunicare perché usano il linguaggio che gli è proprio perciò i dialoghi sono sconnessi. Dicono cose che si somigliano solo che Luna usa le parole e Moon bubola. Con il passare del tempo e, stando sempre più insieme, i loro linguaggi convergono fino a comprendersi. Sviluppano una capacità di comunicare che supera la distanza apparente e che appartiene esclusivamente a coloro che naturalmente decidono di entrare in relazione con qualcun altro.
Lo spirito malinconico del Natale
An Almost Christmas Story non è un racconto di Natale nel senso tradizionale: Moon non sa nemmeno cosa sia il Natale. Anche Luna è un po’ triste: lei sa dov’è casa sua ma non capisce perché lì siano tutti arrabbiati. La loro storia ci parla di quello che il Natale può davvero significare per ognuno di noi. Non è una questione di luci scintillanti, neve o regali sotto l’albero. Lo spirito natalizio è casa, vicinanza, condivisione e ricordi.
Alfonso Cuarón e David Lowery con An Almost Christmas Story ci hanno fatto il primo regalo di Natale, consentendo a noi spettatori di abbracciare con dolcezza la malinconia natalizia. D’altronde, lo dice il narratore della storia:
‘Lo sapete come ci si sente in questo periodo: si è un po’ felici e un po’ malinconici. Magari non riuscite a esprimerlo a parole ma se ci provate, potete farlo con una canzone.’
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