Infatti il programma di Linea d’Ombra Festival mira a far conoscere e promuovere le migliori produzioni cinematografiche e audiovisive internazionali; a mettere in relazione le diverse forme di creatività giovanile e progetti di forte impatto educativo.
E Tunete(titolo originale) si colloca perfettamente in questo quadro di valori.
Thunders
Thundersracconta, attraverso la lente intima di Ioane Bobeica che cattura la povertà di un villaggio moldavo e gli strascichi della guerra del 1992, l’amicizia proibita tra un bambino (Victor) e una bambina (Zinca) di famiglie con estrazione sociale diametralmente opposte. La vicenda narrata è ambientata in un villaggio vicino al confine con la Transnistria. I due protagonisti (Zinca figlia di un contadino e Victor di famiglia benestante) cercando di recuperare una mucca, rimangono bloccati in un campo minato, ancora oggi attivo.
Bobeica accompagna lo spettatore nelle timide e profonde fasi del rapporto d’amicizia tra i due, e non solo. Emergono veri e propri personaggi a tutto tondo, dai bambini ai rispettivi padri che, nel corso del film, rivelano sfumature psicologiche nuove e inattese.
Ambientazione (L’antefatto storico)
Per comprendere meglio la storia, il film si apre con informazioni storico-geografiche.
Nel 1992, a causa del conflitto armato sul fiume Dniester, furono minate diverse aree su entrambe le sponde. In seguito alla firma dell’Accordo del 21 luglio 1992 sui principi della soluzione pacifica dei conflitti armati dalla regione della Transnistria della Repubblica di Moldavia, queste aree rimangono tuttavia minate per diversi anni. Ogni giorno, un’area di 85 ettari vicino al villaggio di Pohrebea rappresenta un rischio crescente per la vita della popolazione locale.
È chiaro fin da subito che il terzo protagonista della storia (o addirittura il primo, vista l’inquadratura introduttiva ma anche il suo costante ritorno) sia proprio il campo minato. Non è solo un ruolo rilevante per l’ambientazione fisica in sé, ma funge anche da catalizzatore di tensione per tutta la durata del film. Nonostante ciò, affinché si possa provare empatia e percepire la vera minaccia che il campo rappresenta, occorre costruire a poco a poco il legame tra Zinca e Victor. Ed è proprio ciò che Bobeica intesse sin dai primi flashback.
La Narrazione e i Temi
Infatti Ioane Bobeica fa muovere costantemente lo spettatore su due diverse linee temporali: la costruzione dell’amicizia fra i due protagonisti e la drammatica vicenda che si svolge sul campo minato. Queste due narrazioni si intrecciano costantemente e, a ogni ritorno al presente, sappiamo un po’ di più su di loro. Nella dimensione presente inoltre, quelli che prima erano genitori evitanti e in conflitto tra loro, si trovano impotenti di fronte all’istinto di salvare i figli.
Si delineano numerosi temi importanti quali l’estrazione sociale e i rapporti umani che ne derivano, i pregiudizi, la vita contadina. I ritmi fuori dalla città, lenti, ma a maggior ragione pieni di sacrifici e, ancora, la mancanza d’istruzione di Vinca e il desiderio di perseguirla.
Cardine del film è la forza dell’amicizia, che riesce a nascere anche dove non ti aspetti e che cresce come un filo d’erba in mezzo al cemento.
L’occhio della camera indugia sugli impegni della vita contadina e l’incomunicabilità tra ceti sociali. Sono i due bambini a farsi anello di congiunzione per questa comunicazione mancante, creando un contatto all’apparenza distante nei modi ma in realtà puro e semplice. Il dramma passa anche attraverso le paure di una mucca per i temporali, animale con cui Zinca ha un legame strettissimo (tanto da spingerla a rischiare la vita.)
Riconoscimenti
Quest’opera nel 2024 è stata presentata dal comitato di selezione della Repubblica di Moldavia per i premi Oscar nella categoria “Miglior film straniero”.
Ioane Bobeica nasce il 20 gennaio 1993 a Scoreni, Moldavia. Ha studiato regia, montaggio, film e TV all’AMTAP Academy of Arts di Chisinau. Debutta come regista nel 2014 con il film The Wall, ispirato al Roma di Jean-Paul Sartre. Oltre alla regia, ha lavorato anche come regista cinematografico in numerosi film studenteschi e spot pubblicitari. Nel 2017 ha vinto una sovvenzione statale per il lungometraggio Thunder, che ha girato nell’estate del 2018.
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