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Alice nella città

‘Sur un fil’ L’esordio di Reda Kateb sa di vita e di speranza

Dopo il passaggio ad Alice nella città, attendiamo con trepidazione l'uscita nelle nostre sale - in Francia arriva il 30 ottobre - dello splendido film d'esordio di Reda Kateb, dal titolo Sur un fil e in grado di incantare il suo pubblico.

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sur un fil ufficio stampa

Fuori concorso alla 22esima edizione di Alice nella cittàSur un fil segna il debutto in cabina di regia (di un lungometraggio) per l’apprezzatissimo attore parigino Reda Kateb. La pellicola rappresenta il miglior cinema francese di oggi, quello capace di raccontare una storia, lanciare un messaggio ed emozionare con sincerità. Alla base della riuscita del progetto, troviamo sicuramente un’ottima scrittura, guidata dalla sensibilità dei suoi autori (Kateb insieme a Fadette Drouard), degli interpreti eccezionali che donano umanità e concretezza ai loro personaggi, una colonna sonora perfetta e un buon ritmo in equilibrio tra dramma e commedia.

Sur un fil | La trama

Jo (Aloïse Sauvage) si prepara per la sua prossima performance: costume aderente glitterato, trucco luminoso, esercizi di stretching e un focus per la concentrazione. Tutto è pronto, il sipario si apre, la voce al microfono la annuncia e le luci dei riflettori la illuminano. La fune è il suo strumento, e Jo comincia ad arrampicarsi. È tutto un lavoro di muscoli e di allenamento, oltre che di adrenalina. Un piccolo errore provoca la caduta. Jo si risveglia in ospedale con la madre al suo fianco e una gamba ingessata. La prognosi è semplice ma dolorosa: tre mesi di stampelle e tre mesi di tutore, prima di poter tornare in pista.

Nel frattempo, però, Jo ha bisogno di lavorare, perché è al verde. Ecco allora che giunge provvidenziale la proposta di Gilles (Philippe Rebbot), in arte Poireau, che lavora in una piccola agenzia di clown, la “Nez pour Rire”, impegnata a portare un sorriso nel reparto pediatrico di un ospedale. Dopo una prima fase di smarrimento, la giovane trova il suo personaggio, Zouzou, e inizia a farsi adorare da grandi e piccini. Ma la burocrazia non ammette iniziative personali o sviste rischiose, e Jo dovrà fare attenzione ai suoi passi.

La sciati andare, sii ridicola.

sur un fil ufficio stampa

Tante storie ma un unico obiettivo

Con un’apertura incredibilmente ammaliante e di impatto, Sur un fil mette in campo una storia che ne contiene tante altre al suo interno. C’è quella di una ragazza che ha sempre inseguito il suo sogno, con fatica, sudore e nonostante i genitori desiderassero qualcosa di differente per lei. C’è quella di un uomo che sembra essersi rifugiato nell’affetto degli estranei, dopo aver preso troppo le distanze dai suoi cari. E ancora quella di un ex artista che ha fatto tesoro della sue esperienze. E, per finire, tutte quelle delle mamme e dei papà che soffrono e pregano mentre i loro bambini rischiano di non farcela.

Dobbiamo essere molto forti.

Il fil rouge di ciascun racconto è fornito dal contesto entro cui i personaggi si ritrovano, fianco a fianco, con un obiettivo comune: interrompere, anche se solo per pochi minuti, il dolore che fa parte della vita ma che, a volte, appare così ingiusto. Impossibile tovarvi un senso, ma è importante canalizzarne gli effetti, al fine di creare quanto di migliore sia possibile, un sentimento comune, potente, prezioso e incancellabile.

sur un fil ufficio stampa

Sur un fil riesce nell’impresa, con semplicità ma con grande ardore, perché in fondo, come si dice nel film «se fai una cosa, falla bene». Ecco, bisognerebbe prendere esempio da simili proposte, dalle quali derivano emozioni e insegnamenti che non si scordano più.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

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Sur un fil

  • Anno: 2024
  • Durata: 116
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Reda Kateb