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Prime Video Film

‘Project Gemini’ – Il debutto sci-fi del regista russo Beyseu

Su Amazon Prime Video sbarca il primo film diretto dal russo Serik Beyseu

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Project Gemini è un film fanta-thriller del 2022 prodotto dalla KD Stusios e diretto da Serik Beyseu, finora noto soprattutto per le sue opere di montaggio. E, ora, al suo debutto da regista.

I 20th Century Studios CIS ne avevano previsto l’uscita nel 2019, ma dopo vari rinvii, Nashe Kino ha distribuito il film solo nel 2022 ed è attualmente disponibile su Amazon Prime Video.

Di cosa parla Project Gemini

Già dal titolo è facile intuirne il contesto. “Gemini”, infatti, fu il secondo programma intrapreso dagli Stati Uniti negli anni ’60 per consentire i viaggi umani nello spazio. Le sue tecniche vennero poi riprodotte nel corso della prima missione del programma Apollo, che portò l’uomo sulla Luna.

Il film rimaneggia l’oramai sdoganato tema dell’imminente estinzione della Terra a causa di un virus che sta assorbendo ossigeno. Causando, per ora, la morte di ogni forma di vita vegetale. Con il “Progetto Gemini” la scienza è riuscita a tessere una rete di stazioni interstellari con il supporto di una sfera ed un motore a curvatura che consentono di creare vita altrove.

Occorre quindi trovare un pianeta B. E, per questo, un team formato da scienziati, astronauti e militari, attraverso una navicella spaziale, dovrà raggiungere TESS, un pianeta con condizioni atmosferiche tali da garantire forme di vita umana. Una Terra 2.0. Ma qualcosa va storto e l’equipaggio si ritrova a naufragare in costellazioni ignote, dimensioni spazio-temporali non identificabili. E che non consentono nemmeno di tornare indietro. Ben presto capiranno che il pianeta davanti ai loro occhi potrebbe essere invece la loro reale salvezza. Decidono allora di sbarcare per iniziare il processo di terraformazione. Inconsapevoli, però, che un’entità nemica è alle loro spalle: un cavallo di Troia che con pazienza ha pianificato la sua espansione e la completa distruzione del genere umano.

Inizia così la battaglia a tinte (o)scure del Comandante Ross e del suo equipaggio. Per salvare se stessi, il progetto e l’umanità.

Le location

Il film è stato girato tra la Russia ed il Kazakistan scegliendo location che potessero da sole trasferire il senso di futuristico e distopico. Tutto perfezionato nelle fasi di post-produzione dalla grafica computerizzata di KinoDanz. Per meglio vestire i panni (anzi le tute) dei personaggi, ed assorbire la dimensione cosmica e respirare l’atmosfera spaziale, la troupe ha visitato la cittadella di Star City, il centro di addestramento e di ricerca spaziale situato nella periferia moscovita.

Project Gemini, la recensione

Nonostante il plot possa infondere una speranzosa nostalgia di poter rivivere le fibrillanti emozioni di Odissea nello spazio, Star Trek, Alien, e per ultimo Interstellar, il rischio è di rimanerne delusi. Già dopo pochi minuti, la “navicella” sembra arenarsi.

Lo spunto iniziale appare lodevole, portavoce di una realtà terrestre oramai destinata al declino, vittima delle scelte scellerate dell’uomo e frustata da devastazioni, pandemie, egoismi antropocentrici. Ma purtroppo si dimostra esclusivamente un input narrativo, poco incline ad un’analisi (auto) critica che possa rendere consapevoli di un presente poco propenso al futuro.

La sceneggiatura, scritta a quattro mani da Natalia Lebedeva (Never Say Goodbye) e Dmitrij Žigalov (Beyond the Edge, Abigail), è troppo veloce, e semina vuoti costruttivi che la rendono scarna. Riducendo il film un prodotto di puro intrattenimento visivo, senza mai entrare in connessione con chi guarda. Il cast, che vede Egor Koreshkov nei panni dello scienziato Steven Ross, accompagnato da Dmitry Frid ,Nikita Dyuvbanov, Lisa Martinez, Kostya Samoukov, Petr Romanov e Viktor Potapeshkin, appare poco empatico a causa soprattutto di dialoghi obbligati, battute usate come semplice collante per il fluire della storia. Il loro lato intimo, personale ed identitario, viene ridotto ed annichilito da scene di addii strappalacrime o smanie di eroismo.

Gli effetti speciali

Per gli appassionati del genere, i VFX futuristico-spaziali sono realizzati degnamente nonostante il low badget di 6,5 milioni di dollari. Quella che manca è la componente ansiogena, tipica dell’attesa dell’ignota presenza a cui dare una forma. Una suspence che avrebbe potuto elettrizzare uno spettatore che, nel frattempo, è seduto troppo comodamente in poltrona. Complice anche un sound poco dinamico, non al passo con i ritmi oscillanti che un film del genere dovrebbe garantire.

Project Gemini è un film a cui va conferito il merito di aver teletrasportato per 98 minuti lo spettatore in galassie lontane della mente, nutrendo la curiosità dell’immaginazione, ai nostri tempi oramai quasi aliena. È un progetto ambizioso ma sedimentato nella sua fase embrionale, che rispetta i dettami dello sci-fi ma solo quanto basta per tenerlo in piedi.

Insomma, risultato non troppo “spaziale”.

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Project Gemini

  • Anno: 2022
  • Durata: 98 min
  • Distribuzione: Nashe Kino
  • Genere: Avventura , Fantascienza , Thriller
  • Nazionalita: Russia
  • Regia: Serik Beyseu