fbpx
Connect with us

Raiplay

‘The End? L’inferno fuori’ la recensione

Un valido horror indipendente di produzione italiana che riprende il sottogenere zombi di romeriana memoria

Pubblicato

il

Su Raiplay è possibile vedere The End? L’inferno fuori di Daniele Misischia, realizzato nel 2017. Un horror con tutti i crismi, che recupera il tema degli zombi di romeriana memoria, aggiungendovi un punto di vista interessante.

Un film indipendente che, al netto di un budget risicato, riesce ad essere avvincente. E, nel suo piccolo, avere una resa degna di un “B-movie” americano.

Sinossi di The End? L’inferno fuori

Il cinico e spregiudicato Claudio (Alessandro Roja) è un giovane uomo d’affari atteso a un importante riunione di lavoro. Purtroppo, un guasto lo intrappola nell’ascensore, tra un piano e l’altro. Questo inconveniente mostra maggiormente il suo animo cattivo. Nel frattempo, però, la città è sconvolta da un virus mortale che trasforma in un famelico mostro cannibale chiunque lo contraggono.

L’ascensore, inizialmente trappola per Claudio, si trasforma in luogo sicuro che lo protegge dagli zombies. E da quella stretta “prigione” vede come l’inferno ha conquistato la terra dei vivi.

L’horror di genere all’italiana 2.0

Di film sugli zombi ne sono stati prodotti a bizzeffe. La prima trilogia di George A. Romero, comprendente La notte dei morti viventi, Zombi e Il giorno degli zombi è stata la vetta cinematografica di suddetto sottogenere, ispirando tutti le opere e/o prodotti a seguire.

The End? L’inferno fuori s’inserisce chiaramente in quel fecondo solco. Anzi, si riallaccia in parte direttamente agli horror di Romero, che utilizzava il genere come metafora politica. Certo, c’è una differenza di resa cinematografica e di sfruttamento allegorico del filone, però Daniele Misischia ha colto bene i ritmi da dare per creare un film capace di non deludere i cultori dell’horror.

Nel film si parla di uno strano virus, di insoliti esperimenti, ma la sceneggiatura, scritta da Cristiano Ciccotti e lo stesso regista, non vira su argomentazioni politiche o militari. E, per sgombrare ogni equivoco, essendo The End? L’inferno fuori del 2017, non c’è nessun rimando, e/o stoccata, al Covid del 2020. Sebbene a posteriori qualcuno possa vedere una similitudine tra questo virus infestante e la invasiva pandemia.

Quello che interessa maggiormente al regista romano è confezionare un valido film di genere, come se ne realizzavano una volta. Lo spunto nuovo, o comunque differente, è quello d’inserire il tema del rampante yuppismo. Il protagonista Claudio è uno spietato manager, che se ne frega degli altri: dai colleghi alla moglie. Un uomo completamente sicuro di sé, che silenzia con poche cattive e lapidarie parole ogni persona che si rapporta con lui. Ma dopo questa spaventosa disavventura – forse – ha compreso come bisogna restare al mondo. È necessaria la cooperazione e l’umiltà.

Come scritto poco sopra, è un film indipendente, con delle pecche anche a causa del piccolo budget. Però è un film che sostanzialmente funziona, con una regia abile nel tenere desta l’attenzione in un piccolo spazio (l’ascensore) e un attore, Alessandro Roja, credibile.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

The End? L'inferno fuori

  • Anno: 2017
  • Durata: 100 minuti
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Daniele Misischia