fbpx
Connect with us

FESTIVAL DI CINEMA

Thisrtygirl di Alexandra Qin: un Cortometraggio su Dipendenza e Desiderio

Thirstygirl il film d'esordio di Alexandra Qin, un cortometraggio sulla dimensione di dipendenza e desiderio di intensità unica

Pubblicato

il

Thirstygirl

Thisrtygirl di Alexandra Qin, con Samantha Ahn e Claire Dunn, è un cortometraggio scritto dalla stessa regista e prodotto da Qin insieme a Brooke Goldman. Selezionato ufficialmente per il Sundance 2024, è in concorso al Sentiero Film Factory.

Thisrtygirl ci offre uno sguardo intimo e al contempo brutale sulla vita e sui desideri umani.

Thisrtygirl

Thisrtygirl: la trama

Il film narra il viaggio in macchina di due sorelle verso una destinazione particolare. Una di loro, Charlie, è dipendente dal porno, una dipendenza che viene subito esplicitata nel film. Quando il cellulare, dal quale osserva compulsivamente immagini di ragazzi sensuali, smette di funzionare, è costretta a confrontarsi con la realtà circostante e con sua sorella.

Tematiche del Cortometraggio

Thisrtygirl esplora il tema della dipendenza, dei corpi che si cercano senza sempre trovarsi, e delle invasioni. La vita di Charlie è continuamente invasa dalla sorella, che decide ogni attimo della sua esistenza. Charlie tenta di fare del sesso il suo rifugio, ma questo viene costantemente violato. Il film interroga sul significato di preservare i propri spazi di fronte alle esigenze altrui. Forse è per questo che si diventa dipendenti: per recuperare spazi personali a cui ci si aggrappa tanto da impedire a sé stessi di rinunciarvi, cercando una propria dimensione.

Il cortometraggio affronta anche il tema del desiderio. Charlie desidera intensamente il proprio corpo e quello degli altri, anelando all’unione fisica. La frustrazione nasce quando vede la sorella ottenere ciò che a lei sfugge. La vitalità del suo corpo crea una distanza profonda tra le due.

La Regia e l’Estetica

La regia di Thisrtygirl utilizza l’obbiettivo della macchina da presa per esplorare i corpi, riflettendo l’inquietudine di Charlie. I dettagli e i gesti ambivalenti richiamano l’urgenza di invasione che la protagonista, in fondo, sente di volere.

Charlie è costantemente invasa, cercando rifugio nella sua dipendenza. Questa ambiguità è ben costruita nella narrazione. Alexandra Qin utilizza inquadrature di dettaglio per mostrare parti dei corpi dei ragazzi e gesti particolari, poi ritorna sul volto della protagonista, svelandone la complessa interiorità. Questo dualismo si risolve, forse, solo con la certezza di tornare a dedicarsi a sua sorella, elemento costante della sua vita, sebbene immersa in un’oscurità profonda come il tono della fotografia che pervade il film. Anche qui, nulla è lineare: Charlie può essere inquadrata con una luce molto bassa mentre sua sorella con piena luce e colori vividi, senza che ciò rassicuri su chi viva la condizione più oscura o chi ne stia uscendo meglio.

I corpi sono il centro della narrazione. Corpi che raramente si incontrano, che per alcuni rappresentano la vita stessa e per altri una condanna. Un balletto che trova risoluzione nel desiderio universale degli spettatori del film.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

  • Anno: 2023
  • Durata: 10'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Alexandra Qin