By Asian Power Plants è un cortometraggio di produzione svedese diretto da Pelle Wichmann. Presentato alla 27esima edizione del Festival CinemAmbiente di Torino.
Si tratta di un esperimento che raccoglie brevi testimonianze da parte di persone, di ogni genere ed età, provenienti dai più svariati paesi asiatici: Giappone, Cina, India, Taiwan. Quasi tutti loro si trovano di fronte a grandi centrali elettriche alimentate con combustibili fossili, che simboleggiano una delle grandi questioni ecologiche dei nostri tempi. Il regista realizza delle piccole interviste, in cui ognuno esprime le proprie preoccupazioni per il futuro e riflette sulla difficile situazione economica, ma condivide anche sogni e speranze per un mondo migliore.

I protagonisti del corto
Una donna preoccupata per i cambiamenti ambientali e climatici. Un bambino sogna di diventare dottore. Un altro è ancora troppo giovane per pensare alla dura vita degli adulti, e quando gli viene chiesto quale sia la cosa più importante per lui, risponde “il mio skateboard”.
Una pescatrice teme per il mondo che verrà lasciato in eredità alle future generazioni. Un uomo evidenzia l’importanza di impartire un’educazione sana ai giovani d’oggi. Un’educazione che, purtroppo, diventa sempre più elitaria e che non tutti possono permettersi.
Un anziano è grato per essere in salute. La salute è la cosa più importante che possiamo avere, tutto il resto è secondario.
Alcuni studenti sono preoccupati per il mondo post pandemico, per le guerre in corso e per l’avvento e le conseguenze dell’intelligenza artificiale.
Nonostante le numerose preoccupazioni, c’è chi preferisce vivere con il sorriso e la speranza di un futuro migliore. Le difficoltà ci saranno sempre, l’importante è saperle affrontare con criterio e intelligenza. Tanto che il corto si conclude con il canto propiziatorio di due anziani signori indiani, che lanciano un messaggio di pace e il cui desiderio è, semplicemente, quello che tutti i popoli possano vivere in serenità.
By Asian Power Plants è un’opera che, nella sua semplicità, riesce a comunicare molto e a far riflettere lo spettatore. È un piccolo frammento di realtà che lancia un messaggio positivo e di speranza. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro: possiamo solo trarre il meglio dalle risorse che ci offre il presente. Presentato al CinemAmbiente di Torino.