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Alice nella città

Alice nella città – Seconda edizione “Uniti per la scuola”

Si conclude la seconda edizione del progetto speciale "Uniti per la scuola", che ha coinvolto 30 formatori e 7 città, per una didattica innovativa, che mette insieme basi pedagogico-scientifiche, linguaggi teatri e cinematografici

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Uniti per la scuola

Un momento di festa, ma soprattutto di confronto e condivisione, quello che ha unito questa mattina gli Artisti del cinema e del teatro italiani per l’evento di chiusura della seconda edizione del Progetto Speciale Uniti per la scuola, lanciato da U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) insieme a Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Alice nella Città, avviato con il supporto del MIM e del MIC nel 2022.

Sono intervenuti all’incontro per discutere della centralità del senso del cinema: il Sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis, il Responsabile del Piano Cinema e Immagini per la Scuola DGCA del Mic Bruno Zambardino, la Direttrice Artistica di Alice nella Città Fabia Bettini, la Presidente di Unita Vittoria Puccini,  insieme a Chiara TomarelliCarlotta Natoli,  Fabrizia Sacchi e Ilaria Giannelli, responsabili del progetto, in collaborazione con i formatori e i docenti della sperimentazione che hanno raccontato la loro esperienza, testimoniando la nuova didattica rinnovata, dinamica, attiva e ricordando come la classe non sia un insieme di individui isolati, ma un sistema i cui membri sono interdipendenti dagli altri.

Al centro della conversazione la Next generation, gli studenti e la loro necessità di riprendere la centralità nel processo di apprendimento e scambio sociale, sollecitando autostima, entusiasmo, collaborazione, interazioni e interdisciplinarità.

Uniti per la scuola

Uniti per la scuola: gli interventi degli ospiti. Lucia Bergonzoni e Piera Detassis

Ad aprire l’evento le parole del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni:

“Offrire ai nostri ragazzi strumenti nuovi, occasioni e opportunità per riconoscere, coltivare ed esprimere il loro talento. Il progetto Uniti per la scuola merita un plauso particolare perché, interpretando uno dei principi guida dell’azione del Ministero e della Legge Cinema a favore dei più giovani, si sviluppa lungo un sapiente intreccio tra percorso scolastico e personale degli studenti coinvolti al fine di trasmettere loro un ampio bagaglio di conoscenza intesa come chiave di osservazione del mondo. Siamo infatti fermamente convinti che la cultura rappresenti una leva irrinunciabile nel processo che porta le donne e gli uomini di domani ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza e coscienza di loro stessi e della realtà che li circonda”.

Ha continuato Vittoria Puccini, affermando che:

Uniti per la scuola è un progetto di incontro e confronto che porta nelle scuole l’arte cinematografica, la pedagogia e il teatro come fonte di ispirazione, riflessione e condivisione per porre l’accento sul tema della formazione e sull’importanza che ha avuto entrare nella scuola contaminandone e arricchendone il linguaggio e le metodologie”.

La Presidente Piera Detassis, già intervistata da Diletta Ciociano in occasione della prima edizione spin-off David di Donatello, ha dichiarato:

“Siamo felici di aver lavorato con UNITA e Alice nella città ad un progetto che guarda al futuro delle giovani generazioni. Grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Uniti per la scuola ci ha permesso di individuare e attuare una sinergia tra artisti, docenti, istituti scolastici e pedagogisti per una nuova concezione della didattica dell’audiovisivo. É davvero un momento importante per l’Accademia del Cinema Italiano, impegnata 365 giorni all’anno nella formazione del nuovo pubblico, attività oggi cruciale”.

Fabia Bettini e Bruno Zambardino

La Direttrice Artistica di Alice nella città, Fabia Bettini, ha continuato:

“Grazie al lavoro insieme a Unita e all’Accademia David di Donatello e al supporto del Ministero della Cultura, siamo riusciti a fare una selezione capillare sul territorio creando una squadra di formatori che siamo certi potrà essere un valore aggiunto e un supporto per i docenti che si confrontano oggi più che mai con un momento storico complesso. Non è la fine ma un inizio di qualcosa che nei prossimi anni potrà diventare altro portando nella scuola un linguaggio nuovo che riesce a mettere assieme in modo virtuoso cinema teatro e pedagogia, utilizzando il corpo e le immagini per dialogare e creare un ponte con i ragazzi e bambini di tutte le età”.

Hanno poi concluso i vari formatori che hanno partecipato al progetto, tutti condividendone l’efficacia in ambito umano, capace di riattivare la sensibilità e il gusto dell’apprendimento negli studenti, coltivando una relazione diretta con i docenti. Lo scopo è quindi quello di creare un’esperienza immersiva.

Ha chiuso Bruno Zambardino, che ha affermato:

Gli esiti dimostrano che siamo sul percorso giusto. Per noi è importante ristabilire il legame tra la sala cinematografica e i giovani, specialmente dopo il periodo Covid.”

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