‘Ark’, I primi due episodi. Recensione

Su Paramount+ è disponibile Ark The animated series, la serie di animazione tratta dal celebre videogioco e doppiata da Russel Crow e Elliot Page.

Una scienziata viene teletrasportata insieme ad altre persone, tutte provenienti da epoche storiche diverse, su un’isola misteriosa e pericolosissima popolata da dinosauri. Per poter tornare a casa dovrà stringere alleanze e impossessarsi di tre misteriosi manufatti alieni. Ce la farà?

Questa serie tv animata mescola il genere fantascientifico a quello storico, prendendo spunto da Jurassic Park ma anche da altre opere di Michael Crichton,come Timeline.

In questo articolo vi proponiamo la recensione dei primi due episodi.

Ark: l’uomo come conquistatore

Qui l’uomo è la bestia più pericolosa e crudele di tutte. Ci sono anche i dinosauri con gli artigli e i denti aguzzi ovviamente, ma loro uccidono esclusivamente per istinto animale mentre gli uomini non uccidono: schiavizzano.

Costruiscono recinti in cui rinchiudono i dinosauri, mettono in catene altri esseri umani e usano la paura per sottomettere interi popoli. Il loro scopo è quello di tornare nel presente alla testa di un esercito di dinosauri per sottomettere chiunque si opponga a loro.

Questo cinismo degli antagonisti contrasta con l’altruismo della protagonista, che diventa, suo malgrado, il nemico numero uno dei malvagi conquistatori. Lei non sottomette i dinosauri per usarli contro i suoi avversari, bensì conquista la loro amicizia e poi riceve l’aiuto che le serve. La giovane eroina è un personaggio di grande impatto. I personaggi secondari, purtroppo, risultano un po’ piatti.

Ma stiamo parlando dei primi due episodi e c’è sicuramente altro tempo per dare loro la rilevanza che meritano.

Ark: ritmo incalzante!

In questi primi due episodi di Ark i creatori non hanno perso tempo! Nel giro di pochi secondi dall’inizio del primo episodio, veniamo subito proiettati nel bel mezzo dell’azione.

La protagonista sfugge all’assalto di un megalodonte, stringe alleanza con due dinosauri e s’imbatte nell’esercito del malvagio Nerva. Tutto nei primi 20 minuti circa. Attraverso alcuni flashback, poi, conosciamo il suo passato e capiamo il perché di alcune sue decisioni nel tempo presente.

Grazie ad un buon montaggio, presente e passato si intrecciano continuamente ma senza mai confonderci e creando anche un gradito effetto di suspense. Infatti a volte il flashback arriva nel bel mezzo dell’azione e dobbiamo aspettare che finisca per scoprire se la protagonista si salva o meno.

Insomma, il ritmo è sicuramente incalzante e frammentato, a tratti forse un po’ troppo, ma comunque non risulta mai difficoltoso da seguire.

Peccato per la colonna sonora

La colonna sonora di Gareth Coker non è particolarmente degna di nota. Il vero problema però non è la qualità, ma la quantità! Vi è un abuso della musica in molte scene e l’effetto ottenuto non è quello di creare patos nello spettatore bensì quello di fargli perdere il filo della trama.

Ark: tirando le somme

Si tratta di una serie tv interessante ma sicuramente non priva di difetti. La trama è coinvolgente ma in certi momenti corre un po’ troppo con alcuni passaggi un po’ scontati.

Il messaggio è chiaro e condivisibile ma a tratti inciampa un po’ nella retorica.

Questi due primi episodi creano buone fondamenta sulle quali edificare il resto della storia.  Non sappiamo se i creatori della serie sfrutteranno al meglio le sue potenzialità.