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Personaggi

Giorgio Moroder: gli ottant’anni del pioniere che inventò la disco

Avanguardista della disco e dell’elettronica, lo straordinario artista noto a livello globale riceverà il David alla carriera nel corso della 69ª edizione dei Premi David di Donatello

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Moroder

Giorgio Moroder, compositore e produttore discografico, riceverà il David alla Carriera nel corso della 69ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. L’evento sarà trasmesso per la prima volta in 4K, sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

In attesa della cerimonia, ripercorriamo alcune delle tappe più significative del compositore Premio Oscar.

Giorgio Moroder: la vita

Nato il 26 aprile 1940 a Ortisei, Italia, Moroder ha dato inizio alla sua avventura musicale durante l’adolescenza, esibendosi come chitarrista in varie band che proponevano cover in giro per l’Europa. Successivamente, si trasferì a Berlino per dedicarsi alla composizione di brani originali, pubblicando alcuni singoli verso la metà e la fine degli anni ’60. Il suo percorso lo condusse infine a Monaco, dove stabilì il suo studio di registrazione, Musicland, registrando nel 1969 il brano Looky Looky, che ottenne un disco d’oro nell’ottobre successivo.

Il suo primo album, Son of My Father, vide la luce agli inizi del 1972. Durante questo periodo, entrò in contatto con il giovane musicista Pete Bellotte, con il quale avviò una proficua collaborazione nella produzione musicale. La svolta avvenne con l’incontro con la straordinaria voce di Donna Summer, dando vita a una delle partnership più influenti nella musica dance degli anni ’70. Il loro debutto avvenne con l’uscita di Lady of the Night nel 1974, seguito dall’acclamato Love to Love You Baby nel 1975, brano che ottenne un successo internazionale.

L’epoca disco

All’apice della loro carriera nella metà degli anni ’70, Moroder, Bellotte e Summer si dimostrarono incredibilmente prolifici, rilasciando nuovi album con cadenza quasi semestrale. Opere come A Love Trilogy del 1976 e Four Seasons of Love culminarono con l’uscita di I Remember Yesterday nel 1977, un viaggio attraverso il tempo che trovò il suo apice con il successo di I Feel Love. Il brano, caratterizzato da una pulsante linea di basso e da una lucentezza futuristica e computerizzata, divenne uno dei pezzi fondamentali dell’epoca disco, contribuendo a consolidare la fama di Summer come regina indiscussa della pista da ballo.

Bellotte, Summer, Moroder

Da sinistra: Pete Bellotte, Donna Summer, Giorgio Moroder

Il doppio LP di Summer, Bad Girls, del 1979, ottenne un successo travolgente, generando singoli di grande impatto come Hot Stuff e il brano omonimo. Durante questo periodo, Moroder intraprese anche progetti da solista, come l’album E=MC2 del 1979, e fece parte della formazione della band disco Munich Machine. Dopo l’uscita dell’ultimo LP The Wanderer nel 1980, il trio Moroder/Bellotte/Summer si sciolse, segnando la fine dell’era disco.

Gli esordi al cinema

Nel 1978, Moroder intraprese la sua prima incursione nella composizione per il cinema, ricevendo un prestigioso Premio Oscar per la sua colonna sonora del film Fuga di mezzanotte di Alan Parker. Successivamente, nel 1980, si distinse per la composizione della colonna sonora di American Gigolo di Paul Schrader, caratterizzata dalla celebre Call Me dei Blondie. Due anni più tardi, fu la volta della sua opera per Cat People, sempre di Schrader.

Nel 1983 si cimentò nella produzione della colonna sonora per Scarface di Brian De Palma, che vantava il brano Rush Rush di Debbie Harry, mentre l’anno stesso, il successo di Flashdance di Adrian Lyne gli conferì il suo secondo Premio Oscar per il brano Flashdance…What a Feeling, interpretato da Irene Cara. Nel 1984, Moroder destò scalpore nel mondo cinematografico con la sua colonna sonora electro-pop per la riedizione restaurata del capolavoro muto Metropolis di Fritz Lang, suscitando discussioni tra i puristi del settore.

In seguito alla sua partecipazione alla colonna sonora del film di successo Top Gun del 1986 – da cui emerse il tema d’amore Take My Breath Away, che gli valse un ulteriore Oscar per la Migliore Canzone Originale – e alla composizione della canzone tema per Over the Top del 1987, Moroder intraprese una nuova direzione musicale, abbandonando temporaneamente il mondo della musica dance per dedicarsi al rock.

Top Gun

Top Gun (Tony Scott, 1986)

Gli altri progetti

Tra i suoi progetti ci fu il debutto della band britannica Sigue Sigue Sputnik con l’album Flaunt It. Parallelamente, si impegnò in progetti non musicali, come la realizzazione della Cizeta Moroder V16T, una “supercar” sviluppata in collaborazione con l’ingegnere automobilistico Claudio Zampolli e il designer Marcello Gandini nel 1988.

Negli anni ’90 Moroder si distinse nel campo del remixaggio, rielaborando brani come Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics e materiale degli Heaven 17. Nel 1998, il suo remix di Carry On, originariamente una collaborazione con Donna Summer del 1992, gli valse, insieme a Summer, un Grammy Award per la Miglior Registrazione Dance. Proseguì la sua carriera componendo colonne sonore per film, tra cui la musica per il documentario marino Impressionen Unter Wasser del 2002, l’ultimo progetto della regista Leni Riefenstahl. Nel 2005 fu inserito nella Dance Music Hall of Fame e gli fu conferito il titolo di Commendatore dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ricevette il Grande Ordine al Merito del Sudtirolo in riconoscimento del suo impegno e della sua eccellenza nel campo della musica e della cultura.

Il ritorno alla dance

Negli anni ’10 del Duemila Moroder fece ritorno alla musica dance, apparendo nell’album Random Access Memories del 2013 dei Daft Punk e debuttando come DJ negli Stati Uniti lo stesso anno presso la Red Bull Music Academy a New York City. L’anno successivo pubblicò il singolo Giorgio’s Theme tramite Adult Swim e realizzò il remix di Midnight dei Coldplay e I Can’t Give You Anything But Love di Tony Bennett e Lady Gaga. Nel 2015 Moroder pubblicò Déjà Vu, un album di collaborazioni dance-pop con artisti tra cui Kylie Minogue, Sia, Britney Spears, Mikky Ekko e Charli XCX.

Moroder

Moroder al “Melt! Festival” nel 2015

Il singolo Right Here, Right Now, che vedeva la partecipazione di Minogue, divenne il primo singolo numero uno di Moroder dopo 15 anni, raggiungendo la vetta della classifica U.S. Dance Club Songs nell’aprile di quell’anno. Moroder fece anche un tour con la cantante australiana e comparve nel suo EP, Kylie + Garibay, pubblicato nel settembre dello stesso anno. Nel 2016 collaborò con il compositore Raney Shockne alla colonna sonora del videogioco Tron RUN/r e produsse il brano One More Day per il gruppo K-pop Sistar. Nel 2019 Moroder intraprese un tour che attingeva al suo classico repertorio oltre che a brani e remix più recenti.

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