I 20 gangster movies più belli di tutti i tempi

Il fascino dei gangster movies ha permeato l’immaginario collettivo per decenni, plasmando la nostra percezione del crimine organizzato e dei suoi protagonisti carismatici. Dagli albori del Proibizionismo fino alle dinamiche dei gangster del 21° secolo, il genere ha attraversato epoche e stili, influenzando profondamente la cultura popolare. Il Padrino di Coppola  (1972) ha sancito il vero successo del genere e con  C’era una volta in America di Sergio Leone (1984) si ha la contaminazione col thriller e il drammatico.

Insomma l’eredità di questi capolavori ha ispirato una miriade di opere cinematografiche, influenzando il modo in cui percepiamo il mondo della criminalità.

Per esplorare appieno il ricco panorama dei gangster movies, abbiamo selezionato 20 opere imprescindibili, ciascuna un pilastro nel vasto universo del genere. Attraverso queste pellicole scoprirete il fascino eterno di una delle tematiche più apprezzate del cinema.

Gangster Movies:

L’infernale Quinlan (1958)

Touch of Evil di Orson Welles è un capolavoro che si distingue nel panorama dei gangster movies. La storia segue il poliziotto messicano Vargas e l’ispettore americano Quinlan mentre indagano sull’omicidio di un ricco proprietario terriero. Con una trama ricca di intrighi e corruzione, il film offre spunti di riflessione sulla giustizia e sul commercio di droga tra Messico e Stati Uniti. Pur essendo inizialmente considerato un poliziesco, Touch of Evil ha consolidato il suo status di cult, grazie anche al celebre piano sequenza di dodici minuti e alle acrobazie di Charlton Heston. Una pietra miliare del cinema, rimasterizzata nel 2001, che continua ad affascinare il pubblico di tutte le età.

Gangster Story (1967)

Un’opera iconica e spartiacque anche perché coincide con l’inizio del movimento cinematografico della New Hollywood, che segnerà gli anni ’60 e ’70. Arthur Penn, attraverso questa pellicola racconta la storia dell’amore criminale tra Bonnie Parker (Faye Dunaway) e Clyde Barrow (Warren Beatty), due rapinatori diventati la coppia più ricercata degli Stati Uniti. Ambientato nella Texas del 1931, il film sfida i canoni del lieto fine, esplorando i temi della ribellione e della sessualità in un contesto di rivoluzione cinematografica. Gangster Story rimane un punto di riferimento nel panorama del cinema di gangster, grazie anche alla sua critica al rapporto tra media e mito criminale.

Il Padrino parte 1 (1972)

Il padrino, diretto da Francis Ford Coppola nel 1972 e tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, è un’icona del genere gangster-movie. Ambientato nella New York del secondo dopoguerra, il film narra la storia della famiglia Corleone, guidata da don Vito Corleone (Marlon Brando) e successivamente dal figlio Michael (Al Pacino). Celebre per le sue scene coinvolgenti, le scenografie dettagliate e la colonna sonora emozionante, Il Padrino segna la nascita del genere gangster. Il successo di pubblico e critica ha dato vita a due seguiti altrettanto acclamati, rendendo la trilogia un’icona indiscussa del cinema mondiale.

Il Padrino parte 2 (1974)

Il padrino – Parte II è un altro capolavoro della storia del cinema, con Al Pacino che interpreta magistralmente Michael Corleone. La colonna sonora evocativa e la tragedia che pervade entrambi i film della saga catturano lo spettatore e la discesa morale di Michael Corleone è un’illustrazione vivida del potere che corrompe. Questo secondo capitolo, oltre a completare e approfondire la storia del primo film, si distingue per la sua straordinaria rappresentazione del mondo della malavita, rendendolo un’icona del genere.

Scarface (1983)

Anche qui vediamo Al Pacino protagonista del remake diretto da Brian De Palma del classico del 1932, in un autentico pilastro del genere gangster. Ambientato nella Miami degli anni Ottanta, il film racconta la storia di Tony Montana (Al Pacino), un ex detenuto cubano determinato a conquistare il mondo della criminalità. Attraverso una trama ricca di lusso, potere e droga, Montana scala le gerarchie fino a raggiungere l’apice del successo, solo per affrontare una rovinosa caduta. Con un cast stellare e una regia straordinaria, Scarface ha ispirato generazioni di spettatori e influenzato serie tv come Miami Vice e videogiochi come Grand Theft Auto: Vice City.

C’era una volta in America (1984)

C’era una volta in America, ultimo capolavoro di Sergio Leone accompagnato dalla straordinaria colonna sonora di Ennio Morricone, è un’opera epica che esplora il tema dell’amicizia e della malavita. Ambientato nel cuore del proibizionismo, il film dipinge un affresco intenso e crudo della vita criminale a New York. La storia di Max e Noodles (Woods e De Niro), dalle loro umili origini nel ghetto ebraico fino alla loro ascesa nel mondo oscuro dei gangster, è una potente riflessione sulla fedeltà e sulla corruzione. Un’autentica lezione di cinema, C’era una volta in America rimane uno dei più grandi film mai realizzati, una testimonianza indelebile del genio di Leone e della sua visione unica.

Gli intoccabili (1987)

Gli Intoccabili, diretto da Brian De Palma e interpretato da Kevin Costner, Sean Connery e Robert De Niro, è un altro film imperdibile nel suo genere. Ambientato nella Chicago degli anni Trenta, il film racconta la vera storia dell’agente del Tesoro Eliott Ness e della sua squadra di Intoccabili, determinati a contrastare il potere criminale di Al Capone. La regia di De Palma si distingue per la sua audacia, culminando in una delle sparatorie più memorabili della storia del cinema nella sequenza finale alla stazione di Chicago. Il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui un premio Oscar, un premio ai Nastri d’Argento e un premio ai Golden Globes. Con una trama avvincente che mescola dramma, poliziesco e thriller, Gli Intoccabili è un’opera magistrale che continua a essere celebrata come uno dei più grandi film di gangster di tutti i tempi.

Quei bravi ragazzi (1990)

”Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il Presidente degli Stati Uniti.”

Quei bravi ragazzi, diretto da Martin Scorsese nel 1990 è un film che continua a sorprendere ad ogni visione. La storia segue la vera vicenda del mafioso Henry Hill, interpretato da Ray Liotta, dalla sua ascesa nel mondo criminale di Brooklyn fino alla sua drammatica caduta. Con una regia magistrale, Scorsese offre uno sguardo crudo e realistico sulla mafia italo-americana, presentando personaggi indimenticabili come Paul Cicero (Paul Sorvino), Jimmy Conway (Robert De Niro) e Tommy De Vito (Joe Pesci). Attraverso una narrazione grottesca e una performance eccezionale di tutto il cast, Quei bravi ragazzi rimane uno dei migliori film di mafia di tutti i tempi, vincendo il Leone d’Argento alla Mostra di Venezia e un Oscar per la migliore interpretazione non protagonista a Joe Pesci.

King of New York (1990)

King of New York, diretto da Abel Ferrara nel 1990, è un viaggio nel cuore dell’abisso di New York. Christopher Walken interpreta Frank White, un gangster appena uscito di prigione che cerca di finanziare un ospedale nel Bronx, suo quartiere d’origine, attraverso attività criminali, ma le bande rivali e la polizia mettono in pericolo i suoi piani. Con uno stile estetico coinvolgente e una trama che esplora la natura “Robin Hood” dei criminali, questo film offre un’esperienza avvincente e cruda del mondo dei gangster newyorkesi.

Le Iene (1992)

Le Iene (Reservoir Dogs) del 1992, opera prima di Quentin Tarantino, offre uno sguardo crudo e avvincente sul mondo del crimine di Los Angeles. Con un cast corale che include Harvey Keitel, Tim Roth e Michael Madsen, il film è un cult del cinema indipendente, caratterizzato da dialoghi taglienti, violenza grottesca e un approccio narrativo non lineare. La storia segue sei rapinatori, noti come “Le Iene”, mentre organizzano un colpo grosso, ma presto si trovano coinvolti in un vortice di tradimenti e violenza. Con una trama intricata e un finale sorprendente, Le Iene rimane un’icona del cinema di Tarantino.

Carlito’s Way (1993)

“Carlito’s Way” del 1993, diretto da Brian De Palma e interpretato da Al Pacino, è un gangster movie che segue la storia di Carlito Brigante, un ex signore della droga di New York che cerca di riscattarsi dopo essere uscito di prigione. Con la collaborazione di Sean Penn, che interpreta l’avvocato David Kleinfeld, Carlito si imbarca in un tentativo di cambiare vita e ritirarsi ai Caraibi con la sua fidanzata. Tuttavia, si ritrova coinvolto in intrighi pericolosi che mettono in pericolo i suoi piani di redenzione. Con una regia magistrale di De Palma, il film offre un’immersione avvincente nel mondo del crimine, con sequenze indimenticabili e una performance straordinaria di Al Pacino.

Sonatine (1993)

“Sonatine” del 1993, diretto e interpretato da Takeshi Kitano, è un viaggio nel mondo oscuro della Yakuza giapponese. Murakawa, un membro della Yakuza, viene coinvolto in un’imboscata durante un incarico di pacificazione tra clan rivali. Ritiratosi su un’isola remota, si trova a confrontarsi con il destino e con se stesso in una storia di violenza, silenzi e assurdità. Con uno stile unico e poetico, Kitano sfida i cliché del genere gangster, creando un’opera che ha ridefinito il cinema yakuza e ha influenzato generazioni di registi.

Pulp Fiction (1993)

La pellicola di un Tarantino appena trentenne è una miscela esplosiva di generi e stili che ha ridefinito il cinema contemporaneo. “Pulp Fiction” è un capolavoro della cultura pop con la sua narrazione non lineare e la sua miscela di violenza, umorismo e dialoghi brillanti. Il film offre uno sguardo unico sulla criminalità organizzata. Il cast stellare, tra cui John Travolta, Samuel L. Jackson e Uma Thurman, ci regala interpretazioni indimenticabili. Anche attraverso le colonne sonore epiche come You Never Can Tell di Chuck Berry, “Pulp Fiction” rimane un punto di riferimento nel mondo del cinema.

Casinò (1995)

”Ci sono tre modi di fare le cose qui: il modo giusto, il modo sbagliato e il modo in cui le faccio io”

“Casino” di Martin Scorsese è il capitolo finale della “trilogia della mafia” del regista. Ambientato nella Las Vegas degli anni ’70, il film segue Sam “Asso” Rothstein (Robert De Niro), nel suo ruolo di direttore del casinò Tangiers. Affiancato dall’instabile amico Nicky Santoro (Joe Pesci) e dalla moglie Ginger (Sharon Stone), Rothstein si trova ad affrontare sfide personali e professionali che mettono a rischio il suo impero nel mondo del gioco d’azzardo. Con la sua eleganza visiva e una colonna sonora mozzafiato, “Casino” è uno dei capolavori di Scorsese, ritratto affascinante e crudo del lato oscuro di Las Vegas e della criminalità organizzata.

Donnie Brasco (1997)

“Donnie Brasco” del 1997, diretto da Mike Newel è ambientato nella New York dei tardi anni ’70. Johnny Depp e Al Pacino brillano nei ruoli principali, dando vita alla complessità dei loro personaggi. Depp interpreta Joe Pistone, un agente infiltrato dell’FBI che si fa strada tra le fila della mafia sotto il falso nome di Donnie Brasco. La sua relazione con il malavitoso Benjamin “Lefty” Ruggiero, interpretato da Pacino, offre un’analisi avvincente della fiducia e del tradimento nel mondo criminale. Basato su una storia vera, il film cattura l’essenza dell’attività criminale degli anni ’70 negli Stati Uniti, offrendo una narrazione dinamica autentica.

Romanzo Criminale (2005)

“Romanzo Criminale”, diretto da Michele Placido, trasporta gli spettatori nel cuore della criminalità romana degli anni ’70 e ’80. Seguendo il Libanese (Favino), il Freddo (Kim Rossi Stuart) e il Dandi (Claudio Santamaria), il film ci immerge nel mondo del traffico di droga e della violenza del quartiere della Magliana. Il commissario Scialoja (Stefano Accorsi) si trova ad inseguire la banda, mentre cerca di conquistare il cuore di Patrizia, la donna del Dandi. Con una narrazione coinvolgente, una solida ricostruzione storica e una caratterizzazione profonda dei personaggi, “Romanzo Criminale” si distingue come un ritratto avvincente e complesso della criminalità romana.

La promessa dell’assassino (2007)

“La promessa dell’assassino”, diretto da David Cronenberg e con Viggo Mortensen e Naomi Watts, svela una Londra tetra in cui una morte sospetta lega l’ostetrica Anna (Watts) alla pericolosa mafia russa. In un intreccio di corruzione e violenza, Anna si ritrova a confrontarsi con Nikolai (Mortensen), autista di un boss mafioso, e i segreti letali che nasconde. Con una fotografia suggestiva e una narrazione ritmica, il film esplora il conflitto morale di uomini coinvolti in un mondo oscuro e senza speranza, dando vita a un noir contemporaneo di grande impatto.

American Gangster (2007)

“American Gangster” del 2008, diretto da Ridley Scott e interpretato da Denzel Washington e Russell Crowe, racconta la storia di Frank Lucas, un gangster afroamericano che scala rapidamente le gerarchie del crimine a Harlem negli anni ’60. Importando eroina direttamente dal sud-est asiatico, Lucas accumula una fortuna, attirando l’attenzione del detective incorruttibile Richie Roberts. Il film, ambientato in una New York avvolta da pioggia e neve, mette in scena un duello epico tra due visioni del mondo opposte: il caos dei gangster contro l’ordine dei poliziotti onesti. Attraverso una fotografia di grande impatto estetico, il film esplora il sogno americano attraverso gli occhi di due uomini destinati a scontrarsi sul ring della giustizia.

Gomorra (2008)

“Gomorra” di Matteo Garrone, basato sull’omonimo bestseller di Roberto Saviano, racconta quattro storie intense e crude ambientate nella periferia di Napoli, tra le Vele di Scampia, dove la camorra condiziona le vite dei protagonisti. Il desiderio di Totò di entrare nel mondo criminale, la violenza di Marco e Ciro, e la disperazione di personaggi come Don Ciro e Pasquale dipingono un quadro angosciante di quella realtà. Garrone cattura l’atmosfera oppressiva e brutale del romanzo, offrendo uno sguardo autentico sulla vita a Scampia, dove la verità pesa come un macigno.

The Irishman (2019)

“The Irishman”, diretto da Martin Scorsese, segue la vita di Frank Sheeran, un veterano della Seconda Guerra Mondiale che inizia a rapportarsi al mondo mafioso tramite Russell Bufalino e Jimmy Hoffa. Attraverso una saga epica, il film esplora le dinamiche di potere e gli intricati legami tra i personaggi, offrendo una riflessione profonda sulla colpa e sulla redenzione. Con un cast stellare composto da Robert De Niro, Joe Pesci e Al Pacino, “The Irishman” è un’epopea gangster malinconica ed elegiaca che si distingue come un’iconica aggiunta al genere e al cinema di Scorsese.