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Anticipazioni

Lady Cobra – una killer in blues, la nuova supereroina italiana

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Lady Cobra – una killer in blues: una supereroina pop

Un po’ fumetto, un po’ psicodramma, dai ritmi adagiati e teatrali, il primo lungometraggio di finzione del genovese Fabio Giovinazzo, Lady Cobra – una killer in blues, intriga e coinvolge lo spettatore in un vortice pop che sembra un quadro di Warhol e strizza l’occhio a Tarantino, Lynch, Jodorowsky e finanche al western.
Lady Cobra, fioraia e supereroina dal look glamour pink, proveniente da forze speciali e ora killer a pagamento, guida una spettacolare Shelby Cobra blu degli anni Sessanta e riceve i suoi clienti nella tranquillità e sacralità di un cimitero monumentale, ma il malessere sentimentale e un bambino cambieranno il corso delle cose.

Lady Cobra – una killer in blues: il cameo di Adriano Aprà

Lady Cobra – una killer in blues vede come protagonista una Nicoletta Tanghèri sexy e graffiante nei suoi pantaloni di pelle nera, il chiodo rosa shocking e il baschetto in tinta; come Clark Kent toglie gli occhiali e diventa Superman, lei da ingenua fioraia si trasforma in supereroina pop fuori dagli schemi, professionista dell’omicidio con la pistola in mano tanto fredda nel suo lavoro quanto fragile nell’animo. Devastata dall’abbandono del suo uomo, di cui è ancora innamorata, spinge al limite il proprio autolesionismo in un vortice di follia che la porterà a ribellarsi alla depravazione della società ed a salvare se stessa.

Tra gli altri intepreti, spicca il Teatrino di Bisanzio, cioè gli attori teatrali Andrea Benfante e Anna Giarrocco, coppia nella vita e sul palco, qui nelle parti di un politico stile Prima Repubblica e di una prostituta, ma anche del Picchio e della Zebra, pantomima mascherata che mostra il ribaltamento dei ruoli, in cui il più piccolo ha il sopravvento sul più grosso. Nei panni del drammaturgo, in un cameo intenso e toccante, troviamo il critico cinematografico, attore e regista recentemente scomparso Adriano Aprà.

Tra fumetto pop, iconico dipinto e favola intensa

Lady Cobra – una killer in blues racchiude in sé la summa estetica del documentarista e regista genovese Fabio Giovinazzo: lirica e visionaria, in equilibrio tra fotografia e pittura, laddove il film diventa una sorta di galleria d’arte dove le scene sono i singoli quadri, ognuno con la propria anima ed i propri colori, compresi i fumettistici titoli di testa. Ecco allora che al pop da graphic novel di una Lady Cobra tutta rosa con un’auto che non passa inosservata si contrappone la calma, la serenità del cimitero monumentale di Staglieno, passando per la performance teatrale in maschera del Picchio e della Zebra e la cioccolateria di un Willie Wonka versione dark.

Scenari fantastici ed immaginifici, che mescolano la quotidianità della morte, rappresentata nel cimitero dalla pace sacrale e dai fiori accatastati, con la pazzia e la perversione della vita, e monologhi quasi teatrali, che sono come un lungo respiro della storia, una frenata della Cobra blu prima della ripartenza: con Lady Cobra, Giovinazzo fa il suo cinema d’autore, unico e personale, ma al tempo stesso intenso e toccante per lo spettatore, che rimane incantato come un bambino che ascolta una fiaba e commosso dalla profondità dei sentimenti espressi.

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Lady Cobra - una killer in blues

  • Anno: 2024
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Fabio Giovinazzo