Il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema di Torino aderisce all’iniziativa dell’Associazione Donnexstrada per offrire supporto alle donne vittime di violenza.
Dopo il grande successo delle classi di autodifesa personale, organizzate in occasione dell’8 marzo, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha deciso di compiere un altro passo a favore delle donne facendo diventare il suo Cinema Massimo un Punto Viola, luogo sicuro per ogni donna in difficoltà.I dipendenti della sala, come quelli degli altri Punti Viola sul territorio italiano sono formati da psicologi dell’Associazione DonnexStrada, che ha dato vita al progetto, fatto da donne per le donne.
Punti Viola di DonnexStrada nasce con l’intanto di salvaguardare la sicurezza delle persone e più nello specifico delle donne. Il Punto Viola è un luogo si riferimento sul territorio che possa accogliere chi è in difficoltà. Ce ne sono tanti e in diverse città d’Italia. Così hanno commentato la decisione Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Nazionale del Cinema:
“Come museo e come luogo di cultura sentiamo il dovere di impegnarci per la parità e la lotta alla violenza di genere, e proprio per questo abbiamo messo in atto queste iniziative. Il nostro obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire un luogo sicuro per persone vittime di violenza e stalking in un posto dove normalmente si va per passare qualche ora rilassante, e far percepire che, con l’aiuto di tutti, si possa fare qualcosa di realmente concreto”.
Cosa è l’associazione DonnexStrada e cosa fa?
DonnexStrada, è un progetto nato su iniziativa della giovane psicologa romana Laura De Dilectis e della sociologa e attivista Marta Nicolazzi , fondato da donne per le donne che fornisce servizi che le rendano più sicure per strada. L’associazione nasce il 4 giugno 2021 e inizia con l’offerta di DirettexStrada, ovvero la possibilità a chi si sente in pericolo tornando a casa da sola di fare una diretta sulla pagina Instagram in modalità sia pubblica che privata. I Punti Viola ne sono una diretta conseguenza e sono un passo in più per rendere le nostre città sicure per tutti e tutte. Così racconta la co-founder dell’associazione Greta Martinez il progetto:
«L’idea nasce seguendo il bisogno di creare città più sicure. L’idea è quella di avere l’Italia cosparsa di Punti Viola così da creare dei luoghi di rifugio, dei luoghi di indirizzamento riguardo gli abusi e le violenze, luoghi dove incontrarsi e sentirsi al sicuro, luoghi dove si acquisiscono strumenti nuovi per rispettare il prossimo e aiutarlo laddove c’è bisogno. Oltre a ciò, i progetti sono tanti e la voglia è quella di toccare vari ambienti: da quello culturale a quello più istituzionale, dialogando con le scuole e con la strada. Inoltre, stiamo lavorando alla creazione di campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione per sensibilizzare sulla violenza e a collaborazioni con chiunque abbia voglia di rendere le nostre città dei luoghi più sicuri».
Attualmente esistono in Italia molti Punti Viola, per conoscerli basta visitare il sito dell’associazione DonnexStrada
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