Il Torino Film Festival giunto alle 42esima edizione che si terrà 22 al 30 novembre 2024, curerà una retrospettiva dedicata a Marlon Brando.
Retrospettiva dedicata a Marlon Brando – le dichiarazioni di Giulio Base:
La prossima edizione sarà la prima diretta dal nuovi direttore Giulio Base che dichiara, come riportato dall’Ansa:
“Dopo la mia nomina ho iniziato a lavorare subito al mio progetto di Tff e ho immaginato un importante omaggio a Marlon Brando, forse il più grande attore di sempre, nessuno come lui ha lasciato un’impronta così potente nella storia del cinema, è il modello a cui guardano gli interpreti di tutto il mondo”
Aggiungendo:
“Nel centenario della nascita, mi sembrava giusto e doveroso dedicare un’ampia retrospettiva a colui che ha rivoluzionato l’arte della recitazione, lasciando un segno indelebile non solo nell’immaginario filmico ma generando personaggi diventati icone del costume”.
Giulio Base nuovo direttore del Torino Film Festival
Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, commentano:
Inizia a definirsi la direzione di Giulio Base
Dunque la retrospettiva dedicata a Marlon Brando rappresenta la nuova direzione del festival torinese.
La figura di Marlon Brando
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, coraggioso e imprevedibile nella scelta dei ruoli, ha prestato la sua nevrotica bellezza virile a personaggi complessi, ambigui e combattuti. Fra i numerosi riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, vanno ricordati i due Oscar che gli sono stati conferiti rispettivamente nel 1955 per On the waterfront (1954) di Elia Kazan, e nel 1973 per The godfather (1972) di Francis Ford Coppola, nonché il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes con Viva Zapata! (1952) ancora di Kazan.
(fonte: Enciclopedia Treccani)
Il festival torinese
Il Torino Film Festival nasce nel 1982 come Festival Internazionale Cinema Giovani. Il festival si propone da subito come un festival metropolitano legato da un lato all’elaborazione critica e dall’altro alle evoluzioni del linguaggio cinematografico. Lo progettano Gianni Rondolino e Ansano Giannarelli, che dirigono insieme la prima edizione. Particolare cura viene dedicata alle retrospettive, sempre di altissimo livello e corredate da importanti volumi di approfondimento, con una sezione dedicata al cinema indipendente. Il tessuto connettivo sul quale poggia il festival, che ha un riscontro di pubblico mai visto in Italia fino a quel momento, è la vivacità dell’insegnamento di cinema all’Università (dove Rondolino detiene una cattedra) unita al rapporto con il pubblico creato dall’associazionismo cinematografico (L’AIACE, il Movie Club) dal quale provengono i collaboratori più stretti di Rondolino.
Il festival ha dedicato grande attenzione alle retrospettive (di particolare successo la Nouvelle Vague, il Nuovo Cinema Tedesco, John Carpenter, George Romero, Manoel De Oliveira, Paolo Gobetti, Aleksandr Sokurov, William Friedkin, Roman Polanski, Wim Wenders, Philippe Garrel, Paulo Rocha, Mohsen Makhmalbaf).
Ha inoltre fatto conoscere in Italia le prime opere di registi poi diventati famosi (Jane Campion, Pablo Larrain, Paolo Sorrentino, Pietro Marcello, Gabriele Muccino, Matteo Garrone, Jafar Panahi, Bryan Singer).
(Fonte Torino Film Festival)