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Home video a tutta animazione, tra pesci fuor d’acqua, Miyazaki, fanteria dello spazio e zombi

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Nelle nostre sale cinematografiche abbiamo avuto modo di vederlo a inizio Maggio 2012, distribuito dalla stessa Moviemax Media Group che ora, corredato di trailer cinematografico quale contenuto speciale, provvede a renderlo disponibile in un’edizione combo pack comprendente sia il blu-ray che il dvd del film.

Stiamo parlando di Seafood-Un pesce fuor d’acqua (2011), primo lungometraggio d’animazione diretto da Goh Aun Hoe, probabilmente ispirato ad analoghi universi acquatici di precedenti produzioni hollywoodiane del calibro di Alla ricerca di Nemo (2003) e Shark tale (2004).

Immersa in uno splendido blu profondo reso ancor più splendente dalla impeccabile qualità del disco in alta definizione, la frenetica storia del simpatico mini-squalo Pup, il quale, aiutato dall’altrettanto simpatico amico Julius, munito di una muta speciale, parte in missione nel mondo umano al fine di recuperare le uova che sono state rubate dai bracconieri.

Frenetica storia destinata a tirare in ballo, all’interno della variegata fauna, anche granchi, galline e, appunto, comuni mortali; mentre si rivolge in maniera principale agli spettatori più piccoli e, tra azione, indispensabile morale ecologista e immancabile dose di buoni sentimenti, non sembra dimenticare neppure di lasciare intravedere, tra un disegno e l’altro, un certo spirito tipico dei b-movie di genere fantascientifico.

Ma non è l’unico cartoon a segnare l’home video d’inizio autunno, in quanto Lucky red provvede ad arricchire il suo catalogo blu-ray con due titoli a firma del maestro Hayao Miyazaki: Il castello nel cielo (1986) e Il castello errante di Howl (2004).

Liberamente ispirato a I viaggi di Gulliver, il primo, tra antimilitarismo, amicizia, amore ed ecologia, rielabora la tematica della lotta per la libertà nel tratteggiare la movimentata avventura di Sheeta, tenuta prigioniera a bordo di un’astronave dal colonnello Muska, ma sulla quale mette gli occhi addosso la banda di pirati guidata da Ma Dola, interessata al ciondolo che la ragazzina porta al collo; il quale permette di vincere la forza di gravità e di localizzare la leggendaria isola fluttuante di Laputa, dove pare siano custoditi immersi tesori.

Una favola atipica, dunque, che vede presto coinvolto anche un giovane minatore; mentre, in mezzo a inseguimenti e sparatorie, prende forma quello che – in questo caso impreziosito dallo storyboard, diversi trailer e un video promozionale quali extra – non solo garantisce un notevole impatto visivo e manifesta una particolare attenzione per i dettagli (si noti, soprattutto, la descrizione degli aeroveicoli), ma non manca neppure d’ironia.

A differenza del secondo, citato titolo Lucky red, che, un po’ più classico per quanto riguarda il soggetto, pone al suo centro la diciottenne Sophie, lavorante nel negozio di cappelli ereditato dal padre e che finisce trasformata da una gelosissima strega in una vecchia di novant’anni dopo aver fatto conoscenza con il giovane mago Howl, il quale vive a bordo di un castello che cammina.

Il castello errante in cui penetriamo non solo grazie al fantastico viaggio di Sophie, infarcito con la tematica del dualismo dell’animo umano rappresentato dalla lotta interiore per far prevalere la parte buona su quella cattiva, ma anche attraverso il materiale bonus del disco; dallo storyboard a uno speciale sulla computer grafica, passando per trailer, Miyazaki visita la Pixar e un’intervista alla scrittrice Diana Wynne Jones, autrice del libro da cui il tutto ha preso ispirazione.

Con un certo attacco alla tecnologia identificata come fonte di distruzione, riflessioni filosofiche relative, in particolar modo, alla valorizzazione degli anziani e un tocco d’immancabile poesia miyazakiana.

Per gli amanti delle immagini in CGI, infine, segnaliamo le nuove uscite in alta definizione targate Sony pictures Home Entertainment: Starship troopers-L’invasione (2012) di Shinji Aramaki, ovvero il primo lungometraggio animato tratto dalla fanta-saga cinematografica iniziata dal mitico Paul Verhoeven con Starship troopers-Fanteria dello spazio (1997), e Resident evil-Damnation (2012), diretto dallo stesso Makoto Kamiya che già si occupò di Resident evil-Degeneration (2008).

Non a caso, per quanto riguarda Starship troopers-L’invasione, sono proprio l’Ed Neumeier sceneggiatore del capostipite ed il Casper Van Dien interprete del primo e terzo capitolo della serie a figurare in qualità di produttori esecutivi di questo avvincente mix di animazione, effetti speciali e motion capture che vede prima le truppe di due navicelle spaziali unire le proprie forze per porre fine all’improvviso attacco di Aracnidi in un lontano avamposto federale, poi impegnate a capire che fine possa aver fatto una delle loro astronavi, inspiegabilmente scomparsa in una nebulosa.

Man mano che l’azione senza tregua finisce per cadenzare l’incalzante ritmo alla base dei circa novanta minuti di visione, la cui realizzazione viene spiegata in un interessante dietro le quinte diviso in undici parti – dalla genesi alla colonna sonora – offerto dal disco.

Insieme al commento audio del regista, risate sul set, scene eliminate ed una galleria di arte concettuale con i disegni originali delle navicelle spaziali e degli insetti alieni.

Azione senza tregua destinata a dominare anche il secondo lungometraggio animato tratto dal popolare videogioco Capcom, incentrato sull’agente speciale degli Stati Uniti Leon S. Kennedy che, recatosi in un piccolo villaggio dell’Est europeo al fine di verificare voci che danno per certo l’impiego di armi bio-organiche in una guerra, non ascolta l’ordine del governo di lasciare il posto e, deciso a scoprire la verità, entra bel campo di battaglia trovandosi ad avere a che fare con zombi e altre pericolose creature.

Dagli immancabili lickers ai morti viventi Majinid, forniti di enormi mandibole e tentacolari che fuoriescono dalle loro bocche; fino a una scena a sorpresa posta durante i titoli di coda di quello che, lasciando tranquillamente intuire il futuro arrivo di un nuovo capitolo, ci spinge a segnalare, tra i contenuti speciali, il making of di mezz’ora, le risate sul set e il mini-speciale Le Plagas-Gli organismi di guerra.

Insomma, vi è abbastanza materiale per “animare” le vostre serate casalinghe.

Francesco Lomuscio

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