‘UFO Sweden’, un Interstellar in salsa scandinava

La 21esima edizione del Trieste Science Fiction Festival si apre con UFO Sweden, felice film di fantascienza proveniente da un Paese molto più noto per il genere neo-noir. L’opera è prodotta da Crazy Pictures ed è diretta da Victor Danell (Unthinkable – Gli ultimi sopravvissuti), regista che aveva già dimostrato dimestichezza con il cinema spettacolare e ricco di VFX. Per scoprire gli altri titoli del festival clicca qui.

UFO Sweden. La trama

Norrköping (Svezia), anni 80. Denise (Inez Dahl Torhaug) rimane orfana di padre dopo che lo stesso è scomparso con la sua auto, probabilmente mentre era a caccia di UFO. 1996,  Denise, convinta che il genitore sia stato vittima di rapimento alieno, ritrova la speranza dopo che la macchina dello stesso piove dal cielo su un fienile. Per scoprire cosa sia successo, contatta Lennart (Jesper Barkselius) miglior amico del padre e frontman della sgangherata associazione di cercatori di alieni UFO Sweden.

UFO Sweden. Il trailer

UFO Sweden. Un film che ha fatto i compiti.

Ha inizio così quest’avventura che strizza l’occhio al cinema americano di fantascienza umanista, da Spielberg (E.T. e Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo) a Interstellar e X-Files. Naturalmente il possibile problema che si pone con queste operazioni nostalgia è quello di farsi schiacciare dalle reference, che in questo ambito sono ingombranti come un pianeta gioviano. Tuttavia, in UFO Sweden si attinge generosamente dai numi tutelari della fantascienza, ma riuscendo comunque a inscrivere il racconto nel contesto svedese senza sembrare forzato. La storia di ricongiungimento familiare diventa occasione per ragionare su famiglia tradizionale e su cosa sia effettivamente una figura paterna. Il tutto giocando con topoi del genere (agenzie governative non trasparentissime, fenomeni luminosi paranormali ecc.) che sono affrontati credibilmente. Insomma gli autori hanno fatto egregiamente i compiti studiando i classici nel modo giusto.

UFO Sweden © Crazy Pictures

Uno sci-fi con i piedi per terra.

Inez Dahl Torhaug funziona nel ruolo della ragazza geniale ma socialmente disadatta e Jesper Barkselius è perfetto come coprotagonista infantile ma di grande umanità e indole paterna. Il film si indebolisce, però, nel proporre comprimari che sembrano repliche di personaggi americani tipici del genere, soprattutto i nerd che formano la UFO Sweden. Tuttavia, per essere una produzione tutta europea non era assolutamente scontato realizzare un prodotto che, per quanto derivativo, trova comunque una propria identità. Questa è data dalla consapevolezza dei limiti produttivi, a volte esplicitata dagli stessi personaggi quando ironizzano sugli accadimenti paranormali paragonandoli a quelli che si vedono nei film. Insomma, un buon prodotto con i piedi per terra che però riesce ad alzare la testa addirittura oltre il tempo e lo spazio.