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In blu-ray Barbie di Greta Gerwig

Warner Bros lancia su disco in alta definizione Barbie, diretto da Greta Gerwig.

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Fenomeno cinematografico dell’estate 2023, approda in blu-ray Barbie, lungometraggio live action che prende le mosse dall’iconica bambola che ha portato tanto successo alla Mattel. Un incasso nazionale di oltre seicento milioni di dollari e più di 1,38 milioni di verdoni in tutto il mondo. Dati che lo hanno reso il maggior successo nella storia della Warner Bros. È infatti la stessa Warner a renderlo disponibile su supporto in alta definizione, con sei featurette a fare da contenuti speciali.

Da It’s a weird world (durata cinque minuti) a Playing dress-up: An extended look at the costumes of Barbie (sette minuti). Passando per Musical make-believe (nove minuti), All-star Barbie party (circa cinque minuti), Becoming Barbie (sei minuti) e Welcome to Barbie Land (dodici minuti).

Contenuti che arricchiscono dunque la visione di un’operazione trasudante girl power e, al contempo, ironia, con Margot Robbie calata nei panni della protagonista. Ovvero la  Barbie Stereotipo, quella bionda dai lunghi capelli che tutti conoscono, immersa nel colorato (soprattutto di rosa) mondo di Barbie Land. Il mondo dove il belloccio Ken cerca continuamente di conquistarla. Perché per lei ogni giorno è un grande giorno, ma per lui lo è solo se la donna lo guarda.

Fino al momento in cui, resasi conto che qualcosa sta cambiando nel suo corpo, Barbie arriva ad apprendere che deve necessariamente catapultarsi nella realtà. A Los Angeles, precisamente, al fine di scovare la ragazzina che le sta provocando tutto ciò. E, oltre al risaputo Ryan Gosling, sono la America Ferrera famosa per il telefilm Ugly Betty e Michael Cera a completare il cast. Insieme alla Kate McKinnon del Ghostbusters 2016 e a Will Ferrel; quest’ultimo impegnato ad incarnare nientemeno che il CEO della Mattel.

Man mano che, tra una Barbie Depressa e una Barbie Stramba, si prende in particolar modo di mira la società patriarcale.

In mezzo a situazioni cantate, un esilarante cameo per il wrestler John Cena e battute di taglio metacinematografico. Senza contare l’incipit in aria di parodia del kubrickiano 2001: Odissea nello spazio e interrogativi relativi al “bel malloppo” del citato Ken. Dunque, grazie a Barbie tutti i problemi del femminismo e degli uguali diritti sono stati risolti? Avvolgendo la narrazione in rassicurante estetica da zucchero filato da schermo, con il suo Barbie la regista Greta Gerwig prova a risponderci. Oltretutto forte del notevole lavoro svolto su scenografie, costumi e fotografia.

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