SAG-AFTRA in sciopero: le trattative continuano

Dopo la vittoria del WGA – il sindacato degli sceneggiatori che ha dato il via all’ondata di proteste a Hollywood – lo sciopero del SAG-AFTRA continua. La protesta é iniziata nel mese di luglio e, nonostante i molti tentativi di dialogo con l’AMPTP (l’associazione dei produttori), non ha dato segni di tregua; almeno fino ad ora.

Le trattative e le richieste del sindacato

Il SAG-AFTRA e l’associazione dei produttori hollywoodiani si sono incontrati nella giornata di ieri, mercoledi 4 ottobre, e hanno contrattato per un’intera giornata sui punti proposti e richiesti dal sindacato degli attori. Non sono però emersi grandi dettagli su un possibile accordo imminente e, quindi, neanche su un’ipotetica e sperata fine dello sciopero.

Il raggiungimento di un accordo tra le parti permetterebbe finalmente alle produzioni di ripartire, dopo uno stop durato mesi e mesi – e già in parte iniziato con lo sciopero del WGA a maggio. Ora, il SAG-AFTRA e i produttori torneranno al tavolo delle trattative tra venerdì e lunedì prossimo per riprendere i punti già discussi ieri.

Il SAG-AFTRA sta lottando da mesi per ottenere condizioni di contratto più eque e favorevoli. Le principali richieste riguardano limitazioni all’impiego dell’AI – la tecnologia di Intelligenza Artificiale – e una maggiore inclusione degli attori ai ricavi derivanti dai contenuti sulle piattaforme streaming. Anche il WGA aveva lottato su questioni simili, in particolare quelle riguardanti all’AI, e gli sceneggiatori sono riusciti a ottenere ottimi risultati. Si può sperare che anche il SAG-AFTRA riesca a ottenere risultati simili e a breve, dato anche che le produzioni si stanno rimettendo lentamente in moto con il ritorno degli scrittori.

A guidare le trattative per il SAG-AFTRA sono il vicepresidente Duncan Crabtree Ireland e la presidentessa del sindacato Fran Drescher, famosissimo volto de La tata. I produttori sono invece rappresentati da Carol Lombardini, presidentessa dell’AMPTP. Come accaduto già  nelle trattative con il WGA, sono presenti al tavolo anche i principali CEO degli studios, dei network tv e delle piattaforme streaming come NBCUniversal, Disney, Netflix e Warner Bros.

La questione dei premi e dell’award season

L’industria attende con ansia l’esito delle trattative di questa settimana. Con la fine dello sciopero del WGA, si é sperato a un rapido ritorno alla normalità e molti hanno già iniziato a prepararsi a tornare al lavoro sul set. Questo stop ha causato non solo ritardi e caos di produzioni interrotte all’improvviso, ma ha avuto e avrà ancora in futuro un grande impatto sulla award season – la stagione dei più attesi premi cinematografici. Ad esempio gli Emmy Awards 2023, previsti per lo scorso 18 settembre, sono stati posticipati all’inizio del 2024.

A proposito della questione, il comitato SAG-AFTRA ha condiviso nei giorni scorsi un comunicato per la imminente award season. A detta del sindacato, la presentazione di candidature per i vari premi per gli attori non rappresenta di per sé una violazione dei termini dello sciopero perché non é definita come un’azione promozionale. Ciò non toglie il fatto che, comunque, gli attori e le attrici non possono partecipare a eventi pubblicitari o ufficiali in occasione della loro candidatura, né promuovere i loro film e le loro performance via social. Per fare chiarezza sulle candidature ai premi durante lo sciopero, il SAG-AFTRA ha aggiunto al sito ufficiale dello sciopero alcune FAQ.

Gli unici progetti che rimangono inattaccati dallo sciopero sono quelle produzioni che hanno ricevuto un nullaosta dal comitato in quanto indipendenti e dunque non interessate dall’influenza dell’AMPTP. Soltanto in questi casi anche il cast é libero di promuovere il film presenziando a eventi, interviste e altre occasioni ufficiali.

Dunque non resta che attendere l’inizio della prossima settimana per sapere se, questa volta, le trattative del SAG-AFTRA avranno avuto esito positivo e Hollywood tornerà finalmente alla normalità.

Fonti: Variety, THR.