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‘Quando’ di Walter Veltroni, su Prime Video il film con Neri Marcorè

Un grande Neri Marcorè è protagonista della commedia malinconica di Walter Veltroni, ora su Prime Video

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É disponibile su Prime Video l’ultimo film di Walter Veltroni Quando. Scritto da Doriana Leondeff, Simone Lenzi e Walter Veltroni, è tratto dall’omonimo romanzo del regista, pubblicato da Rizzoli. Protagonista Neri Marcorè nel ruolo di Giovanni, un uomo che dopo 31 anni si risveglia dal coma.

Nel cast con lui: Valeria Solarino, Fabrizio Ciavoni, Olivia Corsini. Con la partecipazione di Gian Marco Tognazzi, Dharma Mangia Woods, Ninni Bruschetta. E l’amichevole partecipazione di Stefano Fresi, Michele Foresta e Massimiliano Bruno.

 

Quando: la trama ufficiale

La giovane vita di Giovanni va in pausa nell’estate del 1984 a San Giovanni, durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, per colpa dell’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Dopo 31 anni si risveglia dal coma, ed è come una nuova rinascita, da adulto. Tutto è cambiato, il mondo che aveva lasciato non c’è più: la sua famiglia, la ragazza, il partito tanto amato, tutto in questa nuova epoca è stravolto. Giovanni è come un bambino cinquantenne, deve imparare a muoversi in questa nuova dimensione, accettando anche la perdita dei vecchi legami e la scoperta di nuovi.
Ad aiutarlo ci sono Giulia, una giovane e tormentata suora che si è presa cura di lui negli ultimi anni della sua degenza, e Leo, un ragazzo problematico affetto da mutismo selettivo.
Grazie a loro Giovanni, oltre che a riprendere le normali funzioni vitali, troverà il modo di riuscire a comprendere la sua nuova esistenza e di affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Francesca, la figlia avuta nella sua precedente vita.

Quando

La recensione

Dopo C’è tempo,  Walter Veltroni porta sul grande schermo  la storia di Giovanni, che è una riflessione sul valore del passato.
In questo caso, il passato è fermo ai diciotto anni perché Giovanni, al momento del suo risveglio, è convinto di essere ancora quel ragazzo prossimo alla maturità. Sconvolto nella scoperta del tempo passato, il suo stato emotivo crolla quando viene a sapere della morte del padre a cui era profondamente legato. Sorvegliato dalla suora Giulia, riluttante a tornare in piedi, si convince a darsi una seconda possibilità e, recuperate le forze, viene trasferito in una clinica privata dove riprendersi.

I giorni nella clinica sono come quelli trascorsi in un limbo. Giovanni si relaziona solo con pochi dottori e altri due o tre pazienti che però non sembrano interessati alla sua presenza. Annoiato, incontra per caso Leo, ragazzo affetto da mutismo che però decide di parlargli. Giorno dopo giorno, Leo attraverso il suo Ipad mostra i cambiamenti dei trent’anni trascorsi. Dalla musica, alla cultura, alla storia. Lo scorrere delle immagini è una lunga sofferenza per tutto quello che di bello, e brutto, Giovanni ha perso. Ma, nonostante tutto, c’è qualcosa o meglio, qualcuno, a dargli ancora speranza: Flavia.

Il giorno dell’incidente, Giovanni era in compagnia di Flavia, il suo grande amore. E ritrovarla è l’unica ragione di vita.

Quando

Quando: un lungo addio ai tempi passati

Appoggiato su un solido protagonista, interpretato da un bravissimo Neri Marcorè, il Quando di Veltroni è un lungo addio ai tempi passati. Quelli di Dalla, Battisti, De Andrè (tutti cercati e non trovati da Giovanni). Quelli delle belle strade del centro di Roma piene di librerie (ora chiuse, sia per noi che per Giovanni). E, soprattutto, quelli in cui un cittadino appena maggiorenne si appassionava a un credo politico.
Giovanni a diciotto anni credeva nell’istruzione e nella politica, tanto da partecipare attivamente alle riunioni del PCI.
Dopo trentuno anni, è solo.

Il PCI è scomparso, i vecchi “compagni” hanno quasi tutti abbandonato la politica e poco di quello in cui sperava per il futuro si è avverato. Con la vicenda di Giovanni, Veltroni lascia questo messaggio importante, ovvero il senso di appartenenza al mondo, alla società e al futuro che oggi non è più rintracciabile. Giovanni a diciotto anni sfilava nel centro di Roma per dire addio a Berlinguer, affiancato da tante altre persone che, come lui, credevano in quell’uomo. Oggi è difficile, quasi impossibile, avere la stessa fiducia in un partito o nei suoi rappresentanti.
Dicendo Addio, Giovanni salutava una parte di sé. Ma se allora pensava di avere tempo per realizzare i suoi sogni, al suo risveglio, resosi conto che quella società è finita, pensa che non ci sarà più speranza.

Aiutato da Giulia, giovane suora che durante il coma di Giovanni gli è sempre stata accanto, l’uomo prova a recuperare il più possibile il tempo perso. Il suo incessante bisogno di sapere e il suo recupero fisico vanno di pari passo al tempo del racconto. La buona sceneggiatura del film risponde a tutte le domande del protagonista, e delle figure intorno, senza fretta o approssimazione. Vi è come un rispetto del personaggio, del suo vissuto e del suo futuro, che tutto il film cerca di proteggere. Come se Giovanni fossimo tutti noi perché, diciamolo, a chi non è mai capitato di ripensare agli anni passati e ai desideri mai realizzati?

E così, nella ricerca delle risposte di Giovanni, anche lo spettatore impara, o ricorda, quanto siano preziosi nella vita gli attimi, i secondi e i minuti…

Quando

Quando: il tempo degli affetti

Come sempre accade con il regista, ampio spazio è dato alla sfera emotiva e in particolare agli affetti.
Giovanni al suo risveglio ha vicina solo Giulia e domanda della sua famiglia e della sua ragazza, Flavia.
Avvisato della morte del padre, incontra, in due momenti diversi ma significati, sua madre e Flavia. Entrambi gli incontri avvengono all’aperto, in un indefinito momento della giornata in cui il sole sembra essere il terzo protagonista della scena.
E mentre in entrambi Giovanni prova un’emozione diversa, legata al tipo di affetto nutrito per le due donne, il  tempo dedicato a entrambe si ferma. Parole, sguardi e gesti. Sono i sentimenti del protagonista a guidare le scene, cariche di grande commozione, il cui unico supporto è una luce avvolgente, quasi rincuorante.
Ed è nel toccante incontro con la madre che Neri Marcorè dimostra tutta la stoffa di cui è fatto, risvegliando, anche nelle persone più fredde, un moto di affetto.

il trailer ufficiale

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Quando

  • Anno: 2023
  • Durata: 1h 45 min
  • Distribuzione: Vision Distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Walter Veltroni
  • Data di uscita: 30-March-2023