Il Marocco e l’Italia divengono centri nevralgici di cultura e cinema grazie al MedFilm Festival. Unica manifestazione italiana con il vanto di contribuire alla diffusione del cinema mediterraneo ed europeo, si compone di 13 titoli, italiani e mediterranei, per rinsaldare il forte legame tra Italia e Marocco e celebrare una cultura comune.
Il festival è alla sua 29° edizione in Italia, e si svolgerà dal 9 al 19 novembre 2023 a Roma. Invece la seconda edizione del MedFilm Festival in Marocco si svolgerà dal 1 al 4 giugno a Rabat, e dal 8 all’11 giugno a Marrakech.
Ginella Vocca, direttore artistico del festival, ha dichiarato come iniziative del genere siano necessarie per valorizzare la cultura e l’identità del Mediterraneo.
Il festival si avvale di un programma ricco di film e di ospiti. Tra i titoli italiani Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del David di Donatello 2023 come Miglior Film e Le vele scarlatte di Pietro Marcello. Inoltre lo sceneggiatore di questa pellicola, Maurizio Braucci, sarà ospite alla proiezione di Marrakech e terrà una masterclass per gli studenti dell’ESAV.
Il documentario Carte postale (Postcard) di Asmae El Moudir, selezionata anche a Un certain regard di Cannes 2023 con il suo esordio di docufiction The Mother of All Lies, sugella invece il legame tra Marocco ed Italia.
Altre opere sono l’iraniano Until Tomorrow (Ta farda) di Ali Asgari e il siriano Nezouh di Soudade Kaadan. I due registi saranno ospiti del festival a Marrakech per incontrare gli spettatori.
Quattro cortometraggi direttamente dalla selezione targata MedFilm edizione 2022, completeranno la rassegna. Tra essi il libanese Warsha di Dania Bdeir (Premio Methexis per il Miglior Cortometraggio) e Il barbiere complottista di Valerio Ferrara.
Quest’ultimo è il corto-rivelazione vincitore del Premier Prix a La Cinef di Cannes 2022 e candidato a David di Donatello e Nastro d’argento 2023.
Evento speciale del festival inoltre è la versione italiana restaurata dalla Cineteca Nazionale dell’Otello di Orson Welles con i dialoghi a cura di Gian Gaspare Napolitano e supervisionati dallo stesso Welles.
Infatti il film vanta alcune delle scene più belle girate proprio in Marocco. Inoltre la fotografia del film fu affidata ad alcuni dei grandi maestri italiani dell’epoca. Il kolossal ispirato alla tragedia di Shakespeare vinse il Grand Prix du Festival a Cannes nel 1951 partecipando proprio come rappresentante del Marocco.
L’ingresso alle proiezioni al Cinema Renaissance a Rabat (1 – 4 giugno 2023) e all’École Supérieure des Arts Visuels de Marrakech (8-11 giugno 2023) è gratuito sino ad esaurimento posti. Tutti i film sono in lingua originale e sottotitolati in francese ed inglese.