fbpx
Connect with us

Animazione

‘The First Slam Dunk’ – L’ardente fiamma rossa della rivalsa

Takehiko Inoue riesce nell'impresa di trasformare la sua opera magna in un grande film per tutti

Pubblicato

il

A trent’anni dalla pubblicazione dei primi numeri del suo omonimo manga, Takehiko Inoue porta nei cinema The First Slam Dunk, il primo lungometraggio animato del celeberrimo fumetto spokon, di cui è sia sceneggiatore che regista (alla sua opera prima).

Lo stesso Inoue, insieme alle sapienti mani nell’ambito dell’animazione di Toei Animation, ha messo anima e corpo in una produzione durata ben 13 anni, in cui recupera solo la parte finale del suo manga, raccontando la partita dei licei Shohoku e Sannoh ed inframezzandola con idee tratte dall’episodio breve Piercing e con altri materiali originali elaborati per il film.

Grazie ad Anime Factory, il film rimane disponibile nelle sale in tutta Italia fino al 17 Maggio doppiato in italiano, mentre, per la distribuzione sulle piattaforme, molto probabilmente verrà reso disponibile su Crunchyroll in date future.

É il momento, palla in mano all’arbitro, le due squadre sono pronte, la sfera vola a mezz’aria, tocco di dita e comincia la partita di The First Slam Dunk!

La sinossi di The First Slam Dunk

Da sempre, Ryota Miyagi e il basket sono una cosa sola. Un rapporto di odio e amore che lo porta a giocare come playmaker nello Shohoku, squadra del suo liceo che si è guadagnata un posto al torneo nazionale come rappresentante della Prefettura di Kanagawa. Ryota, assieme ai suoi inguaribili compagni, figli di un Giappone che li rigetta, è pronto ad affrontare l’inscalfibile Sannoh, i campioni del torneo.

I ribelli cremisi dello Shohoku

A caccia dell’ultimo punto, fino alla fine, dando tutto sé stessi, sacrificando ogni respiro, ogni lacrima, ogni goccia di sudore per vincere la partita. Il fondamento di The First Slam Dunk sta in questi tipi di mantra, che diventano sinossi della vita di ognuno di noi. Vivere o morire, rialzarsi o rimanere a terra.

Ne diventano statuari esempi i ragazzi dello Shohoku, accozzaglia di teppistelli e poco di buono del loro liceo. Senza dare alcuna preparazione testuale o narrativa dei personaggi, il film ci fa subito giocare la loro più grande partita contro la squadra del Sinnoh, simboli della totale dedizione e disciplina al successo, irremovibili ed incorruttibili.

Ci serve solo qualche giocata per capire le personalità di ognuno, e, con l’aiuto di alcuni flashback inseriti ottimamente in un montaggio mai errato, abbiamo modo di divenire parte integrante del gruppo e rivivere ogni momento di tragedia e bellezza come fosse nostro.

Come nei più funzionali dei giochi di squadra, nessuno viene lasciato indietro, serve l’apporto di tutti e ognuno deve avere il suo momento di gloria per sconfiggere i rivali per antonomasia.

Da una parte il fuoco, dall’altra il ghiaccio. Un crogiolo di discordanti emozioni che affronta la calma e la precisione degne di un cacciatore. I poli opposti che si scontrano per prevalere l’uno sull’altro, a caccia del successo e della propria rivalsa personale.

It’s time to Play the Game

In The First Slam Dunk non è necessario conoscere o aver vissuto l’opera originale. Il film riesce a stagliarsi come grande opera a sé stante, fiera delle sue scelte e dei suoi pregi unici.

Inoue dilaziona l’intera partita finale in due ore di lungometraggio, mettendo in mostra una conoscenza unica non solo della struttura epica che si cela dietro una partita di pallacanestro, ma anche una dedizione e consapevolezza verso il mezzo cinematografico rari da trovare nell’attuale panorama dell’animazione giapponese.

The First Slam Dunk rallenta, frena e accelera sempre nei momenti giusti, senza mai risultare stucchevole o ridondante, emozionando lo spettatore alla stessa maniera dei suoi protagonisti. Narrativamente Inoue dà certezze, ma è nella più grande incognita del film che troviamo la sua massima brillantezza: l’animazione.

Un nuovo punto di riferimento in The First Slam Dunk

Tra mille dubbi e pregiudizi, dovuti a precedenti opere animate che ponevano al proprio centro l’unione tra la tecnica in 2D e quella in 3D, Inoue centra il canestro anche in questo difficile tiro da tre punti.

Un’adrenalinica partita ricca di intuizioni e dinamismo, dove la palla sembra non fermarsi mai, gli scultorei corpi dei ragazzi dello Shohoku brillano nelle giocate più sensazionali, e, nei momenti più concitati, esonda la frenesia agonistica volutamente imperfetta di Inoue.

Ogni azione, che, grazie al particolare cell-shading utilizzato, vive di quei movimenti realistici e spettacolari caratteristici della pallacanestro, viene incorniciata da un lavoro sonoro sensazionale, che detta i tempi alla grande con una colonna sonora ricca di energia ed effetti che ci fanno sentire all’interno del campo.

Alcuni errori tecnici e scelte visive che appaiono più legate a motivazioni di budget che a decisioni artistiche non mettono, però, in discussione un lavoro che verrà ricordato negli anni a venire.

Terminata la visione, il cuore dello spettatore rimpalla e batte in continuazione, le gambe fremono e la voglia di urlare ‘Forza, Shokoku!’ insieme al suo pubblico diviene quasi insopprimibile.

 

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

The First Slam Dunk

  • Anno: 2022
  • Durata: 2 ore e 4 minuti
  • Distribuzione: Anime Factory
  • Genere: Animazione
  • Nazionalita: Giappone
  • Regia: Takehiko Inoue
  • Data di uscita: 11-May-2023