‘Stranizza d’amuri’, un fiore di fuoco nel buio dell’omofobia
Beppe Fiorello esordisce alla regia con una storia d’amore drammatica e delicata tratta da un fatto vero. Dopo aver aperto la XV Edizione di Ortigia Film Festival, il film arriva su Sky
Stranizza d’Amuri, esordio alla regia di Giuseppe Fiorello, arriva su Sky.
Il film, interpretato dagli esordienti Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro, ha ottenuto due Nastri d’Argento: Miglior esordio e Nastro della legalità.
Il film Stranizza d’Amuri è stato presentato al pubblico dallo stesso regista Beppe Fiorello a Siracusa il 23 marzo, compleanno di Franco Battiato (a cui si deve il titolo del film e che avrebbe compiuto 78 anni).
Beppe Fiorello con Simona Malato e il sindaco di Siracusa Francesco Italia
Scritto da Beppe Fiorello e Andrea Cedrola, Stranizza d’Amuri è prodotto da Fenix Entertainment e Ibla Film, distribuito da BIM e Pulsar Content.
Tra gli interpreti: Samuele Segreto, Gabriele Pizzurro, Fabrizia Sacchi, Simona Malato, Antonio De Matteo, Enrico Roccaforte, Roberto Salemi, Giuseppe Spata, Anita Pomario, Giuseppe Lo Piccolo, Alessio Simonetti, Raffaele Cordiano, Giuditta Vasile.
Stranizza d’amuri, il trailer
Stranizza d’amuri, la storia
1982. In un paese della Sicilia, l’adolescente Gianni lavora come meccanico nell’officina del patrigno. In sella al motorino che deve consegnare a un cliente, si scontra con il coetaneo Nino. Da quel momento le vite dei due giovani s’intrecciano inestricabilmente.
Sullo sfondo di una Sicilia distratta da feste patronali e mondiali di calcio, i due giovani coltivano la loro amicizia trasformandola in un amore che travolge ogni ostacolo.
Uno scontro di particelle elementari
L’incidente scatenante da cui inizia la storia tra i due giovani protagonisti è proprio un incidente stradale. La loro collisione alla convergenza di due strade rurali, magnificamente fotografate nel loro angolo acuto tra carrubi e muri a secco, genera la luce di un sentimento che non è, prima di tutto e necessariamente, passione fisica. Una luce che non permette di vedere lo stigma che come una tempesta sta per abbattersi su di loro.
Il personaggio di Gianni (Samuele Segreto) inizia il suo arco in quel momento. Deriso in paese da carnefici che gli rendono la vita impossibile, non perde mai la sua dignità ed ha, anzi, uno scatto d’orgoglio e di coraggio alimentato da un sentimento che sta esplodendo in lui con la forza di mille petardi. Il malinconico Gianni diventa da quel momento un sorridente spavaldo dall’effetto ancor più conturbante per il suo amico Nino (Gabriele Pizzurro).
Come i fuochi d’artificio (elemento principe di Stranizza d’amuri) illuminano i volti di spettatori estasiati, così il loro incontro e il loro sentimento, illumina i volti dei protagonisti, fino a quel momento particelle più o meno solitarie.
Quando Nino, che di mestiere fa il pirotecnico, mostra a Gianni il suo album con i disegni dei vari fuochi artificiali, spiega che ognuno ha una sua forma e un suo colore e che, come i fiori che si regalano, ognuno ha per questo un suo significato. Il regalo che Nino fa a Gianni è una romantica esplosione pirotecnica, sul cielo di uno stadio deserto il cui riflesso multicolore sui giovani visi ignora ogni possibile epilogo tragico di una storia d’amore nata sbagliata.
I luoghi del cuore
Il legame di Beppe Fiorello coi suoi luoghi d’origine è magnificamente rappresentato nella scelta delle location del film. L’autore trasloca l’ambientazione dagli aranceti di Giarre, scenario della vera storia da cui il film è tratto, alla natia provincia di Siracusa, coi suoi scenari da incanto tra mare smeraldo, barocco e angoli verdi di paradiso, senza mai scadere nel ‘pro-locismo’.
Un colpo di pistola
Sul piano sociale la Sicilia di Stranizza d’Amuri è quella dell’ennesima contraddizione: macha, patriarcale, tradizionalista ma che dà i natali al primo circolo Arcigay d’Italia, come ha sottolineato lo stesso Beppe Fiorello che sceglie, a ragione, di non includere in Stranizza d’amuri l’aspetto più nero dei fatti di cronaca da cui il film è tratto, ma di far riecheggiare, nella natura della Val d’Ànapo, un unico colpo di pistola finale.
I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’
Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers