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Serie Tv

Maria Antonietta: recensione della nuova serie su Now TV

Approda su Now TV un dramma storico sulla vita dell'ultima regina di Francia

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Il 31 ottobre 2022 la serie televisiva Maria Antonietta ha debuttato sul canale francese Canal+, mentre in Italia è disponibile dal 15 febbraio 2023 su Sky serie e Now TV.

Coproduzione franco-polacca, la serie è stata creata e scritta da Deborah Davis, sceneggiatrice de La favorita, insieme ad un gruppo di sceneggiatrici completamente femminile che, secondo quanto riportato da Vogue e Variety:

offre una “visione femminista” sulla vita di Maria Antonietta.

Il serial si basa ovviamente sulla storia dell’ultima regina di Francia, prima dello scoppio della Rivoluzione francese senza però essere una semplice docuserie o  un romanzo storico.

Tra il cast troviamo Emilia Schüle nei panni della protagonista Maria Antonietta, Louis Cunningham come Luigi XVI, Marthe Keller interpreta Maria Theresa e James Purefoy è Luigi XV.

Maria Antonietta la trama

Maria Antonietta, appena quattordicenne, lascia l’Austria per sposare il Delfino di Francia, Luigi XVI, e cerca di conformarsi alle numerose e complicate regole della vita di corte francese.

La serie si concentra particolarmente sulle difficoltà della giovane sposa nel dover imparare a vivere in un luogo a lei nuovo e soprattutto ostile, oltre che adattarsi alla sua condizione di strumento politico.

Maria Antonietta - Recensione - Taxi Drivers

Emilia Schüle in una scena della serie

Maria Antonietta: la recensione

La serie di Deborah Davis si apre in modo decisamente intrigante, proponendo un primo episodio interamente dedicato alla preparazione per il matrimonio combinato, che avverrà proprio alla fine della puntata.

La struttura verticale-orizzontale si ripeterà più o meno sempre. Vedremo la piccola Maria Antonietta durante vari episodi chiave della sua adolescenza, momenti  che servono a completare un quadro più ampio.
Durante i primi episodi inoltre vengono subito a galla intrighi, misteri e sotterfugi che alimentano la curiosità dello spettatore.

Tuttavia il focus della regia resta sempre la neo-delfina di Francia. La macchina da presa le resta incollata per buona parte del tempo, con svariati primissimi piani e ridottissima profondità di campo, cambi di fuoco repentini e movimenti “incerti”.

Ha per certi versi ricordato lo stile di Jackie, pellicola di Pablo Larrain del 2016 dove si racconta il peso di una donna diventata unicamente una figura politica (la moglie di JFK). La regia imita lo stress di essere sotto gli occhi di tutti, e ci fa stare a stretto contatto con la protagonista, per cercare di carpirne i veri sentimenti e i più reconditi pensieri.

La forza di Maria Antonietta è proprio il concentrarsi sull’adolescenza di una figura storica così famosa, su cui bisogna necessariamente romanzare, ma risulta comunque un racconto umano credibile, una buona storia di formazione.

Per quanto riguarda scenografie e costumi è stato fatto un lavoro eccellente con riprese in location storiche importanti tra cui proprio i castelli di Versailles.

Maria Antonietta - Recensione - Taxi Drivers

Emilia Schüle in una scena del primo episodio

I temi della serie

Lo spettatore vede la delfina combattere contro un destino preconfezionato, sentirsi confusa tra il dovere che le è stato inculcato e ciò che lei vuole veramente, ovvero essere soltanto un’adolescente, scoprire il sesso, l’amore, la libertà.

Proprio il sesso è uno dei temi principali, non solo nella sua accezione di necessità politica (al fine di partorire il nuovo principe di Francia), ma anche in senso sentimentale o ricreativo. Nel mondo messo in scena da Deborah Davis ogni personaggio vive il sesso in maniera diversa, chi come professione, chi come divertimento, chi come ‘obbligo’.

Un piccolo difetto

Uno dei pochi nei di questa serie però è proprio Maria Antonietta, o meglio il ‘come’ è stata rappresentata.
Nonostante l’ottima interpretazione di Emilia Schüle (così come di tutto il cast) l’età scenica rompe quell’idea di avere davanti una quindicenne che ha appena avuto le prime mestruazioni.

Una sbavatura che in certi momenti colpisce la sospensione dell’incredulità e si ha difficoltà ad accettare l’idea che il personaggio abbia soltanto 15 anni.

Maria Antonietta - Recensione - Taxi Drivers

Jack Archer e Gaia Weiss in una scena della serie

Conclusioni

Maria Antonietta è una serie sicuramente valida. Un dramma storico-politico ben romanzato e con un tocco di regia autoriale. Speriamo solo non compia l’errore di protrarsi oltre al suo tempo massimo di narrazione, perdendosi in inutili digressioni e allungamenti dovuti al successo.

Maria Antonietta è disponibile in streaming su Sky Serie e Now TV.

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Maria Antonietta serie tv

  • Anno: 2023
  • Durata: 1 stagione
  • Genere: Dramma