LIVING è la rivisitazione di Ikiru, il capolavoro di Akira Kurosawa ad opera del regista Oliver Hermanus da una sceneggiatura del Premio Nobel Kazuo Ishiguro.
Living Il film
Il signor Williams è un funzionario statale nella Londra post bellica, un burocrate che ormai sposta quasi passivamente documenti da una parte all’altra dell’ufficio nella più totale apatia.
Allargando il quadro, si capisce che l’intero municipio è composto da tanti signor Williams. Ingranaggi inconsapevoli di un meccanismo, rifiutano ogni responsabilità e basano la loro vita su un vuoto rigore formale nei rapporti interpersonali.
Williams è il capoufficio e prende lo stesso treno ogni mattina, ma non condivide lo scompartimento con i colleghi: preferisce viaggiare da solo.
A fine giornata torna a casa dove, dopo la morte della moglie, vive con il figlio e la nuora e la stessa opprimente scena di silenzio si ripete come in ufficio.
Sembra che nulla debba mai cambiare.
Una mattina come tante, mentre il personale del suo ufficio lavora nel silenzio, il signor Williams comunica solennemente di dover uscire in anticipo dell’ufficio.
Nessuno sa che deve andare dal medico per ricevere la terribile notizia: gli è stata diagnosticata una malattia terminale.
Perfettamente in linea con la sua vita, accetta quasi passivamente, senza lasciar trapelare nessuna emozione.
Ma niente sorprende più di un uomo tranquillo.
La nuova limitata prospettiva di vita lo fa riflettere sul passato e sulla sua esistenza attuale e soprattutto su come giorno dopo giorno ha deciso di smettere di vivere.
Dopo alcuni giorni passati a bere, in compagnia di un improbabile nuovo amico incontrato in un altrettanto improbabile viaggio sulla costa, decide di tornare a Londra.
Incontra casualmente Margaret, una sua ex dipendente, interpretata da Aimee Lou Wood, che ha appena lasciato l’ufficio per lavorare in un ristorante.
Williams prova una grande attrazione per la vitalità di Margaret che diventa uno stimolo per trasformare la sua vita in un esempio concreto.
Decide quindi di tornare in ufficio e fare quello che non ha mai fatto da anni: VIVERE!
Così quelle pratiche accumulate sulla sua scrivania ed accompagnate dalla frase “tanto non fa niente” diventano importanti.
Dare una risposta al gruppo di mamme che chiede un parco giochi per i bambini del quartiere rappresenta il simbolo dell’uscita dalla Londra post bellica, la ricostruzione del paese e un segnale per tutti i colleghi che rimarranno nell’ufficio dopo di lui.
LIVING: LA RECENSIONE
«Anche se si potrebbe pensare che solo uno sciocco si assumerebbe il compito di re-immaginare Ikiru, il capolavoro del maestro del cinema di Kurosawa, io ho colto al volo questa opportunità. – ha dichiarato Oliver Hermanus – ho sentito la necessità di raccontare una storia sulla vita e sul valore delle semplici tracce che man mano lasciamo nel corso della nostra esistenza. In un mondo dominato dalla fama e dalla gratificazione istantanee, dall’ossessione per la devozione e l’adorazione eterne, sentivo la mancanza di un film come Living.
Un compagno per quei momenti in cui tutto ciò di cui hai veramente bisogno da un film è che ti ricordi che la vita è breve ma meravigliosa».
LIVING è un film semplice e potente; una storia allo stesso tempo dolce e sarcastica affidata ad un magnifico Bill Nighy che interpreta il ruolo che forse aspettava da sempre. La sua recitazione efficace proprio quando si sottrae alla recitazione stessa è veramente splendida ed è il segreto per cui questo remake – omaggio è riuscito così bene.
“ Fin da bambino ho avuto un solo desiderio” dice Williams nel film “diventare un gentleman. Ma la vita mi è scivolata via un giorno in fila all’altro.
Non felice nemmeno infelice. Non c’è da stupirsi che non me ne sia accorto”.
In questa affermazione è racchiusa l’essenza della vita vuota che Williams si è imposto fino a che la terribile notizia lo ha spronato a decidere di fare qualcosa di diverso.
Settant’anni dopo l’originale di Akira Kurosawa, Living arriva in punta di piedi e ci dimostra l’universalità dei temi trattati dal maestro giapponese.
Due epoche lontane e due culture altrettanto differenti che Hermanus riesce ad accostare con grande rispetto, creando un film bello e assolutamente convincente che, forte di una interpretazione straordinaria, riesce a reggere il confronto con uno dei 100 film più importanti della storia del cinema.
LIVING è una coproduzione britannico-svedese composta da Stephen Woolley e Elizabeth Karlsen per la Number 9 Films insieme Film i Väst, Filmgate e Films 4.
Il film arriva nelle sale italiane il 23 dicembre 2022