‘Albertine where are you?’ Marcel Proust è vivo!

Maria Guidone regala al pubblico dell’Italian Film Festival Berlin di questa edizione la trasfigurazione di una delle figure femminile più controverse ed inafferrabili che l’autore francese ci ha lasciato. Dentro il suono ipnotico di un sinth e la sola voce narrante fuori campo, riecheggia Albertine.

Albertine, il nome

Un’ossessione romantica, psicosessuale e morale per Marcel Proust, soprattutto nel 5° volume de La Recherche, La Prisonnière, focalizzato sulla reclusione dorata a cui Proust di fatto aveva costretto la giovane amante nel romanzo.

Albertine Where Are You? ne ricostruisce la genesi e lo sviluppo, analizzandolo sia letterariamente (viene riportato quante volte il nome di Albertine appare ne La Recherche, per quanto tempo dorme, chi si cela realmente dietro il suo nome e la sua identità), sia rivisitandolo temporalmente ad una contemporaneità molto naïf.

The Albertine Workout

La plaquette di Anne Carson del 2014, è la fonte su cui Maria Guidone ha lavorato, attingendone l’elenco apparentemente sintetico, capace invece di evidenziare e focalizzare tutte le riflessioni che Proust muoveva a proposito di un modello per eccellenza della sua teoria del piacere: il possedere un’altra persona equivale al cancellare l’alterità della sua mente. Albertine, completamente priva di identità nel primo incontro che Proust ha con lei insieme alle giovani fanciulle in fiore in spiaggia, diviene l’enigmatico personaggio dai mille volti, fino ad un unicum sottomesso, la “schiava pesante”, culminato nel possesso forzato e ‘blindato’ della sua prigioniera.

Girato dentro un formato e con un mood metafisico, Albertine Where Are You? segue i suoi personaggi senza tempo, senza età, senza dimensione. Irreali e vivi, mescolati al capolavoro della letteratura del Novecento da cui prendono vita, ne tracciano un vivido spaccato tanto fuggevole quanto difficile da dimenticare, specie per chi ha letto La Prisonnière.

Maria Guidone, formatasi cinematograficamente in Francia, torna in Italia filmando come regista pubblicitaria importanti brand internazionali. Dal 2011 è Direttore Artistico della guidONE apulia FACTORY, un laboratorio di artisti che trae ispirazione dalla geografia e dal sottotesto della Puglia (reso meravigliosamente nel cortometraggio dentro un visivo completamente scollato da ciò che normalmente associamo a questa terra del Sud). Tutta Intorno a me (2016) ha vinto il Best female Director al New Renaissance Film Festival.