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‘RRR’ Il cinema epico, spettacolare e smisurato di S.S. Rajamouli

Estremo, smisurato, roboante, RRR e il cinema di Rajamouli conquistano per un fervore e una vitalità che il cinema americano spesso sembra aver perso e per scene d'azione che sorprendono e impressionano.

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RRR S. S. Rajamouli Netflix

Disponibile su Netflix e diretto da S.S. Rajamouli, RRR è il film indiano più costoso mai realizzato ed è anche uno dei pochi casi in cui un blockbuster indiano riesce ad affacciarsi in occidente.

RRR: la trama

Nel 1920, durante l’impero anglo-indiano, il governatore Scott Buxton e la moglie visitano una foresta vicino Adilabad dove rapiscono Malli, una bambina della tribù Gond. Il temibile guardiano della tribù, Komaram Bheem, si reca sotto mentite spoglie a Delhi con l’intento di salvarla. Sul suo cammino incontra Rama Raju, un rivoluzionario infiltrato nella polizia imperiale che a sua volta nasconde la propria duplice identità. I due uomini stringono subito una forte amicizia, che viene in seguito messa a dura prova.

Nuovi orizzonti

Il cinema che raggiunge i nostri schermi e conquista l’attenzione del grande pubblico occidentale è solo una piccola percentuale di quello che ogni anno viene prodotto nel mondo. Lo sappiamo bene, ma qualche volta finiamo con il dimenticarlo, abituati ormai da decenni a ricevere quasi esclusivamente determinate opere audiovisive provenienti da paesi ben noti. Saltuariamente il cinema di alcune aree remote riesce a farsi strada prima nel circuito festivaliero, poi nelle visioni dei cinefili, per arrivare infine a un pubblico più vasto (con fortune alterne e a seconda del successo), come il cinema giapponese con Kurosawa negli anni Cinquanta o come di recente il cinema sudcoreano, che con Parasite (a seguito però di due decenni floridi) è stato scoperto per la prima volta da molti spettatori.

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Tuttavia, ci sono moltissimi paesi ancora invisibili o quasi e non solo agli occhi del pubblico generico. È il caso del cinema indiano, e non un esempio come tanti altri, dato che si tratta della maggior industria cinematografica mondiale per numero di film prodotti ogni anno. Un settore che è in continua espansione (così come in Cina) e che si basa anche sulla realizzazione di blockbuster dalla tecnologia e dal budget sempre maggiori. Sarebbe un grosso errore pensare che la scarsa visibilità che trova in occidente sia (solo) un problema di risorse e “qualità”, in quanto in alcuni casi vi si può trovare una vitalità, un’inventiva e una spettacolarità che talvolta Hollywood sembra dimenticarsi, ricalibrate secondo un canone visivo che è distante da quello occidentale, ma non per questo meno efficace.

Ma qualcosa nell’ultimo periodo si è mosso. RRR, diretto da S.S. Rajamouli, è il film indiano che sta riuscendo maggiormente a valicare i propri confini, dopo l’uscita nelle sale inglesi e statunitensi e l’arrivo su Netflix anche in Italia (ecco un uso saggio delle piattaforme streaming, sperando che prima o poi certi prodotti escano anche al cinema) ed è inoltre, ad oggi, il film più costoso mai prodotto in India. Dopo il successo ottenuto con Bahubali (una saga in due capitoli, il primo dei quali è anch’esso su Netflix), Rajamouli si conferma un regista in grado di fondere epica, storia e azione con esiti estremi e sorprendenti, usando l’immagine e il racconto fantastico per far deflagrare la realtà. Ma è anche probabilmente la miglior chiave d’accesso per avvicinarsi al cinema indiano d’intrattenimento e per gettarsi nelle sue follie e nei suoi colori. Occorre innanzitutto fare un distinguo, perché il cinema indiano è una realtà troppo vasta e differenziata da poter essere considerata come un unico blocco. Il cinema a cui si legano RRR e Rajamouli è quello che generalmente viene chiamato Tollywood, realizzato in lingua telugu, a differenza della più nota Bollywood, con cui si intende il cinema in lingua hindi.

RRR S. S. Rajamouli Netflix

Epicità e spettacolarità senza freni

In RRR troviamo tutto ciò che possiamo aspettarci da un film di questo tipo. Canzoni, danze, azione, gesta e situazioni incredibili, animali (rigorosamente in CGI) usati come armi e un uso frequente del rallenti e degli effetti speciali. Elementi che appaiono come schegge impazzite ma inseriti in immagini e sequenze di pura coreografia. Ogni scena d’azione (una più mirabolante dell’altra) viene concepita così come sono concepiti i numeri musicali nei musical, in un tourbillon iperbolico di invenzioni, rilanci, eccessi che inizialmente straniscono ma che poi trascinano nella loro folle danza rutilante. Sempre con l’esuberanza creativa e il fine spettacolare come fondamento, senza freni e senza regole.

Come accade frequentemente nel cinema indiano, RRR unisce e alterna generi diversi con grande facilità, passando dal film d’azione alla commedia romantica, rievocando l’action movie hongkonghese pre handover. Mantiene sempre però l’attenzione sul rapporto di amicizia tra i due protagonisti, due celebri rivoluzionari indiani realmente esistiti (seppur il film sia soprattutto di fantasia). È proprio il fervore rivoluzionario a essere al centro del cinema di Rajamouli, come già nei film precedenti, espresso attraverso i temi della rivelazione e della trasformazione, che portano gli uomini a diventare dei semidei e il popolo a unirsi contro l’oppressore e il nemico (in questo caso gli inglesi), rappresentati mediante un manicheismo esasperato.

Estremo, smisurato, roboante, RRR e il cinema di Rajamouli conquistano per un fervore e una vitalità che il cinema americano spesso sembra aver perso e per scene d’azione che sorprendono e impressionano (il combattimento tra Bheem e la tigre, l’ingresso in scena di Raju e il crescendo finale, così come le battaglie in Bahubali). Un film che può aprire la strada verso un cinema a noi ancora sconosciuto come quello indiano.

Il trailer di RRR

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RRR

  • Anno: 2022
  • Durata: 185'
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Azione, epico, drammatico
  • Nazionalita: India
  • Regia: S.S. Rajamouli