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‘Due’, l’opera prima di Meneghetti su Mubi

Arriva in streaming l’opera che ha rappresentato la Francia agli Oscar

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Due (titolo originale Deux) è il convincente film d’esordio dell’italiano Filippo Meneghetti, scritto insieme a Malysone Bovorasmy.

Girato e prodotto in Francia (con Belgio e Lussemburgo), è stato premiato dai cugini d’oltralpe con il César per la migliore opera prima e ha rappresentato la Francia per gli Oscar 2021. Il film è stato prodotto da Paprika Films, Tarantula e Artémis Productions. Vendite internazionali a cura di Doc & Film International, distribuzione italiana di Teodora Film.

Due vede come interpreti principali Barbara Sukowa e Martine Chevalier. Tra gli altri interpreti: Léa Drucker, Jérôme Varanfrain e Muriel Bénazéraf.

Due, uscito in sala lo scorso 6 maggio, è ora disponibile in streaming sulla cineteca online Mubi col titolo internazionale Two of us.

Due, il trailer

Due, la storia

Le settantenni Madeleine e Nina sono sentimentalmente legate da molto tempo. Vivono però la loro appassionata storia d’amore clandestinamente. Agli occhi degli altri sono solo due vicine di casa in pensione, una vedova e l’altra immigrata dalla Germania. Nonostante convivano, di fatto, sotto lo stesso tetto, sono costrette a recitare la parte ad ogni loro interazione con estranei. Se arrivano visite, Nina se ne torna nel suo appartamento ormai in disuso, proprio sullo stesso pianerottolo, la porta di fronte. Salvo poi suonare il campanello con una scusa e tornare dalla sua Madeleine.

Stanca di nascondere il loro amore e la loro convivenza, Nina vuole convincere Madeleine a rivelare tutto alla famiglia, vendere la casa e trasferirsi a Roma, realizzando così un vecchio sogno della coppia.

Arrivata al dunque, tuttavia, Madeleine non ha il coraggio di dirlo ai figli. Arrabbiata per questa mancanza di coraggio, Nina sbotta in una scenata sulla pubblica via.

Scossa da quanto accaduto, Madeleine ha un collasso e finisce in ospedale in condizioni critiche; riesce a salvarsi ma rimane afasica e semiparalizzata. Torna a casa sotto la stretta sorveglianza di una rigida badante. Le due vengono separate senza più alcuna possibilità di tornare insieme.

Non potendosi arrendere a questa situazione inaccettabile, Nina farà di tutto per riavere la sua Madeleine.

Un presagio, un idillio

L’eccellente dramma sentimentale Due di Filippo Meneghetti si apre con un bel volo di corvi che più che presagio vuole forse riferirsi a ciò che anticamente il corvo simboleggiava, il passaggio da una condizione a un’altra, la metamorfosi, l’acquisizione di conoscenza. La scena successiva di due bimbe che giocano a nascondino, di cui una sembra misteriosamente sparire nel nulla, sembra invece confermare un’atmosfera d’inquietudine. In realtà vuole dirci di più sugli argomenti e sugli sviluppi del film. Questo prologo tuttavia non giustifica il successivo quarto d’ora, che ci racconta invece una storia d’amore tutta all’insegna dell’armonia e dell’idillio.

Nina e Madeleine desiderano ricostruirsi una vita nell’anonimato, lontano dai giudizi. Siamo subito irradiati dal loro sincero affetto, da una gioia di vivere che le vede danzare in una balera come due adolescenti colte in quei momenti a due quando tutto intorno scompare (questo ci vuole dire l’immagine nitida dei loro profili innamorati su uno sfondo tutto sfocato?).

La canzone sulla quale danzano felici è Chariot, un successo del 1966 di Betty Curtis, che sarà il Leitmotiv del film.

Le parole d’attacco della canzone sono

«Se verrai con me… »

e coincidono con la promessa di felicità che la risoluta Nina fa a Madeleine, forse non da oggi.

Le bugie hanno le gambe spezzate

È col confronto in famiglia che il presagio, portato dai corvi in apertura di film, si manifesta, facendo addensare scure nubi sul futuro idilliaco della coppia.

Alla festa di compleanno di Madeleine in famiglia, alla quale Nina non può partecipare non facendone parte, un improvviso, serio contrasto familiare distrugge in un attimo il clima serenissimo del film. Il figlio accusa la madre Madeleine di aver gioito in occasione della morte del padre, sentendosene liberata.

Incapace di incassare il colpo assestato dal figlio, Madeleine, ancor più, non riesce a condividere coi figli la gioia del suo amore e mente poi a Nina dandole la falsa notizia del benestare della sua famiglia al trasferimento a Roma. Da qui inizia la tragedia, con una litigata da scena madre alla presenza dell’agente immobiliare che avrebbe dovuto vendergli le case e far sì che la loro nuova vita avesse inizio. E che porta, come conseguenza, al malore di Madeleine, messo in scena con una trovata magnificamente efficace nella quale la stessa Madeleine non viene mai mostrata.

In un incastro perfetto, combinazione di ottima regia e scrittura, Meneghetti rende la protagonista Nina impotente a risolvere la situazione creatasi con l’infermità di Madeleine. Potrebbe rivelare lei ai figli di Madeleine lo stato della loro relazione, dei loro sentimenti e dei loro sogni. E chiedere di occuparsi lei della cura dell’amata al posto dell’ingombrante e inopportuna badante. Ma non potendo Madeleine confermare i fatti perché privata della parola, Nina verrebbe quasi certamente presa per pazza dai figli, del tutto ignari della vita segreta della madre. E oltretutto sarebbe una scelta moralmente problematica: era affare di Madeleine rivelare il loro amore.

Alla combattiva Nina non resta che subire le forti limitazioni della dura legge della badante che, sottraendole Madeleine, la spoglia di tutto. Non ha più niente, neanche i suoi oggetti personali, le cose di casa rimaste da Madeleine.

Però vuole riprendersi l’unica cosa che sente le appartiene veramente: Madeleine. Tra loro c’è un ostacolo che va rimosso: la badante deve essere messa fuori gioco. Questa cosa conferisce al film un’arricchente venatura di humor nero, in cui non si risparmiano i colpi bassi.

Nell’acqua i fantasmi del passato o le inquietudini del futuro?

Un elemento apparentemente avulso alla trama del film è l’immagine della bimba biancovestita che fluttua a mezz’acqua nel fiume. Tale visione è vissuta da entrambe le donne all’insaputa l’una dell’altra. Per Madeleine in una specie di allucinazione mentre recupera la palla da gioco dei nipoti caduta in acqua; per Nina in un incubo in cui lei stessa tira fuori dall’acqua la bambina sottraendola forse alla morte. Cosa che chiarisce definitivamente il ruolo salvifico di Nina nella vicenda. In entrambe le scene, comunque, ancora la presenza inquietante dei corvi.

La risoluzione del film coincide con un crescendo d’intensità che in certi punti prende la direzione di una vera escalation nell’azione, con tanto di fuga per la liberta sul finale dolceamaro. In nome, ovviamente, dell’amore.

leggi anche DUE di Filippo Meneghetti, miglior opera prima ai César 2021, in sala il 6 Maggio!

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Due

  • Anno: 2019
  • Durata: 1h 39min
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Genere: Dramma Sentimentale
  • Nazionalita: Francia, Belgio, Lussemburgo
  • Regia: Filippo Meneghetti
  • Data di uscita: 06-May-2022