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Netflix Film

‘Rurouni Kenshin’ su NETFLIX. Ecco perché dovresti vederlo

Il film, adattamento del manga Kenshin Samurai vagabondo, é il primo di una serie di 5 pellicole di grande successo

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Rurouni Kenshin (2012) è il primo di una serie di cinque film tratti dal manga Kenshin – Samurai vagabondo (1994-1999) scritto da Nobuhiro Watsuki.

Alla regia, il giapponese Keishi Ōtomo, conosciuto proprio per aver diretto l’intera serie di film di Rurouni Kenshin dal 2012 fino al 2021.

Rurouni Kenshin

La serie è disponibile su Netflix.  Questi i cinque film in ordine d’uscita:

Rurouni Kenshin (2012)

Rurouni Kenshin 2 Kyoto inferno (2014)

Rurouni Kenshin 3 The legend ends (2014)

Rurouni Kenshin The final(2021)

Rurouni Kenshin The beginning (2021)

Rurouni Kenshin  Trama

 Mentre le forze imperialiste celebrano la vittoria nella battaglia di Toba-Fushimi, Hitokiri Battōsai si allontana dal campo di battaglia, abbandonando la sua spada. La vecchia katana di Battōsai non è lasciata sola, ma è rivendicata da uno dei caduti, Udō Jin-e.

Un decennio dopo, Saitō Hajime e i suoi colleghi poliziotti indagano sull’omicidio di un poliziotto sotto copertura presumibilmente per volere dei Battōsai. Ma Saitō non è convinto e sospetta Takeda Kanryū, un ricco e crudele uomo d’affari. Nel frattempo, l’ex Battōsai, che ora si fa chiamare Himura Kenshin, arriva a Tokyo.

Rurouni Kenshin Il Cast

L’attore e cantate giapponese Takeru Satō interpreta l’ex spietato assassino, ora vagabondo armato della catana a lama inversa, Kenshin.  Al suo fianco c’è Kamiya Kaoru, proprietaria del dojo di kendo lasciatogli dal defunto padre, interpretata dall’attrice giapponese Emi Takei.

Sagara Sanosuke, combattente di strada alleato di Kenshin, è Munetaka Aoki;  Myojin Yahiko, giovane e unico studente al dojo di Kamiya, Taketo Tanaka; Takani Megumi, è Yu Aoi, ultima appartenente a una famiglia di medici sfruttata per creare oppio. Takeda Kanryū, spietato uomo d’affari proprietario di un giro d’affari attorno all’oppio è Teruyuki Kagawa.  Al suo fianco il personaggio ha molti scagnozzi, come Udō Jin-e, possessore della ex catana di Kenshin, interpetato da Kōji Kikkawa.

Rurouni Kenshin

Analisi del film

Una scelta interessante per la trama è sicuramente il voto che Kenshin si impone di non strappare mai più vite altrui. Sicuramente è una trovata che funziona da molti punti di vista, in quanto è un grosso impedimento per il protagonista, oltre che per il genere.

Normalmente da un prodotto come questo ci si aspetterebbero sbudellamenti in battaglie che vedono il protagonista solo contro tutti alla Berserk (1997). Invece, ce ne sono alcune, sì, ma prive di morti, dopo il voto di non uccidere di Kenshin.

Takeda Kanryū è il classico cattivo desideroso di potere e con ambizioni di conquista del mondo, non ha alcuna motivazione profonda o secondo fine nobile con qui lo spettatore possa empatizzare. Seguono questa stessa onda di affidarsi ai cliché anche altri personaggi.

Ad esempio Sagara Sanosuke per la sua indole combattiva e attaccabrighe ricorda molto Inosuke di Demon slayer (2019) e non solo.

Considerazioni finali

In conclusione, questo film unisce tematiche e situazioni note a interessanti novità, in un connubio piacevole agli occhi dello spettatore che si sentirà a suo agio nel vedere cose che conosce senza però annoiarsi cadendo nel ripetitivo e nel già visto.

Rurouni Kenshin colpisce particolarmente per la sua fotografia che riesce a creare atmosfere uniche dividendo in modo netto il mondo di Takeda Kanryū e quello di Kenshin. Oltre a un sapiente uso della fotografia, questo film, come ogni buon film di combattimento che si rispetti, fa un uso interessante delle coreografie di combattimento, le quali non risultano mai noiose o esageratamente finte.

Soprattutto nella scena iniziale, notevole la crudezza del passaggio da un mondo all’insegna dell’arma bianca, più nobile, a uno moderno dettato dalla polvere da sparo in una sequenza di massacro in cui la freddezza la fa da padrona, simboleggiata della neve e colori scuri e freddi. Nella storia ritroviamo alcune situazioni e tematiche ricorrenti; ma nonostante ciò il film è ugualmente valido perché,  come già detto, sa unire in un connubio ben riuscito tematiche di un genere noto con interessanti novità.

Notevole l’uso del colore, specialmente negli ambienti del covo dell’antagonista, Takeda Kanryū,  che usa una palette dal giallo al verde, per caratterizzare il luogo, rendendolo ancora più sinistro e disgustoso.

La regia può vantare l’uso consapevole della macchina che si muove armonicamente nei combattimenti, senza osare con tecniche troppo ricercate ed elaborate. Eppure riescono comunque a coinvolgere lo spettatore facendogli capire, al contempo, le dinamiche che non si perdono troppo dietro un vedo non vedo, che darebbe fastidio, per coprire gli effetti speciali.

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Rurouni Kenshin

  • Anno: 2012
  • Durata: 135 min
  • Distribuzione: Warner Bros
  • Genere: azione
  • Nazionalita: giapponese
  • Regia: Nobuhiro Watsuki
  • Data di uscita: 25-August-2012