Ghost Hotel: in ricordo di Michela Murgia la serie sui grandi protagonisti dell’arte e della cultura del Novecento.
Ideata e realizzata da Ruvido Produzioni con Michela Murgia, la serie è in onda oggi 11 agosto su Sky Arte dalle 22.15 e in streaming su NOW.
La scrittrice e attivista è venuta a mancare il 10 Agosto dopo un battaglia contro il cancro. Appassionata lettrice, giornalista e critica letteraria, ha realizzato nel 2022 questa serie andata rilasciata da Sky Arte.
Un mondo, un passaggio tra la realtà e il sogno, un luogo ideale
Scritta da Michela Murgia, Donato Dallavalle e Valentina Pattavina, il programma è realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
Michela Murgia, nelle vesti di una coraggiosa portiera d’albergo sfiderà le inquietanti presenze notturne che popolano il Ghost Hotel entrando in una stanza diversa ogni sera, alla ricerca delle tracce lasciate da sei personaggi chiave del Novecento: Truman Capote, Palma Bucarelli, Mata Hari, Anaïs Nin, Nikola Tesla e Kiki de Montparnasse.
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Tra le camere dell’albergo
Michela Murgia, nelle vesti di una coraggiosa portiera d’albergo sfiderà le inquietanti presenze notturne che popolano il Ghost Hotel entrando in una stanza diversa ogni sera, alla ricerca delle tracce lasciate da sei personaggi chiave del Novecento: Truman Capote, Palma Bucarelli, Mata Hari, Anaïs Nin, Nikola Tesla e Kiki de Montparnasse.
Frugando tra oggetti, foto e ricordi lasciati nella camera dai protagonisti, Michela ne rievocherà le storie, le passioni e i fallimenti, svelandone anche lati intimi e poco conosciuti. Dai traumi infantili di Truman Capote, consumati all’Hotel Monteleone di New Orleans, alle prime passioni clandestine di Anaïs Nin tra le lenzuola dell’Hotel Central di Parigi, passando per il misterioso eremitaggio del geniale Nikola Tesla nell’ipertecnologico New Yorker Hotel. Misteri, passioni e rivelazioni che emergono grazie all’utilizzo di emozionanti immagini di repertorio, coreografie inedite, musiche originali e soprattutto grazie allo storytelling ironico e corrosivo di Michela.
Ghost Hotel : tutte le puntate
CAMERA 216 – TRUMAN CAPOTE, UNA VITA DA CAMALEONTE
HOTEL MONTELEONE, New Orleans (USA)
Truman Capote sosteneva di essere nato all’Hotel Monteleone di New Orleans, un luogo di musica, alcool e perdizione. Ma forse era soltanto una delle sue tante invenzioni letterarie. Tragicamente schivo e magnificamente mondano, Capote è uno scrittore imprevedibile che lungo tutta una vita scrive opere impregnate dalla sua personalità camaleontica e dalle sue esperienze di vita.
Un uomo ambizioso in un corpo ancora infantile che si era volutamente trasformato nel prezioso giullare dei salotti mondani della New York degli anni ’60 e poi, alla fine, nel tragico relitto di un mito moderno.
CAMERA 131 – MATA HARI – L’OCCHIO DELL’ALBA
GRAND HÔTEL DE PARIS, Parigi (FRANCIA)
Nasce come la timida Maragaretha Zelle in Olanda ma rinasce vent’anni dopo come Mata Hari – in indonesiano Occhio dell’alba – nella Parigi della Belle Epoque. Nella sua nuova vita, impersona un’affascinante e misteriosa sarcedotessa del ballo e diventa beniamina di un pubblico ancora innocente e in cerca di forti emozioni.
La Prima guerra mondiale cambia tutto e Mata deve fare i conti con una realtà che la costringe a cambiare ritmo e a muoversi con i furtivi passi di una spia. Ma lo era stata veramente? Secondo l’opinione pubblica e il servizio segreto francese che la cattura e la fucila, sì. Ma il dubbio rimane: Mata Hari era stata davvero una spia o una donna troppo indipendente e scomoda per la società patriarcale dell’inizio del Novecento?
NIKOLA TESLA – OGNI COSA È LUCE
HOTEL NEW YORKER, New York (USA)
Mentre era in vita, molte delle invenzioni di Nikola Tesla sembravano follia, eppure hanno aiutato a perfezionare la corrente alternata, i motori elettrici, le radio, le luci fluorescenti, i laser e i telecomandi. Tesla èil sognatore che con una scarica elettrica voleva risvegliare il mondo e donargli conoscenza e uguaglianza…
CAMERA 123 – PALMA BUCARELLI – IL MUSEO “C’EST MOI”
HOTEL FLORA, Roma (ITALIA)
Palma Bucarelli fu la prima donna direttrice di un museo in Italia, sedendo per trent’anni nella stanza di comando della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dove ruppe con la tradizione esponendo artisti rivoluzionari e scomodi come Picasso, Jackson Pollock e Alberto Burri.
Fu capace di dare uno scossone all’arte italiana, di influenzare con fascino e abilità la politica del dopoguerra e di sdoganare un nuovo tipo di donna: forte ed emancipata, senza mai rinunciare a una classe sopraffina.
CAMERA 401 – ANAÏS NIN, IO APPARTENGO AL FUTURO
HÔTEL CENTRAL, Parigi (FRANCIA)
All’inizio degli anni ’30, Anaïs è soltanto una moglie borghese in cerca di sé stessa nella Parigi trasgressiva di artisti e scrittori. È all’Hotel Central che farà il primo di molti incontri fatali, quello con lo scrittore americano Henry Miller e la moglie June; una coppia aperta e anticonformista.
Nin intreccia con i Miller una relazione libera ed esplicita che cambia la loro vita, come descrive con spregiudicatezza nei suoi celebri “Diari”, compilati mentre aiuta Henry a terminare il suo capolavoro semi autobiografico: “Tropico del cancro”.
CAMERA 15 – KIKI DE MONTPARNASSE E MAN RAY. “L’AMOUR FOU”
HÔTEL ISTRIA, Parigi (FRANCIA)
Oggi l’Hôtel Istria è un anonimo albergo a tre stelle a Montparnasse ma agli inizi del Novecento è stato epicentro della vita bohemien e culturale di Parigi e quindi del mondo. Nelle sue stanze hanno soggiornato Rilke, Majakovskij, Duchamp ma la stanza più movimentata è quella occupata da una coppia straordinaria: Man Ray e Kiki de Montparnasse, innamorati, litigiosi, anticonformisti e visionari.
L’innovativo sperimentalismo delle opere di Man Ray non sarebbe stato lo stesso senza il carisma di Kiki, una donna venuta dal nulla che in pochi anni si reinventa completamente diventando prima musa e poi artista del Surrealismo.