Dal 17 Marzo è in onda su Rai2 -e disponibile su RaiPlay– la quarta stagione di Rocco Schiavone.
Tratto dai romanzi di Antonio Manzini, Rocco Schiavone è uno dei personaggi televisivi più amati del palinsesto Rai.
Marco Giallini è il vice questore Rocco Schiavone. Ernesto D’Argenio, Alberto Lo Porto, Massimiliano Caprara, Christian Ginepro, Gino Nardella, Massimo Reale e Lorenza Indovina sono gli interpreti della sua squadra.
Gli amici di Roma: Tullio Sorrentino, Mirko Frezza e Francesco Acquaroli ( L’ultimo piano). Con la partecipazione di Valeria Solarino e Isabella Ragonese (Lei mi parla ancora).
Rocco Schiavone : la quarta stagione
Rozzo, scorbutico e dai metodi poco ortodossi, Rocco che nel corso delle tre stagioni ha appassionato il pubblico televisivo, e letterario, diventando l’anti eroe per eccellenza. Rocco Schiavone ci aveva lasciati, quasi due anni fa, con il caso Saint Vincent in sospeso e la partenza dall’Italia dopo la notizia degli scavi per ritrovare il cadavere di Luigi Baiocchi.
La nuova stagione si apre dallo stesso punto in cui si era interrotta la precedente. Rocco ha lasciato Aosta ed è su una non identificata spiaggia assolata a raccontare le sue ultime peripezie. Come sempre, i ricordi di Marina lo accompagnano, lo fanno sognare e gli portano un grande regalo. I suoi due migliori amici, Brizio e Furio , sono lì, sulla stessa spiaggia di Schiavone per comunicargli che il cadavere di Baiocchi non è stato ritrovato.
Tornato ad Aosta dopo una settimana, il vice questore e la sua squadra riprendono le indagini sul Saint Vincent, un caso che sembra ancora più complesso di quello presentato nelle puntate finali della terza serie. Come sempre l’intuito di Rocco, associato alla dovizia della sua unica -perchè mitica- squadra, andrà a fondo oltre i particolari.
La sorpresa di inizio stagione comporta anche nuove, fondamentali, domande, che scommettiamo saranno risolte nel corso delle puntate a venire. “Dov’è scappato, e perchè, Sebastiano?” e, soprattutto, “Dov’è il cadavere di Baiocchi?”.
La bellezza di questa serie televisiva, così longeva perchè basata su una solida sceneggiatura, scritta dallo stesso Manzini con Maurizio Careddu, è quella nel mescolare all’indagine privata di Rocco, le indagini della sua squadra. Ambientata nel luogo paradossalmente più lontano dal calore romano, ed allo stesso tempo freddo e affascinante, la serie di Rocco Schiavone è composta da un mix di fattori che la rendono vincente.
Scopri qui le indagini di Rocco Schiavone
A partire dal suo interprete, Marco Giallini, il malinconico Rocco, così nel personaggio da farci chiedere quale sia la differenza tra entrambi, alla fotografia scelta per la caratterizzazione di interni e ed esterni, alla colonna sonora. Rocco Schiavone è romanzo ad occhi aperti.
La bellezza di Rocco Schiavone, una serie che ha rilanciato il genere del poliziesco Rai, fin troppo sdolcinato e scontato in cui alcuni ultimi lavori, è quella di donare allo spettatore un ottimo prodotto di scrittura narrativa al suo massimo splendore. Le atmosfere , i personaggi, le situazioni, sono tanto più coinvolgenti quanto più nere e ironiche. Diciamolo, una squadra formata da outsider della polizia di Stato, è folle ma geniale. Dimentichiamoci di poliziotti vigorosi e duri, e osserviamo la vita vera. Quella in cui gli uomini possono anche compiere degli errori e pagare per essi.
La nuova spinta data dal caso Saint Vincent, accompagna come sempre il vissuto di ciascun personaggio, Casella compreso!
Le basi per il futuro di questa stagione ci sono tutte, dalla risoluzione del caso all’apertura, nel finale, del prossimo che vale la pena approfondire!
Guarda qui il trailer ufficiale della Quarta Stagione
Leggi anche Le ombre di Rocco Schiavone e qualche luce di Massimo Viviani