In concorso al Bari International Gender Film Festival, Homur Homur di S. Çalişkan e N. Karadağ è un cortometraggio d’animazione turco. Il film, già presentato al Kuir Fest di Ankara/Istanbul nel 2017 prima della proibizione da parte del governo Erdogan, è una storia semplice. E rappresenta il superamento dei confini e dei pregiudizi.
Homur Homur. La trama.
La vicenda di Homur Homur si dipana intorno a delle creature rotondeggianti di pongo. Il mondo di queste creature sembra essere tranquillo e sereno finché due palline rosa appaiono sulla scena e iniziano ad amoreggiare, di fronte alla fermata dell’autobus. Alcuni dei presenti non sembrano gradire la situazione e cominciano ad inveire contro la coppia. Ma non tutti sembrano pensarla allo stesso modo e si vengono, quindi, a creare delle vere e proprie fazioni. Il peso della divisione creata dai presenti, tra chi accetta la situazione e chi no, porterà a qualcosa di irrimediabile.
Uno spaccato di vita.
L’attualità mostrata in soli 6 minuti dal film è spiazzante. Se a questo si aggiunge che si tratta di un cortometraggio d’animazione spiazzante è dire poco. Attraverso questa tecnica e questa modalità Homur Homur vuole riuscire ad arrivare ad un pubblico vasto, in modo da farlo riflettere. Chi veramente riesce a comprendere tutto quello che si cela dietro il corto sarà in grado di sopravvivere e di non cadere nella voragine creata dalle due fazioni. Uno spaccato di vita nel vero senso della parola, che divide fisicamente e metaforicamente chiunque.
La voce della verità.
Suggestivo e interessante il modo in cui Homur Homur sviluppa una situazione iniziale che suscita reazioni contrapposte. A destare particolare attenzione è lo “schieramento” di un bambino, il più piccolo presente all’interno della storia. E se è vero che i bambini sono solitamente “la voce della verità” si possono facilmente comprendere tanti aspetti, riassunti in un’unica immagine. Oltre i confini e oltre le differenze. È questo l’insegnamento di un cortometraggio che, nella sua semplicità, è molto più efficace di tanti mezzi, metafore ed elaborate riflessioni.
Sono Veronica e qui puoi trovare gli altri miei articoli