Connect with us

Eventi

Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari alla Casa del Cinema di Roma

Il 26 febbraio alle ore 18.30 è prevista alla Casa del Cinema di Roma una proiezione speciale di Se c'è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta, nell'ambito della rassegna di documentari Italia Doc 2020. Saranno presenti gli autori e il montatore Mario Marrone

Pubblicato

il

Il 26 febbraio alle ore 18.30 è prevista alla Casa del Cinema di Roma una proiezione speciale di Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta, nell’ambito della rassegna di documentari Italia Doc 2020. Saranno presenti gli autori e il montatore Mario Marrone.

Simone Isola e Fausto Trombetta: “Più di qualcuno in questi due anni ha sollecitato la realizzazione di un film su Claudio Caligari. Abbiamo preferito far scorrere del tempo per riflettere e reprimere un po’ di disagio nell’affrontare la sua storia. Forse perché detestiamo la retorica, ma anche la retorica sulla retorica, il cinismo, la volontà di trarre conclusioni dietro la tastiera di un computer. Ora, a distanza di qualche anno dall’uscita di Non essere cattivo, è possibile accostarsi a un personaggio così complesso e al tempo stesso affascinante con il dovuto distacco e con la necessaria lucidità. Pochi incontri non possono bastare a carpire l’essenza di un uomo di sessantasette anni, con un intenso vissuto alle spalle. Le impressioni che si traggono non possono che essere parziali, magari lontane dalla realtà. Non è dunque nostro obiettivo rispondere ai soliti quesiti, al perché Claudio Caligari si sia ritrovato più o meno coscientemente ai margini del sistema cinematografico né indagare sui torti subiti e sui mancati riconoscimenti. Ora più che mai sono i film a parlare di lui e a farcelo conoscere. Vogliamo semplicemente riflettere sul percorso di un autore coerente con le proprie idee di cinema e di vita, geloso delle sue convinzioni, intransigente anche con sé stesso, che ha riversato la sua personalità nelle poche opere che è riuscito a realizzare con quella libertà espressiva che riteneva inderogabile“.

Commenta