Film da Vedere

La famiglia di Ettore Scola, con Vittorio Gassman

Commedia di rara sensibilità e di struggente malinconia: i soavi valzer di Armando Trovajoli ci accompagnano nel grande appartamento, mentre Ettore Scola sbircia dalla finestra la storia di un secolo. Un Vittorio Gassman memorabile guida un cast eccezionalmente affiatato. Nomination agli Oscar, sei David di Donatello e sei Nastri d’argento

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La famiglia è un film del 1987, diretto da Ettore Scola. Il film, presentato in concorso al 40º Festival di Cannes, è il ritratto di una famiglia borghese italiana visto dall’interno di un appartamento del rione Prati di Roma, dal 1906 al 1986. Il protagonista Carlo è seguito dal suo battesimo fino all’ottantesimo compleanno. Sceneggiato da Ruggero Maccari, Furio Scarpelli ed Ettore Scola e con le musiche del maestro Armando Trovajoli, La famiglia è interpretato da Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, Philippe Noiret, Ottavia Piccolo, Renzo Palmer, Sergio Castellitto, Giuseppe Cederna, Athina Cenci, Massimo Dapporto, Dagmar Lassander, Monica Scattini, Andrea Occhipinti, Ricky Tognazzi. Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar come miglio film straniero e ha vinto sei David di Donatello (Miglior film a Ettore Scola e Franco Committeri, Miglior regia a Ettore Scola, Migliore sceneggiatura a Ruggero Maccari, Furio Scarpelli e Ettore Scola, Miglior attore protagonista a Vittorio Gassman, Miglior montaggio a Francesco Malvestito) e sei Nastri d’Argento (Regista del miglior film a Ettore Scola, Miglior produttore a Franco Committeri, Migliore attrice straniera a Fanny Ardant, Miglior attrice non protagonista a Ottavia Piccolo, Migliore sceneggiatura a Furio Scarpelli, Ettore Scola e Ruggero Maccari, Migliore colonna sonora a Armando Trovajoli)..

Sinossi
Carlo, anziano insegnante in pensione, rievoca la saga della famiglia borghese di cui è l’ultimo patriarca, dai primi del Novecento ai nostri giorni. Attraverso vari quadretti, con la Storia che fa da sfondo alle vicende personali e ai sentimenti di una ben caratterizzata galleria di personaggi.

Ultimo film importante di Ettore Scola, La famiglia è un film rigorosamente d’interni, come già lo era stato Una giornata particolare, ma si tiene lontano dal teatro filmato perché è animato da un movimento puramente cinematografico. È un’opera ambiziosa che ripercorre quasi un secolo di storia italiana attraverso il microcosmo di una famiglia romana visto attraverso diverse generazioni. Come in altri affreschi successivi (ad esempio La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana) ci si concentra sul privato, ma la Storia con la esse maiuscola finisce comunque per penetrare fra le mura dell’appartamento. La sceneggiatura riesce a gestire sapientemente un gran numero di personaggi, generalmente caratterizzati in maniera puntuale.

Il cast è molto ampio, potendo contare su alcuni degli attori feticcio di Scola, come Vittorio Gassman (una delle sue migliori prove in età matura) e Stefania Sandrelli (brava nella parte della moglie remissiva, che riesce a stare una vita intera con Carlo, pur sapendo che il marito ama in realtà sua sorella); Fanny Ardant dimostra anche qui la sua versatilità di interprete, pur doppiata, e fra i personaggi minori si distinguono il grande Carlo Dapporto e un Philippe Noiret che lascia il segno in un’unica memorabile scena, quella della lite con Gassman durante il pranzo familiare. Fra i giovani, alcuni volti che promettevano più di quel che hanno mantenuto, come Jo Champa e Andrea Occhipinti, ma anche un astro nascente come Sergio Castellitto nelle scene finali. Assistito dai fidi sceneggiatori Scarpelli e Maccari, Scola aveva ancora molte cose da dire sulla società italiana in un momento in cui il cinema italiano sembrava arrivato ad una battuta di arresto come la metà degli anni Ottanta. Il film è diretto con sicura competenza, può contare su un andamento fluido e spigliato e su un cast davvero notevole.

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