Diretto da Hans Petter Moland e sceneggiato da Frank Baldwin, Un uomo tranquillo racconta la storia di Nels Coxman (Liam Neeson), un padre di famiglia la cui esistenza con la moglie viene sconvolta dopo la misteriosa morte del figlio. La ricerca di Nels di giustizia si trasforma in breve tempo in desiderio di vendetta nei confronti di Viking, un narcotrafficante che crede collegato a quanto successo. Mentre uno degli associati di Viking scompare, l’uomo passa dall’essere un cittadino onesto al divenire un gelido giustiziere, disposto a qualunque cosa pur di raggiungere il suo scopo.
Con la direzione della fotografia di Philip Øgaard, le scenografie di Jørgen Stangebye Larsen, i costumi di Anne Pedersen e le musiche di George Fenton, Un uomo tranquillo è un thriller pieno d’azione e di irriverente umorismo che trae origine da In ordine di sparizione, titolo scandinavo di cui è il remake e che lo stesso Moland ha diretto nel 2014 a partire da una sceneggiatura di Kim Fupz Aekson.

È un trionfo di rosso sangue che brilla sul bianco candido della neve il registro visivo del film. Il protagonista l’uomo qualunque che si arma per vendicarsi dei suoi nemici. Una storia così è stata raccontata già molte volte, a cominciare dal film Taken. Con queste premesse si resta piacevolmente spiazzati davanti all’ironia che pervade il remake del film di Petter Moland. Gira bene la narrazione che culmina nel finale violento e quasi catartico. E così si chiude il cerchio della storia che analizza in fondo l’importanza del rapporto padre-figli. Il buon cinema è fatto di citazioni, e qui ce ne sono tante e tutte giuste sui migliori registi del nostro tempo, da Tarantino a Kitano, passando per i fratelli Coen (con riferimento, in particolare, alle atmosfere di Fargo).
Per il suo remake, Moland ha portato con sé gran parte della troupe originale, ma ha anche arruolato un nuovo sceneggiatore e un cast di attori secondari, tra cui Laura Dern nel ruolo della moglie di Coxman, Grace, Emmy Rossum nel ruolo della poliziotta Kim, e Julia Jones. “Nel film, i personaggi femminili sono abbastanza intelligenti da prendere le distanze dalle azioni degli uomini, o dalla loro stupidità“, dice Moland. “Gli uomini nel film sono prepotenti, arroganti e non hanno umorismo. Sono seri da morire. Oppure morti“. La bravura di Moland è stata trovare il giusto equilibrio tra le atmosfere e i dialoghi. Ne è venuto fuori un prodotto che non è il classico film sulla vendetta, piuttosto, semmai, sull’inutilità di essa, un film violento che è contro la violenza. Il che, se ci si pensa, è un vero – ma piacevolissimo – ossimoro.
Distribuito da Eagle Pictures, Un uomo tranquillo è disponibile in blu ray, in formato 2.39:1, con audio in italiano e inglese (DTS-HD Master Audio 5.1) e sottotitoli opzionabili. È inoltre presenta una ricca sezione di contenuti speciali.