Dal 3 al 6 Aprile si svolgerà a Cagliari la decima edizione dello Skepto International Film Festival
Superata la “prova del nove” (gli organizzatori vantano oltre 10mila spettatori nell'edizione passata), lo Skepto X è stato presentato Lunedì 1 Aprile nella sala conferenze dell'Hostel Marina a Cagliari, in una formula ormai matura e collaudata, operativamente legata al territorio ma dal forte respiro internazionale
Ai blocchi di partenza la decima edizione dello Skepto International Film Festival 2019, appuntamento dedicato ai cortometraggi che ogni primavera apre la stagione culturale del capoluogo sardo, animando i mille vicoli del quartiere Marina dal 3 al 6 Aprile.
L’offerta della manifestazione, gratuita e aperta a tutti come di consueto, prevede la proiezione di oltre 100 corti provenienti da 24 paesi, 11 incontri collaterali fuori dal buio della sala, tra workshop e seminari con nomi di caratura nazionale e internazionale, presentazioni di libri, una tavola rotonda sull’impatto dei Festival nell’economia del territorio, oltre ai tradizionali aperitivi cinematografici all’insegna della convivialità, prezioso strumento di contatto e di confronto aperto fra pubblico e giurati, registi, attori e i numerosi ospiti della kermesse.
Superata la “prova del nove” (gli organizzatori vantano oltre 10mila spettatori nell’edizione passata), lo Skepto X è stato presentato Lunedì 1 Aprile nella sala conferenze dell’Hostel Marina a Cagliari, in una formula ormai matura e collaudata, operativamente legata al territorio ma dal forte respiro internazionale.
Il primo intervento è di Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission partner istituzionale, che illustra da subito come le mille anime dello Skepto vadano oltre la proiezione dei corti in gara seguendo una vocazione formativa nel progetto dedicato alle scuole e nella coltivazione delle nuove generazioni nella cultura cinematografica e dell’ audiovisivo, raccogliendo la sfida di creare un incontro unitario fra le realtà operative del territorio sardo attraverso i festival, avente come obiettivo un “sistema” nominalmente riconoscibile non solo nell’isola, ma anche e soprattutto in Italia e nel mondo.
Particolare risalto viene dato alla forte vocazione “green” dello Skepto, che si dichiara convintamente a favore della sostenibilità ambientale a partire dalla grafica di questa decima edizione che rappresenta l’occhio dello spettatore immerso in una selva verdeggiante a simbolo della variegata offerta nella quale si è invitati a “perdersi”. “Life” è la parola chiave, il filo conduttore del festival, la frase storica da cui trae linfa identitaria è “because life is too short”.
A ulteriore conferma dell’identità ambientalista del Festival viene poi illustrata la partnership col sistema di trasporti pubblici della città che metteranno a disposizione delle “contactless card” con le quali gli ospiti internazionali del Festival potranno viaggiare gratuitamente senza dover mai usare l’auto, raggiungendo sia le sedi dello Skepto (Hostel Marina, Auditorium Comunale e Cinema Greenwich), sia il network di musei cagliaritani del Polo Museale della Sardegna che per l’occasione ha messo a disposizione ingressi gratuiti per gli ospiti nazionali e internazionali.
Il programma viene poi illustrato nel dettaglio da Riccardo Plaisant (associazione Skepto) e dal direttore artistico Stefano Schirru, i quali promettono subito una qualità molto elevata dei corti, selezionati fra oltre 600 candidature e provenienti dai più prestigiosi festival internazionali come il Sundance, la Berlinale, Venezia, Clermont-Ferrand e perfino il vincitore della palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes.
L’inaugurazione prevista per Mercoledì 3 Aprile alle 19, sarà affidata a due registi sardi presenti in sala: Peter Marcias (L’unica lezione) e Joe Bastardi (Happy ending). Seguiranno tre ore di proiezione dei corti in gara.
Tra gli oltre cento ospiti dello Skepto ci saranno anche tanti ritorni: dal regista sardo Mario Piredda (miglior cortometraggio ai David di Donatello 2017 con “A casa mia”) a Nicola Piovesan (Nastro d’argento per il miglior cortometraggio d’animazione “Life sucks! But at least I’ve got Elbows”).
Giovedi 4 Aprile la sezione “Stile libero”, i corti fuori concorso selezionati come comunque meritevoli, e la sezione speciale “Vincitori e sconfitti” con quattro storie a tema sportivo.
L’organizzatore e il direttore artistico ci tengono a sottolineare con una punta d’orgoglio che lo Skepto “porta bene” ricordando come il premio menzione speciale della giuria “Mother” di Rodrigo Sorogoyen, abbia poi vinto l’Oscar come miglior cortometraggio 2019.
Altre sezione speciali che caratterizzano la particolarità del festival sono “Profondo Skepto” dedicata al thriller e all’horror in proiezione nella seconda serata di Giovedi 4, e le due sezioni per adulti dopo la mezzanotte: Il festival di cinema erotico torinese “Fish&Chips” con la direttrice Chiara Pellegrini presente in sala, e “Skeptyricon” a tema satirico-grottesco nella seconda serata di Venerdi 5.
Per l’ultima giornata di Sabato 6 Aprile, sono previsti quattro eventi al di fuori della proiezione dei corti ma di primaria importanza per gli appassionati di Cinema:
– Il Workshop di scrittura per il Cinema e per la Tv tenuto da Nicola Guaglianone (sceneggiatore di Suburra-La serie, Lo chiamavano Jeeg Robot, Benedetta follia, vincitore del premio Flaiano, candidato al David di Donatello 2019 e vincitore del David 2017 per “Invisibili”).
– Incontro col regista Enzo G. Castellari e presentazione della sua autobiografia “Il bianco spara”. Regista cult degli anni 70 amato da Quentin Tarantino al punto da essere citato dal suo “Bastardi senza gloria” (Il film di Castellari “Quel maledetto treno blindato” fu distribuito nelle sale americane col titolo “Inglorious bastards”).
– Seminario sull’audiovisivo come strumento di trasformazione a cura di Frank Marìa, Direttore del Dipartimento di Design dell’audiovisivo del Centro Universitario BAU di Barcellona, e giurato dello Skepto. Si occupa dell’utilizzo dell’audiovisivo nelle tematiche sociali e nel trattamento del disagio psicologico.
– Presentazione del libro “Bambole perverse” di Roberto Silvestri e Mariuccia Ciotta, stimati e conosciuti giornalisti e critici cinematografici, diverse volte ospiti e quest’anno giurati del Festival.
– Workshop di Musica e Sound Design per il Cinema condotto da Manuel Gordillo e Catalina Figueroa, della società colombiana “La Tina Sonido” che tra gli altri lavori ha curato il sound design della serie Netflix “Narcos” e di svariate serie HBO. Assegneranno il Premio Speciale per il Miglior sound Design.
La votazione dei corti da parte del pubblico in sala avverrà attraverso il sito internet Skepto.net, decretando così il vincitore del premio speciale del pubblico.
La chiusura della presentazione è affidata ancora alla Sardegna Film Commision che sottolinea come il Festival Skepto alla sua decima edizione, si ponga come punto d’incontro fra professionisti emergenti e importanti nomi internazionali, in chiave formativa come un laboratorio permanente che a partire dalle scuole rappresenti un punto d’incontro per tutti gli operatori dell’industria creativa isolana.
Se la parola “Skepto” deriva dal greco “skepsis” e significa “osservare in maniera critica, mai superficiale”, il festival cagliaritano rinnova ogni anno il suo impegno per tener fede al proprio nome, accettando la sfida di guardare sempre un po’ più lontano.
Nicola Girau
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